Capitolo 7

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Kuroo Pov

Sto portando Ian in gelateria, magari si rilassa un po', ogni volta che si trova con me è super teso..

"Chissà perché.."

Arrivammo quasi subito in gelateria e gli offrii il gelato, anche se lui si lamentò perché "poteva pagarselo da solo." Ci mettemmo a sedere fuori dalla gelateria, e un silenzio imbarazzante ci avvolse.

***

Stavamo tornando verso casa quando vedi Ian fermarsi al bordo della strada, vicino ad una piccola scatola.

Ian Pov

Aprii la scatola e ci trovai un piccolo gattino tutto nero con gli occhi ambrati, proprio come Kuroo! Poteva avere si e no tre mesetti, come fanno le persone ad abbandonare una cosina così carina? Prendo il gattino in collo e mi avvicino al corvino.

<Possiamo tenerl- ah giusto. Non sei mio fratello. Andiamo in un negozio e prendiamo le cose per lui.. non lo lascerò qui.> dissi a Kuroo, che fece un piccolo ghigno. Entrammo in un negozietto molto carino che vendeva solo articoli per animali. Prendemmo delle scatolette, una piccola cuccia, un collare rosso, una piccola targhetta ed una cassetta per i bisogni. Kuroo decise di prendere anche un tiragraffi, che pagò lui e de lo mise in spalla. Nella strada di ritorno verso casa non feci altro che accarezzare il micetto. 

***

Appena arrivammo a casa, inviai un messaggio a Giorgia.

Ehi Gio. Ho trovato un micetto tutto nero e vorrei chiamarlo Kuroo... ma lui è qui con me AIUTO!

                                                 Non preoccuparti. Ho un piano. (Fa tutto parte del piano di Erwiiiiiiiin)

Subito dopo il suo messaggio sentii il campanello suonare. 

Giorgia Pov

Ero a casa a giocare al Nintendo. Stavo provando un gioco che mi aveva dato Kozume quando mi arrivò il messaggio di quel caso perso di Ian dove mi disse che aveva bisogno d'aiuto. Mi aveva chiesto aiuto perché voleva chiamare un gatto come Kuroo, aspetta, GATTO?! Da dove lo ha tirato fuori il gatto ora?! Non gli faccio troppe domande e gli do l'ok.

Ian Pov

Aprii la porta e mi ritrovai davanti la mia migliore amica, che mi guardava confusa ma anche incazzata, si vedeva che stava pensando di uccidermi.

<Ma ciao Giorgia! Cosa ci fai qui?> le dissi io.

<Devo restituire un gioco a Kozume.> disse, leggermente infuriata, mentre guardava il corvino dietro di me che si stava togliendo il giubbotto. Poi però la ragazza vide che in braccio avevo un micetto e iniziò a parlare.

<Sei diventata un mago e hai trasformato Kuroo in gatto?> disse, facendo finta di non aver notato il ragazzo che l'aveva appena salutata. Lui si mise a ridere e lei lo guardò.

<Hai preso anche un tricheco asmatico oltre al gatto.> lui la fulminò con lo sguardo e si avvicinò a me.

<Che simpatica che sei micetta.> disse lui. Oh no.. ho capito, domani ci sarà il funerale di Kuroo. Giorgia si avvicinò al moro e si alzò una manica della maglietta, quindi  io misi a terra il micetto e la fermai.

<Non puoi picchiarlo. Mi deve aiutare in Chimica.> le faccio gli occhietti dolci, e lei sbuffando si diresse in camera di Kenma, fece finta di posare il gioco e tornò giù, e prima di uscire disse: <Comunque hai già dato il nome al gatto?>

<No, ancora no.>

<Io avrei un'idea, perché non lo chiami come quella iena che ti deve aiutare in Chimica?> Disse lei ghignando e guardando divertita Kuroo, che la guardava tra un misto tra l'infastidito e il divertito.

<Hai buon gusto micett-> lo interruppi con una gomitata.

<Ma tu vuoi morire o cosa?> dissi.

<Farò finta di non aver sentito, ora vado. Ciao.> Disse lasciando una carezza al gattino e tornando a casa.

***

Eravamo seduti sul divano della sala, lui che stava cercando di spiegarmi le formule di Chimica, ed io che ci capivo sempre di meno. In più il micio era una distrazione, veniva sempre da me e se non gli facevo le coccole miagolava. Si erano fatte le 18:30, e io stavo facendo un'esercizio sotto lo sguardo assassino del corvino, ma poi alzai la testa e gli feci gli occhi dolci.

<Possiamo fare una pausa? Sono due ore che studio.. ho anche fame.> gli dissi, e Kuroo avrebbe dovuto capirlo. Quando avevo fame, AVEVO FAME. E quello era veramente importante per me. Lui annuì ed io andai in cucina, per prendere delle patatine, ma visto che sono un tappo e le patatine erano troppo in alto, mi arrampicai sul mobile, per prenderle, peccato che scivolai all'indietro, chiusi gli occhi aspettando l'impatto col terreno, che non arrivò. Schiusi un'occhio e mi ritrovai tra le braccia di Kuroo, arrossii di botto e balbettai un grazie, mentre lui mi metteva giù.

<Come stai?> Mi chiese, si vedeva che era preoccupato, io non risposi, e lui si avvicinò a me, circondandomi i fianchi con le braccia, mentre io gliele misi attorno al collo, ci guardammo negli occhi e ci avvicinammo finché..

Tre Gatti e un GufoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora