"quella strana ragazzina dai capelli rossi"

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La mattina seguente Anne si svegliò allegramente, con i tiepidi raggi del sole che le accarezzavano delicati la pelle.

Si tolse le candide lenzuola di dosso e si sedette sul bordo del letto ad osservare la stanza; quella stanza che, appena arrivata, le era sembrata tanto bella quanto distante dalla sua "camera ideale" che aveva immaginato con pareti violacee, delicate ed eleganti tendine di mussola e pizzo sulle finestre, il regale letto adornato con tende di tulle, mobili in ebano ... ma la fantasia, come spesso succede, l'aveva ingannata: la camera era molto semplice infatti, con i mobili in ciliegio, una sola grande finestra con tende in cotone, con il solo decoro di due linee verde sbiadito alla fine. Il letto, in legno, molto rustico, come del resto tutta Green Gables.

Anne si alzò, e guardò fuori dalla finestra: era l'alba, le luci pallide tra il viola e l'azzurro avvolte da una fresca nebbia estiva.

'Questa si prospetta una giornata meravigliosa! Preparerò io la colazione oggi ... 'pensò, mentre il suo viso si illuminava con uno dei suoi raggianti sorrisi.

Scese in cucina e prese dalla dispensa del pane raffermo e qualche barattolo di marmellata, preparato con affetto dalle abili mani di Marilla; poi prese del burro fresco e qualche mela, un po 'di cioccolata ee fuori dalla porta prelevare il latte.

Mise la tovaglia che aveva portato da Charlottetown per il compleanno di Marilla, che era di cotone e con dei fiorellini ricamati con filo verde pallido. Aggiunse i piatti e le tazzine, preparò il tè, dopodiché andò in giardino a raccogliere qualche fiore per decorare la tavola.

Lì trovo Mathew, che con dolcezza le disse "Cara Anne, sono davvero fiero di te. Non mi pentirò mai di non averti lasciata andare, quel giorno di cinque anni fa."

"Oh, Mathew ..." disse Anne, senza parole e con le lacrime agli occhi.

Mathew sorrise, poi diede una busta alla ragazza. Si guardò intorno e le disse che non avrebbe dovuto aprire subito, ma più tardi. "Decidi tu, cara Anne, cosa fare del tuo futuro: l'importante è rispettare le regole che ci vengono date nel presente. E l'unica regola che ti posso dare è di non aprire questa busta prima della mia morte."

Anne annuì, diligente. Poi tornò in casa con i fiori, la busta, e un angolo della mente che rimuginava sul contenuto.

Poco dopo anche Marilla si svegliò, e una volta scesa in cucina, disse alla giovane: "Oh, per l'amor del cielo, Anne Shirley Cuthbert, sto per caso ancora sognando?"

Lei ridacchiò e si tolse il grembiule da cucina, dicendo che no, quello non era un sogno, ma la realtà. "Vedi Marilla cara, sono stata via per così tanto tempo, mi sembrava ingiusto non ricompensare la mia assenza in qualche modo ..."

La donna, con il suo solito fare, alzò gli occhi al cielo: "Vai a chiamare Mathew, prima che il tè si raffreddi ... potrebbe essere la volta buona che hai imparato a farne uno ottimo"

Anne obbedì, e tutti insieme fecero un'allegra colazione, durante la quale la ragazza parlò per la maggior parte del tempo.

"Oh, avreste dovuto vedere la mia faccia quando quei ragazzi hanno detto che la vincitrice era Josie Pye !!! Mi sentivo così fuori luogo ... e sentivo la vostra delusione. Fortunatamente è andata meglio di quanto mi aspettassi!"

"Immagino ... e Diana? Lei verrà all'università?" chiese Marilla mentre spalmava il burro e la marmellata sulla sua fetta di pane calda.

"Beh, non penso ... inoltre penso che i suoi genitori non sarebbero d'accordo: hanno già accettato la sua ammissione alla Queens piuttosto che all'accademia di Parigi! Forse andrà lì: me la immagino, con i suoi vestiti sempre all 'ultima moda, con tutti gli accessori abbinati ... le maniere gentili e delicate, il suo accento francese ... sembra una donna francese a tutti gli effetti !! Ma se davvero esiste andare lì, quella città le calzerebbe talmente a pennello che non vorrebbe più andarsene, e io non vedrei mai più la mia cara e dolce D, ne sono certa. "

"I signori Barry sceglieranno ciò che è più giusto per la piccola Diana. E non penso che la vostra straordinaria amicizia possa terminare così" disse Mathew.

