Giorgia Pov
Mi stavo dirigendo verso la stazione, sarei dovuta andare da un mio conoscente, che mi avrebbe potuto procurare il CD della partita della Seijo, il problema era che stava nella prefettura di Miyagi, e avrei dovuto prendere il treno per andarci. Salì sul treno e mi sedetti, mettendomi le cuffie.
***
Sto tornando a casa, e sono anche un po' in ritardo, probabilmente Keiji mi farà la ramanzina, ma non importa. Rientrai in casa e corsi in camera mia, mandai un messaggio ad Ian per avvertirlo di tornare da me e intanto mi preparai per uscire. Non appena Ian entrò in camera mia però, mi ritrovai anche mio fratello, leggermente alterato che mi fece il terzo grado, per poi uscire di nuovo. Vidi Ian ridacchiare e lo guardai male, per poi mettere il CD nel lettore apposito e iniziamo a guardare la partita.
Ian Pov
Stavamo guardando la partita, quando ad un certo punto notai una cosa molto strana, e chiesi a Giorgia di tornare indietro.
<Giorgia.. guarda attentamente quando il 9 alza la palla al 10..> le dissi io, fissando il nanetto dai capelli arancioni. Lei si concentrò su di loro e non appena il piccoletto schiacciò, stoppò il video per poi guardarmi.
<Sanno fare la nostra alzata!> mi disse, leggermente scioccata.
<Ma com'è possibile.. andiamo, ci abbiamo messo mesi per impararla noi..>
<Solo perché non sei bravo a schiacciare.>
<COME SCUSA?! LA PROSSIMA VOLTA TE LA SCHIACCIO IN FACCIA! PIUTTOSTO! SEI TU CHE NON LA SAI ALZARE!> le dissi io.
<Io sono un Libero, non un' Alzatore.>
<E che c'entra? Anche il Libero può saper alzare.>
<Peccato che le mie alzate devono essere in salto, e quindi sono più difficili.> Venimmo interrotte da Iwaizumi ed Tooru che entrarono in stanza, probabilmente Akaashi li aveva fatti entrare. Corremmo subito verso di loro e li abbracciammo.
<Siete stati grandi!> gli dicemmo in coro, e i due ragazzi ci guardarono confusi.
<Ma se nemmeno eravate alla partita.> disse Iwaizumi, abbracciando Giorgia, mentre io sentì Tooru cingermi i fianchi, e mi strinsi a lui. Giorgia allora si staccò dall'abbraccio del ragazzo e andò a prendere il CD, per mostrarglielo.
<Non potevo perdermi la partita dell'unica persona che non mi fa diventare matta.> disse lei girandosi verso di me e Tooru, che annuimmo frettolosamente.
***
Siamo arrivati giusto in tempo per la cena, e non appena ci sedemmo, Giorgia ricordò a tutti della scommessa.
<Ma ce l'avete la divisa o dobbiamo procurarcele noi?> disse ghignando. Tooru la guardò male mentre Iwaizumi le strizzò una guancia.
<Sei una stronza, ti ho addestrata bene!> disse lui tutto contento.
<Comunque le abbiamo. Le ho io nello zaino.> ribatté Tooru, sbuffando sonoramente. Dopo poco ci arrivarono gli ordini. Giorgia e Iwaizumi avevano ordinato due pizze, lui quella piccante, e lei una Romana, mentre io e Tooru, ovviamente, sushi! Lo adoriamo da morire, e in più lui ha ordinato dei panini al latte, ne va matto. Stavamo iniziando a mangiare quando due tipe avevano iniziato ad attaccarsi ai due ragazzi, mentre io e Giorgia le guardammo male, quasi come per ucciderle, e i ragazzi lo notarono, infatti cercarono di staccarsele di dosso, ma con scarsi risultati. Al che, io e la mia amica ci alzammo, prendendo i ragazzi per il polso e tirandoli via, ci fermammo alla cassa per pagare, e per chiedere al cameriere di poter portare il cibo a casa. Quando tornò con la busta di cibo, Tooru la prese e fece per uscire, insieme a me e agli altri due, quando fummo bloccati dalle due ragazze. Giorgia si alzò una manica della magliettale avrebbe prese a botte se solo Iwaiumi non l'avesse presa in collo e fossero usciti. Peccato lei prese i capelli a una delle due ragazze e glieli tirò, facendola cadere a terra, mentre ridevo. Poi tornammo tranquillamente a casa, ed io ero molto soddisfatto!
***
Arrivammo a casa di Giorgia, e i ragazzi ci misero finalmente giù, per poi guardarci male.
<Cos'era quella scenata?> disse Iwaizumi.
<Beh, se preferisci quella gallina torna pure da lei.> disse Giorgia incrociando le braccia, per poi girarsi di spalle e andare ad aprire la porta. Io la seguì fino in camera.
Giorgia Pov
Salii in camera mia infuriata e triste. Gli occhi mi diventavano man mano lucidi. Entrai in camera, seguita da Ian, mi sedetti sul letto abbracciando il cuscino e mi misi a piangere. Hajime sa quanto io sia insicura, quindi quella frase se la poteva risparmiare. In tutto questo Ian cercava di consolarmi, fino a quando non si sentì bussare alla porta.
<Chi è?> disse Ian.
<Sono Hajime..> disse lui leggermente triste.
<Torna da quella stronza se ci tieni tanto!> dissi io fra i singhiozzi. Dopo quella frase, Hajime entrò, vedendomi in quello stato sgranò gli occhi, per poi fare un dolce sorriso, capendo cosa mi stesse succedendo. Fece segno ad Ian con la testa di uscire, lui annuì ed uscì. Mi si avvicinò, mi tolse il cuscino dalle mani e mi prese in braccio, per poi sedersi sul letto, con me a cavalcioni su di lui.
<Non è che mi avesse dato fastidio la scenata, perché so quanto ci tieni a me, e tranquilla, la cosa è reciproca. Ma avevo paura che ci bandissero dal mio ristorante preferito.> io mi misi a ridere, per poi alzare la testa, e lui mi asciugò le lacrime. Poggiò la sua fronte sulla mia, e io mi calmai.
<Ora possiamo andare a mangiare..? Sai, la pizza è ancora giù, e non vorrei mangiarla fredda.>
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Tre Gatti e un Gufo
FanfictionDue amici, che si conoscono da una vita, durante il percorso delle superiori incontrano due ragazzi, che non sanno se considerare casi umani o no, ⚠️⚠️Attenzione⚠️⚠️ la storia contiene parti Lemon, e in più è stata inventata da due menti malate, div...