13. TRIBUNALE E PARTENZE

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CASA Q4

ORE 7:10

POV'S LELE

Ci siamo appena svegliati tutti e quattro, oggi c'è l'udienza contro Davide in tribunale.

Dobbiamo essere là tra un'oretta, infatti Gian si sta facendo la doccia che abbiamo già fatto io, Tanc, Diego.

Finito di prepararci, e vestirci in modo adeguato, ci infiliamo in auto, con Diego al posto del guidatore, e partiamo.

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Siamo già seduti, io vicino all' AVV. DI NOIA, e i miei amici, dietro sulle panchine.

Inizia l'udienza, il pubblico ministero spiega al Giudice di che cosa è stato accusato l'imputato, il magistero e gli avvocati se la discutono, poi arriva il momento mio di Testimoniare, quello dei miei amici, dato che sono i testimoni, e l'udienza finisce con noi che la vinciamo, sono così felice che appena usciamo, mi butto su di tanche e ci limoniamo come se non ci fosse un domani, mentre quei 2 se la ridono.

Ritorniamo a casa.

POV'S GIAN

Adesso, che l'udienza e andata bene, devo andarmene per schiarire le idee e poi stare finalmente con la persona che mi piace.

Siamo tutti sdivaricati nel divano, con ancora i vestiti e le scarpe scomode, e sorridiamo.
Mi alzo e tutti mi guardano.

G= Raga devo dirvi una cosa, e vi prego di non giudicare le mie scelte, e di capirmi e di non darmi le spalle.

Loro iniziano a sedersi correttamente e mi guardano confusi, tranne Diego che ha già una velatura di occhi lucidi.

G= Poche settimane fa ho lasciato marta, per vari motivi che non mi facevano essere felice con lei.
Invece pochi giorni fa ho trovato la persona che mi stare davvero bene, anche solo con un'occhiata, un sorriso, uno sfioramento di corpi. Ma, non so, ho come la sensazione che devo andarmene e allontanarmi un po' da tutti e tutto, e ho come la cosa che se non lo faccio ferirei tutti. Davvero sono stato malissimo, anche perché, si che con Marta mi ci sono lasciato ma ci sono stato sempre 2 anni fidanzato, non una sera. So che voi non centrate nulla, e non dovete prendervi nessuna colpa, perché l'unica cosa che dovete pensare e che siete le uniche persone che ci sono state sempre, e a cui darei la vita se necessario. Lele ci conosciamo da pochi mesi, e non in un buon momento per entrambi, mi ricordo com'eri triste come se il mondo ti stesse cadendo a pezzi davanti agli occhi, non mangiavi nulla, ma passando i mesi ti sei ripreso, ed con il tuo buon umore hai aiutato molto anche me, mi hai fatto davvero bene, grazie di tutto, di preparare un pranzo sano, sennò mangeremo sempre cibo spazzatura, grazie di esserci sempre quando qualcuno sta male. E grazie per i dolci che mi porti sempre in camera, o quando strisci dentro quest'ultima, dicendo che mi vedevi triste e di parlarne con te. Tanc sei il mio migliore amico, abbiamo passato momenti difficili, hai passato momenti difficili, ma siamo sempre stati uno la spalla dell'altro. Eh ok che litighiamo ogni due per tre, ma alla fine ce la mettiamo a ridere e ci sediamo sul divano con una ciotola di patatine a giocare alla playstation, non sei uno che abbraccia e coccola le persone ma ci sai fare con le parole e i discorsi strappalacrime e di incoraggiamento. Poi ci sei tu Diego, ci conosciamo da un po', a priva vista sei un ragazzo molto timido e indifferente, appena ti si conosce sei uno di quei ragazzi che non ti scorderai mai. Generoso, altruista, affidabile, affettuosa, molto emotivo. Sei quello con cui passo più tempo, anche perché loro due fanno porcherie in camera. Diciamo qualunque cosa ci passi per la mente, non ci vergognamo mai, perché sappiamo che non giudicheremo mai l'altro, abbiamo passato pomeriggi interi a parlare di come ci sentiamo, delle nostre vite, futuro, sono così felice che tu sia nella mia vita che neanche immagini. Vi voglio un mondo di bene.

Rimango a guardarli, vorrei dicessero qualcosa, ma vedo solo Lele che singhiozza, venire verso di me e abbracciarmi forte, vorrei calmarlo, dirgli che ritornerò presto, ma lui è così, è difficile lasciare una persona, e poi so che non ci crederebbe, neanch'io so quanto tempo staro via.

Piange sulla mia spalla, è una fontana. Guardo tanc che si asciuga solamente una lacrima e annuisce come per dire che lui c'è sempre, e gliene sono grato.

Non ho la forza di guardare Diego, ma

D=G-Gian..

Si schiarisce la voce

D= Gian potresti venire in camera tua per piacere, devo parlarti.

Mi scollo da Lele che si aggrappa a Tancredi, e seguo al piano superiore, sempre a testa bassa, Diego.

Arrivati in camera, mi fa entrare, e poi chiude la porta a chiave.

Sento che si avvicina, e mette due dita sotto il mento.

D= Hey.guardami, lo so che ti senti in qualche modo in colpa a lasciarci, ma se tu ne hai bisogno per vivere meglio e essere felice ok. Sai che io non ti lascio, ti aspetterei anche tra 200 anni. Se stare lontani per un po' significa averti tutto per me dopo, e vivere una vita insieme, allora prendi le valige e vai, pk non posso aspettare un altro giorno in più da quando te ne andrai. Ma prima di andare devi farmi un favore.

Lo guardo negli occhi e vedo che sta facendo di tutto per non far tremare la voce e far uscire lacrime da quei occhi verdi.

G= Farei di tutto.

Si avvicina, così da far sfiorare i nostri nasi e sussurrà

D= Baciami.

E senza nessun segno, ci avviciniamo chiudendo gli occhi, le nostre labbra si sfiorano, e le sue lacrime iniziano a scendere, ci uniamo, ci muoviamo lentamente, lui mettendo le mani sul mio collo, e io sui suoi fianchi, ci stacchiamo e sorridiamo

2 MESI DOPO

POV'S DIEGO

Non c'è la faccio più

N.A.

FINALMENTE, SABATO NON HO POTUTO AGGIORNARE PERCHE' HO AVUTO DEI PROBLEMI CON WATTPAD, E IERI, HO PROVATO AD AGGIORNARE E CI SONO RIUSCITA. GODETEVI QUESTO CAPITOLO, CHE NEL PROSSIMO SI PIANGE YEEE.

BAY

JUSTINE

NOI SIAMO SUPERCLASSICO🌈🍓//TANKELE//GIANEGO // Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora