10

485 17 0
                                    

Ginevra Weasley
Cho Chang
Amos Diggory
Hermione Granger.

Loro erano appesi ad una corda che mi ancorava al fondale del lago, apparentemente avevano perso i sensi, ma per qualche incantesimo, respiravano anche sott'acqua.
Andai per esclusione, ma già sapevo chi avrei dovuto salvare.
Con la rossa non ho rapporti
Con Chang e Diggory ancora meno
Devo salvare la Granger.

Mi avvicinai per lanciare un 'bombarda' sulla corda che le stringeva i piedi e, appena inizò a salire verso l'alto io la presi e la avvicinai a me, ma qualcosa mi strinse la gamba.
Mi volto verso il basso credendo che fosse una sirena, ma era Lenticchia

<<Che cazzo vuoi rosso?>>
<<non toccare la MIA ragazza>>
<<decido io chi toccare, e tu non hai più il diritto di chiamarla nemmeno per nome>>
Sputai fuori tirando un calcio alla sua mano che ancora stava stringendo la mia caviglia, mi liberai e iniziai a salire

Iniziai a vedere i la superficie con la Granger in braccio
<<andrà tutto bene okay>>
Le sussurrai facendole una carezza sulla guancia destra.

Ma un dolore allucinante mi riporta alla realtà,
Avevo un taglio sul fianco sinistro, e uno sulla schiena, pensai subito alle sirene, ma Weasley, con sua sorella in braccio mi aveva appena lanciato un Sectunsembra.
Iniziai a nuotare più velocemente facendo scudo alla ragazza che tenevo in braccio.

Saltai fuori dall'acqua e poggiai delicatamente la ragazza sulla piattaforma di legno, poi mi accasciai a terra per il dolore.

Buio.

Mi sento bruciare ogni singola parte del corpo, cos'è che brucia così? Dove cazzo mi trovo?
Ma la domanda che necessita maggiormente di trovare una risposta è: come sta?

Mi sentii tremendamente stanco e mi addormentai.

Mi risvegliai in infermeria
<<Come stai caro?>>
Madama Chips mi porse una bevanda calda, the al Iimone, mi sedetti e sorrisi, la donna un po' paffutella se ne andò e mi lasciò riposare, cosa che avrei anche fatto ma Zabini si lanciò come una furia verso di me

<<come stai amico? Cazzo 10 minuti fa ti ho accompagnato qui con tagli ovunque e ora nessuna cicatrice? I tagli delle sirene non si curano, quindi non sono state le sirene, gli incantesimi si curano, quindi è stato qualcuno, Lenticchia. Cazzo lo ammazzo, come va tutto okay?>>
Sorrisi per l'intuizione del mio amico, ma soprattutto perché io sono in un lettino in infermeria tranquillo, e lui è 5 volte più agitato di me.
<<come sta?>>
Lui si bloccò e accennò un sorriso, poi si alzò e spostò leggermente di lato la tendina che mi separava dagli altri letti, la vidi.

Dormiva come un angioletto, i capelli erano ancora leggermente bagnati e le labbra piegate in una piccola smorfia, sorrisi, ma mi irrigidii subito quando vidi le flebo attaccate al suo braccio.

<<Che le è successo? Non la ho portata su in tempo? È colpa mia?!>>
Blaise abbassò subito la tenda e si fiondò ai piedi del mio letto
<<oh nono Draco tranquillo. Le stanno togliendo il liquido che la ha fatta addormentare, sta benone! E sei primo nella classifica dei partecipanti!>>

Fui sollevato dal sapere che stava bene, la Granger... chi avrebbe mai detto che un giorno mi sarei preoccupato per lei a tale punto.

Mi addormentai e sognai qualcosa, credo fosse un ricordo, ma del quale non avevo nessuna memoria fino al sogno, credo fosse il primo anno di scuola

<<sono così eccitata per lo smistamento!>>
Non so chi fosse a parlare ma non mi importava, io so che sono un serpeverde sin dalla nascita, lo dice mio padre
<<Draco Malfoy>>
È il mio turno.
Senza paura salgo i quattro gradini e mi siedo sotto il cappello parlante, lui nemmeno ha il bisogno di avvicinarsi per lanciarmi al tavolo dei serpeverde, iniziò a fare un po' amicizia, ma fui sollevato quando Blaise si avvicinò a me, anche lui è una serpe!
Iniziammo a guardare gli altri ragazzi cercando di indovinare a che casata appartenessero.
Ad un certo punto sale una ragazzina, capelli gonfi e ricci, con la frangetta un po' spettinata, la divisa le sta benissimo e io mi blocco, mi blocco a guardarla.
'ti prego serpeverde.'
Lo ripetei più volte nella mia mente, pregai che il cappello la mandasse da me.
Io cappello iniziò a parlare
<<coraggiosa...>>
Avevo intuito che lo fosse, dallo sguardo fiero e senza paura.
<<Bella e intelligente...>>
Si vede che è una ragazza sveglia, ha gli occhi furbi e se ti concentri puoi vedere delle piccole lampadine che le si formano sulla testa quando pensa, eh beh bella, mi sembra un eufemismo.
<<Grifondoro>>
Merda.
La vidi alzarsi e dirigersi verso quel tavolo, no. Non posso.

amortentiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora