🍂𝙲𝖺𝚙𝗂𝚝𝗈𝚕𝗈 𝚟𝖾𝚗𝗍𝚒𝗊𝚞𝖺𝚝𝗍𝚛𝗈🍂

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𝐮𝐧'𝐨𝐫𝐚 𝐚𝐥𝐥'𝐚𝐥𝐛𝐚

C:"Toni no!" singhiozzò la rossa inginocchiandosi a terra piangendo.

Il corpo della Serpent giaceva sul fondo della fossa con gli occhi fissi verso l'alto.

Con una caduta del genere è molto probabile che si sia rotta il cranio

L:"Cheryl, stai indietro" sussurrò mio fratello con gli occhi lucidi

C:"No, non può essere vero.." pianse abbassando lo sguardo mentre, contro ogni aspettativa, Landon la strinse a se lasciandola sfogare.

Io tenevo Betty tra le mie braccia.

Dopo quello che era successo qualche minuto fa, si era progressivamente calmata

J:"Dobbiamo sbrigarci: ormai è l'alba, ci basta arrivare alla stazione di polizia" affermai prendendo la mia ragazza per mano

C:"Non la lascerò qui da sola" disse con tono spento

L:"Cheryl, dobbiamo andare".

Lei scosse il capo

L:"D'accordo" sussurrò prendendola a mo di sposa "Da che parte?" domandò senza nessuna opposizione da parte della rossa

J:"Per di là. Dovremo sbucare sulla 170.
C'è una scorciatoia che possiamo prendere lì vicino" spiegai iniziando a camminare insieme a loro.

Dopo pochi minuti sentimmo come qualcosa avvicinarsi

J:"Muoviamoci " sussurrai accellerando il passo seguito dal resto del gruppo.

Finalmente, dopo circa un quarto d'ora, sbucammo sulla strada principale ritrovandoci in mezzo ad alcune villette a schiera.

Ci guardammo attorno diffidenti.

Il vento soffiava forte tanto da far muovere la lunga gonna che componevano il vestito della bionda.

Continuammo a percorrere la strada in silenzio

L:"Aspettate" disse osservando qualcosa.

Esso si trovava sul suolo ma da questa distanza non riuscivamo a capire di cosa si trattasse così, ci avvicinammo piano e quando comprendemmo di chi si trovasse, capimmo che, una notte del genere, non sarebbe mai potuta essere cancellata dalle nostre menti

J:"Archie" sussurrari avvicinandomi piano al mio amico.

Il ragazzo si trovava a terra con un foro sulla testa, probabilmente, causato da una pallottola, inoltre, non c'erano segni di sangue sotto il capo, segno che era morto da pochi minuti.

Mi alzai piano cercando di trattenere le lacrime per poi indicare ai miei compagni la via di fuga

J:"Attraverseremo quel vicolo: dall'altro lato si trova la centrale" affermai.

La prima a passare fu Betty seguita poi da Landon e Cheryl.

Quando fu il mio turno però, sentii uno sparo e poi un dolore lancinante al braccio

B:"Jughead!".

La scena era a rallentatore: tutti i suoni sembravano ovattati e la vista iniziò a girare.

Portai lo sguardo verso il mio braccio, ormai sanguinante, mentre un altro colpo, mi perforò la schiena.

Mi inginocchiai a terra quasi senza fiato ma, la sola consapevolezza di essere a un passo dall'entrata, mi diede la forza per rialzarmi

L:"Forza, devi andare" disse mio fratello ritornando a prendermi "Io lo trattengo, vi raggiungerò più tardi" concluse spingendomi nel vicolo che le ragazze avevano già attraversato.

Le due, mi presero sottobraccio ma, subito dopo, sentimmo uno sparo.

Quando arrivammo alla stazione, scoppiò il putiferio: gente che correva, gente che urlava, gente che chiamava al telefono un ambulanza poi, solamente il buio.

Presente

Ag:"Quindi è così.." affermò l'agente posando una mano sul suo mento

J:"Esatto, successivamente, mi risvegliai in una stanza d'ospedale insieme alla mia ragazza" conclusi allontanandomi dal ponte inspirando profondamente l'aria fredda che mi inondò i polmoni "Ora, se potesse essere così gentile da riaccompagnarmi a casa".

L'uomo mi guardo affranto per poi annuire.

Salì al posto di guida e in un attimo mise in moto.

Durante il tragitto, non spiccicammo parola, sembrava quasi surreale.

Quando arrivammo davanti a casa mia, scesi dall'auto ringraziando l'uomo

Ag:"Signor Jones, mi dispiace molto per quello che le è accaduto ma, se può consolarla, le posso assicurare che, suo fratello, non è morto invano" concluse porgendomi un debole sorriso.

Io ricambiai per poi voltarmi mentre, il veicolo, ripartirtì allontanarsi pian piano.

La mia mente era a soqquadro, non credevo sarei riuscito a rivivere quel momento, quell'ultimo momento..

Come se avesse sentito i miei pensieri, Betty uscì sul portico con sguardo dispiaciuto.

I capelli biondi le ricadevano sulle spalle e i suoi occhi erano diventati grigi.

Senza dire niente, mi avvicinai a lei e, solo quando salii l'ultimo scalino, mi strinse forte baciandomi dolcemente.

Di conseguenza, portai le mani sul suo pancione

J:"Papà ti ama Juliet".

-spazio autrice-

Ciao ragaaa

Cazzo manca 1 capitolo non credo di farcela

(Già mezzo scritto haha)

Che-ansia

Spero davvero tanto che il finale vi colga di sorpresa

:) :) :)

Ci vediamo tra poco

-1

Baci

-EliNoRisoff

P.S. -> Sapete qual'è il vero problema di scrivere?

Cercare le foto da mettere ad inizio capitolo

Twins||BugheadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora