Capitolo 1

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Che estate di merda! Da dimenticare! Ha fatto proprio schifo!

Cos'è successo?! Ora ve lo spiego....

Era appena iniziata l'estate, io mi ero trasferito per un pò di giorni a casa di Wayne perché ci furono dei problemi in famiglia, mi madre stava per divorziare da mio padre.

A fine di Giugno mi padre giá stava con un'altra donna e se ne era andato di casa.

Ho tentato di volergli bene lo stesso, ma quello stronzo con me ha chiuso.

Lo odio! Lo odio come non ho mai odiato nessun'altro al mondo!

Un giorno verso le 21:00 sentii i mie genitori litigare, di nuovo, ma questa volta sapevo che era diverso.

Mio padre si era fatto una sua collega di lavoro e mia madre l'aveva scoperto.

Volarono molte parolacce, bestemmie e anche molti piatti, mia madre era disperata urlava e piangeva mentre quello stronzo la tranquillizzava.

Cercai di non sentirli, alzai il volume della musica, ma era tutto inutile riuscivo a sentire la tristezza di mia madre, uscii dalla finestra incazzato nero e mi misi sul tetto a guardare il cielo mentre sentivo la musica.

Dopo circa un'ora arrivó mio padre.

"Ehi campione"

"Non chiamarmi cosí, non parlarmi nemmeno"

"Ehi ehi, lo so che ora sei arrabbiato con me ma..."

"Arrabbiato?! Papá sono incazzato con te! Come hai potuto tradire la mamma per quella troia!"

Lui mi diede uno schiaffo e mi disse:

"Drake... Ormai sei abbastanza grande per sapere tutto"

"Cosa dovrei sapere?!"

"Io e Lucy, la mia collega di lavoro, abbiamo una relazione giá da due anni... Lo so può sembrare strano ma tua madre giá lo sapeva.

Ormai io e tua madre non ci amiamo più come una volta e l'unica cosa che ci univa era il legame d'affetto che abbiamo con te.

Ma dopo questa litigata, molto pesante, me ne andró, andró con Lucy a Tokyo.

Probabilmente non ci vedremo più, giusto poche volte all'anno.

Mi dispiace."

Io ero terrorizzato, non avrei più visto mio padre, l'uomo che mi ha insegnato a camminare, a giocare a basket e a baseball, con cui ho passato tutta la mia infanzia.

"Bene, allora vattene a Tokyo con quella stronza.

Sei come morto per me... Ora vattene"

Lui se ne andó via.

Dopo poco lo vedi uscire di casa e dirigersi verso la macchina, la mise in moto e se ne andó, senza nemmeno voltarsi.

Scesi e ritornai in camera mia, aprii la porta del bagno e presi le forbici e pensai al suicidio.

Ma, mi fermarono alcune paure e un messaggio di Riri con scritto:

AMORE VIENI DA ME, MI MANCHI TANTO.

Andai a casa sua e stammo li a parlare fino al 01:00, rimasi lí. dormire.

Ero riuscito a dimenticare tutto ma quando tornai a casa...

Mia madre stava firmando alcune carte del divorzio con il suo avvocato, non salutai nemmeno, andai dritto in camera mia e mi misi sul letto ad ascoltare la musica.

Mi incominció a cadere il mondo addosso...

Corsi in bagno presi le forbici, questa volta senza nessun timore, e mi feci dei tagli sul braccio sinistro, sulle vene del polso e la stessa cosa feci con l'altro braccio.

Volevo morire, disideravo solo questo.

MUSIC ACADEMY  2 (#Wattys2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora