🍂𝙲𝖺𝚙𝗂𝚝𝗈𝚕𝗈 𝚚𝗎𝚊𝗍𝚝𝗋𝚘🍂

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B:"Jug.." sussurrò la bionda osservando l'oggetto che si trovava tra le mie mani con un pizzico di terrore in volto.

Dopo alcuni secondi, riportai il mio sguardo sulla cassetta osservandola attentamente.

La girai più volte cercando qualcosa di insolito, ma non trovai nulla

J:"Hai un videoregistratore qui? O qualcosa di simile?" domandai appoggiandola sul tavolo

B:"Sì, vieni" rispose raccogliendo l'oggetto facendomi strada verso il salotto.

Mentre io, mi posizionai sul divano, lei aprì uno sportello di ferro sotto al televisore inserendola all'interno.

Aspettammo qualche secondo ma non accadde nulla

B:"Non capisco, eppure non ha nulla che non vada" affermò rimuovendo l'aggeggio

J:"Magari non è il videoregistratore, ma la cassetta" ipotizzai alzandomi "Domani mattina la porterò al 'Red Tips' per fargli dare un'occhiata" le proposi.

La ragazza annuì piano per poi portermela.

Io mi allontanai di poco appoggiandola sul ripiano di fianco a noi.

D'un tratto, il campanello suonò facendoci gelare il sangue nelle vene.

D'istinto, guardai Betty negli occhi.

Un lampo di terrore si fece spazio nel suo sguardo preoccupato

J:"Controlla chi è dalla finestra: io vado alla porta" la avvisai dirigendomi prima in sala recuperando l'attizzatoio di ferro.

Meglio essere preparati.

La bionda, avanzò titubante stringendo le mani in due pugni.

Prese un respiro profondo afferrando la tenda per poi scostarla, tirando, dopo alcuni secondi, un sospiro di sollievo

B:"È solo il fattorino" affermò osservandosi i palmi delle mani

J:"Betts" dissi avvicinandomi a lei piano prendendo le sue mani tra le mie "È tutto ok, vai a sciacquarti: io prendo i soldi" conclusi posandole un bacio sulla fronte.

La bionda annuì togliendo piano le mani dalla mia presa allontanandosi.

Presi un respiro profondo e mi diressi verso il suo zaino.

Presi il portafoglio e tornai verso la porta aprendo

Fattorino:"Hey bello" mi salutò il ragazzo dai lunghi rasta

J:"Hey, ecco a te" dissi porgendogli i soldi

Fattorino:"Grazie fratello" rispose sorridendomi sghembo contando le banconote "Ci si vede" mi salutò riscendendo gli scalini e allontanandosi dal vialetto ormai buio.

Ottobre, era un mese alquanto curioso: le giornate erano caratterizzate da un cielo grigio accompagnato, quasi sempre, da una leggera foschia mentre, la sera, era immersa completamente nei suoni dei veicoli che passavano per la strada e da qualche folata di vento.

Una volta rientrato, feci scattare la serratura chiudendo a chiave: la notte, era meglio barricarsi all'interno.

Mio padre, divenuto sceriffo da qualche mese, mi aveva informato che un ragazzo, era fuggito dal manicomio, che aveva costruito Hiram Lodge, questa estate.

Tutti lo ritenevano innocuo e prevedibile finché, il mese scorso, non appiccò un incendio all'edificio dove, le Sorelle della Mansueta Provvidenza, vivevano.

Fortunatamente, si trovavano tutte all'esterno apparte Madama Teresa che, in seguito, venne ritrovata nella sua camera senza vita

B:"Jug vieni? Sto morendo di fame" disse Betty dalla sala

J:"Arrivo!" risposi andando prima in cucina per prendere due birre.

Arrivato sul divano, porsi il cartone alla mia ragazza sedendomi di fianco a lei circondandole le spalle con un braccio.

Feci partire il film e iniziai a mangiare la pizza smettendo di pensare a tutte le preoccupazioni di quella giornata.

Una volta finito, feci posizionare la bionda tra le mie gambe abbracciandola.

Era una serata apparentemente perfetta: due ragazzi, due pizze, un film e una quantità sconosciuta di birra ancora da bere.

Stavamo per addormentarci quando..

Presente

Ag:"Scusi se la interrompo, ma cosa centra tutto questo nella narrazione del caso?" domandò l'uomo bloccandomi.

Sospirai amaramente cercando di contenermi: se fosse stato in silenzio anche solo per un attimo, sarei riuscito a concludere gli avvenimenti di quella serata.

Scrollai le spalle in silenzio per poi posare lo sguardo sull'orologio

J:"Mi scusi agente ma si è fatto tardi" dissi alzandomi

Ag:"Oh, certo. Quando tornerà qui?" mi chiese alzandosi a sua volta

J:"Credo che arriverò nel tardo pomeriggio" risposi indossando il mio cappotto grigio

Ag:"Bene, è stata una piacevole serata signor Jones. A domani" disse dirigendosi verso la cassa pagando per entrambi.

Dopo aver salutato il socievole proprietario, uscii dal locale infilando le mani nelle tasche lasciandomi investire dall'aria fredda che, subito, mi attanagliò le caviglie.

Raggiunsi il parcheggio e salii in moto dirigendomi verso casa.

Arrivato all'ingresso presi le chiavi aprendo la porta di legno chiaro.

Il calore che proveniva dalla stufa del nostro salotto, mi investì in pieno donandomi un brivido di piacere.

Entrai in camera e indossai il pigiama per poi dirigermi in cucina.

Preparai un po' di caffè e ne bevvi un sorso per poi notare mia moglie sul divano mentre dormiva rannicchiata in un grande coperta.

La guardai con occhi da innamorato: quelli che avevo sempre avuto per lei.

Lasciai la tazza sul tavolo dirigendomi in sala inginocchiandomi a terra baciandola

B:"Mhm, sei tornato" sussurrò porgendomi un leggero sorriso senza aprire gli occhi

J:"Come state?" domandai facendo intrecciare le nostre mani

B:"Bene, abbiamo fatto un giro della casa e abbiamo scalciato un po'" rispose scostando la coperta e mostrandomi la sua pancia

J:"Ancora tre mesi e Juliet sarà tra le nostre braccia. Ci credi?" chiesi sorridendole

B:"Sì, e credo anche che tu sarai un padre fantastico" affermò accarezzandomi la guancia.

La strinsi a me per poi alzarmi

J:"Vieni, andiamo a letto" dissi aiutandola a tirarsi in piedi.

Arrivati in camera ci stendemmo sotto le coperte: lei mi diede le spalle appoggiando la schiena sul mio petto ed io la strinsi a me circondandole la vita con un braccio addormentandomi.

-spazio autrice-

Beeeeene raga!

We are back again

E nulla

Spero che la rivelazione vi abbia tirato su di morale haha

Ci vediamo

Baci

-EliNoRisoff

Twins||BugheadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora