🍂𝙲𝖺𝚙𝗂𝚝𝗈𝚕𝗈 𝚜𝖾𝚝𝗍𝚎🍂

241 23 28
                                    

Il giorno seguente, mi svegliai alle 05.00 del mattino.

Non riuscivo a dormire: la curiosità di sapere chi ci avesse lasciato quelle cassette era grande.

Per non disturbare la bionda, mi alzai piano ricoprendola con le coperte pensanti che aveva messo qualche settimana fa.

A guardarla così, con i capelli sparsi per tutto il cuscino e il viso rilassato, sembrava ancora più innocente.

Aprendo la porta, le diedi un'ultima occhiata sorridendo.

Una volta in corridoio, feci qualche passo per poi scendere in cucina: aprii il frigo, afferrai la caraffa di succo d'arancia, e me ne versai un po' dentro al bicchiere.

Il silenzio che regnava in casa era quasi surreale: sembrava che, qualcuno, avesse catturato i suoni che, poco prima, facevano parte della casa eliminandoli definitivamente.

Terminato il bicchiere, mi misi al lavoro per preparare la colazione.

Stavo per mettere in tavola quando sentii cigolare gli scalini

J:"Buongiorno" dissi dando le spalle alle scale.

La bionda, stranamente, non mi rispose così, dopo aver messo il tagliere nel lavandino, mi voltai senza vedere nessuno.

Strano..

Forse me lo ero solo immaginato: certe volte mi capitava addirittura di sentire delle voci senza che ci fossero.

Scossi il capo mettendo le due macedonie in tavola risalendo entrando nel bagno.

Mi feci una doccia veloce cercando di rilassarmi per poi uscire accorgendomi, solo in quel momento, di aver dimenticato i vestiti in camera.

Entrai piano recuperando la biancheria e qualcosa da mettere sopra.

Feci per uscire ma venni bloccato da una voce

B:"Jug che fai lì?" mi domandò la ragazza con voce assonnata.

Mi girai lentamente osservandola

J:"Scusa, mi sono svegliato prima e ho preparato la colazione giù" spiegai mentre, le sue labbra, si allargarono in un ampio sorriso

B:"Ti amo" disse facendomi sentire i brividi.

Tra noi, era sempre così: come se fosse la prima volta..

J:"Ti amo" risposi uscendo.

Dopo qualche minuto, ero pronto così, riscesi le scale soffermandomi sugli ultimi gradini che scricchiolarono.

E se non me lo fossi immaginato?

Improvvisamente, il sangue mi si gelò nelle vene.

Guardai Betty intenta a mangiare la sua colazione per poi dirigermi verso l'entrata

B:"Jug, che fai?" mi chiese.

Non risposi andando avanti.

Ispezionai l'ingresso da cima a fondo finché non notai una cosa che confermò tutti i miei sospetti: le chiavi di casa erano state spostate.

Merda

B:"Jug" disse la bionda avvicinandosi.

Quando vide le chiavi nel ripiano delle scarpe, sbiancò

B:"Chi è stato?" sussurrò guardandomi spaventata.

Scossi il capo

J:"Non ne ho idea".

Mentre alcune idee vagavano per la mia mente, i miei occhi ricaddero su quella maledetta videocassetta.

Mi avvicinai a grandi passi prendendola

J:"Forse qui troveremo le risposte che cerchiamo" dissi stringendola.

Presi la tracolla e la giacca aprendo la porta

J:"Vieni Betty, ti porto da Veronica: non ti lascio qui da sola" affermai porgendole il suo piumino rosso

B:"Tu dove andrai?" domandò indossandolo

J:"Al Red Tips" risposi dirigendomi verso la mia moto mentre, la bionda, chiuse la porta di casa.

Appena si posizionò dietro di me, partii a tutta velocità verso Pembrooke.

Una volta spiegata la situazione alla corvina, guidai fino al centro parcheggiando fuori dall'edificio.

Riindossai il mio berretto ed entrai.

Il negozio era completamente vuoto: le luci rosse e blu che illuminavano l'interno, erano puntate su file e file di scaffali

X:"Posso aiutarti?" chiese una ragazza dai capelli rossi: era lei.

Rimasi a fissarla per qualche secondo incredulo: una spaventosa coincidenza..

J:"Beh sì: stavo riguardando delle vecchie cassette di famiglia ma, ho notato, che questa non partiva.
Lei sa come fare?" domandai porgendogliela.

La dipendente, osservò l'oggetto per alcuni secondi annuendo

X:"Certo, vieni" disse dirigendosi verso il bancone ed entraendo un paio di pinzette infilandosi degli occhiali.

Dopo circa un quarto d'ora, la rossa mi diede indietro la cassetta

X:"Era solo un rullino ma fa attenzione la prossima volta: un colpo più forte e il contenuto sarebbe andato perduto" mi spiegò

J:"Lo terrò a mente: grazie" affermai dandole venti dollari ed avvicinandomi all'uscita "Un'ultima cosa" dissi richiamando la sua attenzione "Non mi ha ancora detto scusa per avermi fatto cadere" conclusi uscendo definitivamente non sapendo, di aver appena fatto la cazzata più grande della mia vita.

-spazio autrice-

Ma salve

Sono riuscita ad aggiornare!!

SEEEEE

Sono molto happy

Cosa succederà adesso?

Lo scopriremo solo vivendo

Baci

-EliNoRisoff

Twins||BugheadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora