7. CASINI SU CASINI

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FESTA CASA SESPALBA

ORE 3:00

POV S GIAN ( VI SONO MANCATI I SUOI POV)

Sono nel parco vicino casa, da quasi unora, non so che fare.

Iniziamo col dire che ho baciato Diego, grosso problema.

Non perché ho baciato lui, perché pensavo già di essere bisex, ma primo ho una ragazza, si litighiamo sempre ma io la amo, giusto.

Secondo, cè io e Diego siamo amici, e anche lui è fidanzato, e a differenza con la mia relazione, la sua è stabile e felice.

O almeno pensavo che era felice.

Sento che ho le guance bagnate, segno che sto piangendo, e le lacrime si mischiano con la pioggia, che mi sta bagnando tutto ( NON DI ECCITAZIONE, SO CHE LO AVEVATE PENSATE, PERVERTITI/E)

Non so dove andare, da chi, dove, perché mi sento sempre fuori luogo, perché mi sento solo ma sono sempre circondato dalle persone che mi vogliono bene.

O forse la risposta la sapevo, ma non volevo ammetterlo.

CASA Q4

POVS DIEGO

Sono appena tornato a casa, ma Lui non cè, speravo un po di trovarlo, ma in fondo sapevo che non sarebbe andato in un posto, dove cero io.

Che cavolo ho fatto.

E so che è stato lui a baciarmi, ma poteva essere ubriaco, e con una dormita non si ricordi nulla.

Ma a me chi ci pensa, non ricorderà nulla, e io sono lunico che ne subirà, mentalmente.

Perché non posso essere felice, senza problemi, senza preoccupazione, senza una ragazza che mi soddisfi, sia fisicamente che sentimentalmente.

Devo capire cosa voglio, chi voglio, nella mia vita.

Vado in cucina, prendo un bicchiere con dellacqua, quando sento la serratura della porta, scattare.

Corro, e davanti a me vedo un Gianmarco, molto più ubriaco di prima, con dei succhiotti sul collo.

Lui mi guarda, sorride e si avvicina a me e allorecchio mi sussurra:

G= Pensavo solo, che, sarebbe stato bello finire l'opera anche se non eri tu.

Mi giro, e me lo trovo a 2 centimetri, in un altro caso il mio cuore sarebbe scoppiato dalleccitazione che mi baciasse, ma adesso sento solo un disgusto nei suoi confronti.

Lo allontano, quasi terrorizzato, ho sempre odiato gli uomini ubriachi molto vicino a me, per via della mia infanzia.

D= Gian sei ubriaco e ti sei scopato una-

G= Adesso che mi ci fai pensare quello che mi sono scopato era sicuramente un maschio, aveva un pene, sono sicurissimo che non era una lei.

D= Gian che ne dici se andiamo a letto, e domani ne parliamo meglio, dato che sarai molto più presente con la testa.

Lui mi fa un sorrisetto... malizioso? E si avvicina, che vuole fare?

Io indietreggio fino a stare con la schiena schiacciata sulla parete, lui si avvicina ancora a me, con le pupille dilatate, non sono i suoi occhi dolci e premurosi, dovè Gian?

Mi sfiora la guancia con la sua mano fredda, e caccio un'urlo.

Da lontano vedo Lele e Tanc correre verso di noi, poi inizio a vedere tutto sfocato, non so se per le mille lacrime che stanno solcando il mio viso, o per il mio attacco di panico.

Per quel che posso vedere, cè Lele che stacca Gian da me, e si scaraventa su di lui, riempiendolo di pugni, spero non gli faccia tanto male.

Mi sento afferrare la mano, capisco dalla piccola dimensione che è di Tanc, quindi non mi stacco.

Vedo che mi parla, ma non sento niente.

Sento che Tanc sta entrando in panico, dato la sua mano che trema, non direi affatto che mi fa star bene

Sento un urlo.

T= LELE, CAZZO A LUI PENSIAMO DOPO, DIEGO NON RISPONDE, NON RESPIRA, SE NON VUOI CHE DIVENTI GRAVE VIENI QUI E AIUTALO.

Lele viene verso di me, mi prende il viso tra le mani, e parla

L= Hey, amore, sono io Lele, noi adesso siamo a casa nostra, a milano con 2 nostri amici, qui non cè nessuno che vuole farti del male, NON CE TUO PADRE DIEGO, non cè siamo noi 4 alle 4 di mattina, in corridoio, ma non cè, quindi ora piano piano, prendi dei respiri profondi, e so che fa male, ma so anche che tu sei forte, la persona più forte che io conosca Bravo, non darti fretta, sei bravo cucciolo, così inspira e espira si così.

Dopo un po' inizio a vedere tutto più chiaramente, guardo Lele, che ha le lacrime agli occhi, ma sorride. Tanc, che sospira, e alla fine il mio sguardo va sul pavimento, dove cè Gian che mi tra lo sconvolto e il dispiaciuto, poi si alza e corre verso camera sua, e so che non dovrei, ma vorrei sapere come sta.

Domani andrò a parlare con Elisa.

POVS GIAN

Domi andrò a parlare con Marta.

N.A.

Hey raga, capitolo, un po' così

Diciamo che dal prossimo capitolo, non si parlerà per un po' dei nostri GIANEGO ma dei piccioni TANKELE.

E ADESSO NOI CI VEDIAMO IL 26

Non mi allargo pk sono le 21:20 e sta cominciando CHIAMAMI CON IL TUO NOME

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