XXX - Perdersi per ritrovarsi

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Non ci sono dubbi: per Seth, possedere Kym in quella vasca è stata un'esperienza degna di tutti i film mentali che si è fatto negli anni, che ha costruito immaginando lei, solo lei, perché sono legati e con nessun'altra si sente così bene. Forse è anche stato più bello di quanto la sua psiche potesse concepire.

Stanchi, le fronti imperlate di un leggero sudore, si separano per respirare, posizionandosi ai poli della vasca, in un intruglio di gambe e sangue.

«Vai a prendere le mie sigarette in cucina?», le chiede Seth, «non voglio ancora uscire da qui, ci ho messo troppo a riempirla.»

Kym si avvolge in un accappatoio che si tinge all'istante di sangue. Avrebbe bisogno di un'altra doccia, ma il rosso ha invaso ogni angolo di quella casa, perciò risulterebbe piuttosto inutile. Cammina scalza fino in cucina, raccogliendo e versando altro sangue, e quasi inciampa in un corpo abbandonato in corridoio.

Recupera le sigarette, torna in bagno, ne porta una alle labbra e ne offre un'altra a Seth. Le accendono, poi Kym ritorna nella vasca, si fa spazio fra le sue gambe e appoggia la nuca sulla sua spalla, chiude gli occhi.

«E ora che cosa succede?», chiede, e quasi trema in attesa di una risposta.

«E adesso tocca anche a noi morire, Kym.»

Kym sussulta. «Era così che volevi evitare di farti arrestare?»

«Beh, se hai un'idea migliore proponila pure. Non voglio che mi dividano da te. L'unico modo in cui possiamo rimanere insieme è morendo. Forse finiremo all'inferno, ma non ci credo molto.»

«Che cosa succederà quando moriremo?», chiede ancora Kym, che ha bisogno di risposte e di certezze, non vorrebbe sentire tutta quella paura che le scorre lungo le vertebre e atrofizza ogni arto.

Seth sorride. «Ritorneremo qui, ne sono sicuro, non penso che ci spegneremo per davvero. Io e te esisteremo ancora e ci troveremo anche lì», si ferma per un istante, come se stesse soppesando le sue stesse parole. «Io ci credo. Faremo un altro casino immenso.»

Quando lo dice è felice. Ci spera con tutto se stesso, perché l'importante è non perderla.

Seth si chiede per un secondo come sarebbe andata se non avesse catapultato entrambi in quella situazione disastrosa, ai limiti del reale, ma non ottiene risposte, e forse neppure vuole pensarci.

«Va bene, facciamolo.»

Eclissi di cenereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora