🍂𝙲𝖺𝚙𝗂𝚝𝗈𝚕𝗈 𝚍𝗂𝚎𝖼𝚒🍂

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L:"Entiamo?" domandò il ragazzo aprendo la porta

J:"Sì" sibilai piano sistemando le mani nelle tasche facendo il mio ingresso all'interno del locale.

Subito, il caratteristico odore di fumo e alcol, mi investì facendomi tossire.

Avanzai verso l'ufficio di nostro padre seguito da Landon

TB:"Hey ragazzo! Sei riuscito a trascinare il tuo gemello buono nella tana dei serpenti?" chiese un uomo molto alto con tono divertito avvicinandosi a noi con una bottiglia di birra tra le mani.

Mio fratello, gli diede una pacca sulla spalla

L:"Facciamo progressi" affermò

TB:"Vuole diventare uno di noi?" domandò squadrandomi da capo a piedi

L:"No, stai tranquillo: siamo qui per nostro padre.
È nel suo ufficio?" chiese il biondo

TB:"È uscito poco fa con una bottiglia di rum in mano cantando a squarciagola 'New York, New York'" ci rispose prendendo un sorso della sua bevanda

J:"Cazzo" sussurrai portando una mano sul volto

L:"Va bene, grazie amico" disse mio fratello guidandomi fuori

J:"Dove stiamo andando?" domandai seguendolo

L:"Al blue lights" rispose riprendendo il casco

J:"Lo strip club?!" esclamai sgranando gli occhi

L:"No, il negozio di bambole. Sì, Jughead: lo strip club" affermò ironicamente fulminandomi con lo sguardo.

Sbuffai sonoramente per poi risalire sul veicolo e guidare fino a destinazione

L:"Tu resta qui: entro io" disse passandomi il casco

J:"Scusa perc.."

L:"Senti, chi dei due ha più affinità con lui? Esatto: non tu o ti devo ricordare che adesso vivi in un drive-in?" chiese facendomi sospirare

J:"D'accordo ma come lo riportiamo a casa?"

L:"Beh con qualcosa ci dovrebbe essere arrivato qui" rispose guardandosi attorno per poi avvicinarsi al nostro vecchio furgone

J:"Sai, sei irritante quando parli in modo retorico?"

L:"E tu sei irritante quando interrompi i miei ragionamenti. Potresti, gentilmente, chiudere la bocca?" domandò guardandomi di sbieco.

A quel punto, decisi di allontanarmi, meglio lasciarlo sbollire.

Camminai per le strade ancora per qualche secondo per poi ritrovarmi davanti al parco.

Decisi di entrare e di posizionarmi su una panchina giocherellando con i sassolini che si trovavano ai miei piedi.

Osservai il cielo: grigio ed intenso e mi incantai schiudendo di poco le labbra.

Era semplicemente magnifico.

Presi la mia fidata macchina fotografica e feci qualche scatto.

Mentre riguardavo le foto, però, un ombra coprì la mia visuale

J:"Hey Kev" lo salutai

K:"Jughead Jones, che ci fai qui?" chiese sorridendo sedendosi

J:"Nulla, stavo solo.."

K:"..pensando?" concluse lui facendomi annuire "Ascoltami" iniziò dopo alcuni minuti "Andrò dritto al punto: so che non è colpa tua, ti conosco e so che volevi solo proteggerla, ma cerca di..".

Non fece in tempo a terminare che il mio telefono si illuminò squillando

J:"Scusami" sussurrai prendendo il cellulare rispondendo alla chiamata "Pronto?"

X:"Jughead Jones?" domandò la voce dall'altro capo del telefono

J:"Sì sono io: chi parla?" chiesi corrugando la fronte

X:"Sono un collega di suo padre: abbiamo provato a contattarlo ma non ci ha risposto" spiegò

J:"Capisco, beh dica pure a me" affermai battendo ripetutamente il piede al suolo

X:"C'è stato un omicidio" rispose facendomi sgranare gli occhi

J:"Dove?"

X:"Riverdale High" affermò

J:"Era uno studente?!" esclamai alzandomi in piedi di scatto

X:"Esatto: una ragazza dai capelli biondi, alta 1.68 circa, occhi verdi portava una collana con una piccola chiave.
È stata annegata nel lavandino del bagno delle ragazze".

Persi un battito.

Il dispositivo mi scivolò di mano e presi a respirare irregolarmente.

Non poteva essere lei.

Non lei!

Quella collana era il regalo per il nostro scorso anniversario

K:"Jughead?" mi richiamò il mio amico vedendomi sconvolto.

Una lacrima mi rigò il viso mentre iniziai a vedere sfocato.

Dopo alcuni secondi, feci l'unica che mi venne in mente: corsi.

Tornai velocemente alla moto ed indossai il casco cercando di accendere il motore

J:"Cazzo!" sbottai quando vidi che non si azionava

L:"Hey fratellino cosa succede?" chiese il biondo portando in spalla nostro padre

J:"Andiamo a scuola" dissi sfilandogli le chiavi dalle mani e salendo al posto del guidatore

L:"Aspetta, aspetta, aspetta: cosa sta succedendo?" domandò bloccandomi la mano sul volante

J:"Mi ha chiamato un collega di papà dicendo che una ragazza bionda dagli occhi verdi era stata annegata nel bagno delle ragazze" spiegai abbassando lo sguardo

L:"Un attimo, stai dicendo che.."

J:"Sì Landon: Betty potrebbe essete morta".

-spazio autrice-

Hey voi!

Inaspettato😱

Non uccidetemi perché anche io
vi voglio bene

Chissà chi lo avrà ucciso

Eheheheh

Ci vediamo più tardi

Baci

-EliNoRisoff

Twins||BugheadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora