Change life

Capitolo 13

1 day

La mattina successiva mi sveglio non ritrovando Caleb affianco a me,più che senso di vuoto mi crea un piccolo dispiacere.
Cammino fino ad arrivare in cucina e ritrovo davanti a me l'ultima persona che vorrei vedere,anzi non lo vorrei vedere neanche se fosse l'ultimo ragazzo sulla terra in grado di procreare.

-"come hai dormito?" Chiede con tono freddo e cupo,distaccato.
-"meglio di quanto immagini",mento,non posso certo dirgli "da schifo dato che un certo ragazzo non ha fatto altro che tormentare la mia mente".
Mi guarda serrando la mascella,vorrei poterla guardare e tracciarla  con le dita e sentire la mia pelle scorrere su quella lama rigida,senza mai tagliarla.
Senza degnarmi di un saluto esce con la sua tazza in mano,pf maleducato.

"BIANCA" un urlo urta le mie orecchie portando i miei timpani all'omicidio.
"Jennifer" -chi altro può mai urlare così di prima mattina?- rispondo con cautela e tono tranquillo.
-"Caleb,stanotte non ha dormito in camera."
Arriccia il naso  e le labbra con far da bambina.
-"lo so."dico con un'pò di dispiacere.
-"ha dormito con me sul divano,ma tranquilla è tutto tuo"alzo le mani sentendomi in colpa.
-"CHE COSA?" -i miei timpani sanguinano-
-"Lo so e mi dispiace ma Cameron è un'idiota e ho dovuto dormire sul divano,però poi è arrivato Caleb e abbiamo dormito insieme".
Arriccio il naso e le labbra proprio come lei,aggiungendo peró gli occhioni da cucciola indifesa.Ci guardiamo per un lasso di tempo infinito e poco dopo scoppiamo a ridere.
*****
Sono le cinque meno un quarto e di Caleb nemmeno l'ombra,iniziò a preoccuparmi,e con me anche Jennifer.
Cameron l'ho rivisto a pranzo,senza proferire parola neanche a sua madre Annalisa che continuava a chiedergli come aveva  dormito.
l.u.n.a.t.i.c.o.

Io e Jenn stiamo cercando di imparare a sciare,ma con questi scarponi ai piedi l'unica cosa buona che sto facendo è perdere qualche kg dato lo sforzo inutile.
Ci siamo anche intrufolate ad un corso di scii per bambini da sette ai dodici anni,ma ahimè niente da fare.

È sabato sera e da queste parti c'è una sorta di discoteca chiamata Xenat, nome originale.
-"MA SEI USCITA FUORI DI SENNO?"Chiedo sbraitando contro Jennifer.
-"Io così di casa non esco,PUNTO",indosso un push-up nero con un top trasparente sopra,una mini,ma mini mini  gonna che lascia intravedere tutta la parte inferiore del mio corpo.
-"Mi dispiace carissima,ma è tardi e la discoteca ha i numeri limitati,quindi muovi quel tuo bel fondoschiena".