"Beh, lo spero. Quindi che a Redmond verranno anche Priscilla e Stella- le ragazze che ho conosciuto alla Queens di cui vi ho tanto parlato- e forse anche Jane: lei però non si vuole iscrivere alla mia stessa università, ma ad un ' altra ... se non sbaglio vorrebbe diventare un avvocato ... o forse no? Sai, non mi ricordo bene, ultimamente i pensieri di Jane mi sembrano così distanti dai miei ... Inoltre ho saputo che Ruby Gillis non verrà: preferisce dedicarsi alle feste e agli spasimanti, ma penso che farà la maestra qui ad Avonlea. Invece così che all'università verranno Gilbert e Charlie Sloane! "

"Bene, sono felice che quando arriverai ci saranno persone amiche. Ora aiutami a sparecchiare la tavola- oh Mathew, che ti succede?" disse Marilla, vedendo il fratello pallido e con lo sguardo perso nel vuoto. Lui non rispose, così la signora Cuthbert disse ad Anne di correre a cercare un medico.

"Presto, aiutatemi!" urlò la giovane, disperata, al medico che per fortuna era nelle vicinanze per motivi familiari.

Il dottore corse verso la casa, entrò e verificò lo stato di Mathew, ma scosse lievemente la testa appena dopo aver sentito il polso dell'uomo.

"Mi dispiace" disse mentre si congedava.

Anne era senza parole, in ginocchio sul corpo di Mathew, l'uomo che l'aveva amata più di chiunque altro, e che lei non avrebbe mai dimenticato. A quel punto si ricordò della busta, ma pensò che non era il caso di aprirla subito: lo avrebbe fatto la mattina successiva, dopo una notte di pianto e dolore.

Quella notte nessuno a Green Gables chiuse occhio. Marilla non piangeva, ma rifletteva sul quanto la morte cogliesse tutti d sprovvista, nei momenti in cui meno ce lo si aspetta, e Anne si disperava perché non riusciva a dare libero sfogo alle lacrime, da quanto si sentisse addolorata.

Alle prime luci dell'alba della mattina seguente, le stesse che avevano illuminato il volto raggiante dell'intraprendente Anne il giorno prima, quel giorno erano avvolte da un velo nero, come se persino il mondo intero si rendesse conto dell'enorme perdita appena subita .

Con le lacrime agli occhi e il respiro affannato, Anne prese la busta che Mathew le aveva dato poco prima della sua morte, e la aprì con mani tremanti. Dentro c'era una lettera scritta con la sua calligrafia tremolante e spigolosa:

"Cara Anne, se stai su la promessa che mi hai fatto, starai leggendo questa lettera quando io sarò già morto. So che sarai triste, o almeno spero che lo sarai (da piccolo pensavo che il giorno della mia morte nessuno avrebbe pianto per me Ho scritto questa lettera per dirti di non stare in pensiero per me: ora la mia anima è libera, e io sono felice, e porterò sempre il tuo dolce viso tra i miei ricordi. Lettera è sostanzialmente un desiderio: prima che la mia tomba venga sepolta per sempre tra le viscere della Terra, mettici qualcosa che ti appartenga, qualcosa di importante magari non solo per me, ma per entrambi. Ricordati di portare i mughetti e gli iris ogni domenica, proprio come facevi con le tombe degli altri defunti .

L'ultima cosa che ti devo dire è molto importante per me: Anne, non ti dimenticare di me, per favore.

Per sempre tuo, Mathew
PS: non far leggere questa lettera a Marilla. "

Anna commossa, posò la lettera sullo scrittoio, e in quel momento qualcuno bussò alla porta della sua camera ...


* SPAZIO AUTRICE *

Allora ... prima di tutto scusate in cui sto caricando la storia, ma ho finito tardi i compiti e sono riuscita a finirla solo ora: D

Mi dispiace che questo capitolo sia un po 'triste, però era abbastanza inevitabile, comunque nel prossimo capitolo ci saranno tutte le cause / il funerale ecc. :(

Spero vi sia piaciuta nonostante questa svolta un po 'triste, sappiate comunque che sarà uno dei pochi capitoli completamente drammatici.

È anche un po' più breve delle altre, ma spero come sempre che l'abbiate apprezzata lo stesso :)

(inoltre grazie a quelli che si sono appassionati alla storia e sono arrivati ​​fino a qui ihihi) 

Beh che dire ... buonanotte (e buona lettura-forse-) :)



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