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vidi il viso di Hermione rigarsi di tante piccole lacrime che le scendevano sulle guance, aveva lo sguardo perso e fisso sul nulla. Sono sicuro che alla mia prima parola non avrebbe esitato a tirarmi uno schiaffo enorme

<<Hermione io...>>

la ragazza mi corse incontro e mi abbracciò, fui stupito da quel gesto così puro e così semplice, la strinsi anche io a me

<<d'ora in poi le cose le affronteremo insieme okay?>>

Due lacrime iniziarono a bagnare anche le mie guance, annuii e senza farmi vedere le asciugai subito.

<<Signorina Granger, lei domani non potrà essere presente alla prova finale del torneo domani, Voldemort vuole servirsi del tuo sangue per risorgere, tu andrai alla tana con la signorina Weasley>>

Il viso di Hermione divenne pallido e si bloccò

<<Ma Draco parteciperà?! e se gli accadesse qualcosa?>>

Silente sorrise innocentemente e si avvicinò a lei.

<<non permetteremo che gli accada qualcosa, perché voi due siete ciò che ci serve per distruggere Voldemort. La profezia aveva ragione: Il male è destinato a finire, quando un figlio di Salazar e una figlia di Godric saranno legati dal vero amore>>

Lo guardai confuso ed arrabbiato allo stesso tempo

<<E non le sembrava il caso di dircelo prima?>>
<<oh ma Signor Malfoy io lo ho già fatto, ma quando vi siete obliavi avete dimenticato anche questi articolari.>>

Mi ammutolii, così come fece Hermione, rimanemmo un po' in silenzio, senza nemmeno ementtere un fiato, Silente congedò Hermione e la mandò a preparare la sua valigia, io feci per seguirla ma il preside mi bloccò

<<Signor Malfoy, deve stare attento alla sua ragazza, Voldemort la vuole, è il punto debole di Harry Potter, e per di più non ha sangue puro, lei è la vittima perfetta per il signore oscuro.>>
<<io non permetterò che la tocchi. Glielo garantisco.>>

Il Preside mi lasciò andare, io appena uscito dal suo ufficio mi diressi velocemente nella camera di Heermione, appena entrai la vidi mettere delle cose in valigia mentre delle lacrime silenziose non smettevano di bagnarle le guance

<<vieni qui dai>>

la avvicinai a me e la avvolsi con un abbraccio

<<non mi succederà nulla Hermione okay, te lo prometto, io voglio solo che tu stia al sicuro e lontana dal quella feccia dei mangiamorte>>

le porsi un anello identico a quello che avevo al dito.

<<questo è un anello del pensiero, lo abbiamo uno io e uno Blaise, ora lo hai uno anche tu. tu devi solo pensare ai nostri nomi e poi iniziare a parlare, noi sentiremo nella mente tutto ciò che stai dicendo, domani alla gara ti parlerò tutto il tempo, se la cosa può rassicurarti>>

Vidi la mia ragazza mettersi l'anello al dito ed asciugarsi le lacrime

<<non voglio lasciarti solo>>
<<ed io non voglio che ti accada nulla, ma ora basta pensarci, sdraiamoci e dormiamo un po' okay?>>

Appena si appoggiò sul letto si addormentò, mentre io iniziai a guardarla, mi accorsi troppo tardi di star piangendo a dirotto per poter ricacciare le lacrime dentro. Tutte le emozioni che avevo in quel momento erano state mischiate e si stavano prendendo gioco di me, mi lasciai scivolare nel letto di spalle, fissando il soffitto e con una mano a tapparmi la bocca per non fare rumore.

Mi alzai e presi la bacchetta, sempre con le lacrime che mi scendevano rapide gliela puntai contro

<<Scusa Hermione, scusami>>
<<Draco non farlo.>>

la ragazza era seduta sul letto e mi guardava con occhi spenti, si alzò e mi venne incontro

<<Draco non farlo, passeremo tutto insieme, te lo prometto. per favore>>

Mise una mano sulla bacchetta e la abbassò piano piano, poi la prese e la lanciò sul letto, io iniziai a piangere, a singhiozzare, credo che fosse la prima volta che piansi davanti a qualcuno, ma con lei non c'era nulla da fare, riusciva ad abbassare tutte le mie difese, tutti i muri, alti come grattacieli, che ergevo con le altre persone per lei erano piccoli gradini, per lei era così facile riuscire a scavarmi dentro. Ci sdraiammo sul letto, io ero ancora perso nelle mie lacrime, lei mi stringeva forte a se, una stretta rassicurante.

<<Hermione io... se tu non ti fossi svegliata... tu... noi>>
<<Shh, va tutto bene>>

Mi passò le dita affusolate nei capelli, passammo ore in quel modo, con le figure immaginarie che disegnava dolcemente sulla mia testa ed io che mi calmavo ad ogni sua parola

<<Sai... io ho dovuto cancellarmi dalla memoria della mia famiglia quest'estate, avevo paure che se per me fosse andata male durante la battaglia loro non lo avrebbero sopportato, così ho preferito che non avessero nessuna preoccupazione, o niente per cui poter star male>>

Alzai la testa e posai il mio sguardo su di lei, aveva lo sguardo perso, fisso nel vuoto, sapevo bene che ciò che mi stava confidando le fece male, e le sta tutt'ora facendo male.

<<Ma Draco non ti voglio perdere, prima di tutto questo, quando stavo ancora con Ron, sentivo che c'era una piccola parte di me che era sbagliata, stava nel contesto sbagliato con le persone sbagliate, il contesto giusto sarebbe stato questo, sdraiati sul letto a parlare, e la persona giusta sei tu. sei sempre stato tu. le cose le possiamo affrontare insieme, non fare tutto da solo, io sono qui per te.>>

Mi rilassai talmente tanto a sentire quelle parole che mi addormentai poco dopo, vicino a lei, vicino alla ragazza che amo. Ripensai a quel gesto, al tentativo di obliviarla, non avrei potuto perderla, non di nuovo. Mi svegliai con gli occhi incollati, feci molta fatica ad aprirli, le lacrime della sera prima avevano assunto l'effetto della colla. Mi guardai intorno e la prima cosa che vidi, o meglio che non vidi fu Hermione, esaminai la stanza e lo sguardo mi si posò sul biglietto che si trovava sulla scrivania, vicino all'ammasso di libri, mi alzai e mi diressi verso il pezzo di carta, era completamente vuoto, la cosa mi lasciò sorpreso, un'altra cosa non mi convinse furono i libri sulla scrivania, conoscendola avrebbe sicuramente portato dei libri alla tana, ma erano ancora tutti ordinatamente riposti sulla scrivania, iniziai ad agitarmi, e cercai di convincere me stesso che quelle fossero solo delle sciocchezze, così feci per tornare nel comodo letto di Hermione, quando notai una cosa che mi fece rabbrividire, la borsa e la bacchetta di Hermione erano ancora entrambe sul comodino alla dine del letto.

<<Hermione sei qui?>>

Lenticchia fece capolino nella stanza della ragazza spalancando la porta, il suo sguardo si posò su di me e ci mise qualche secondo a mettere a fuoco la situazione, mi si scagliò addosso e mi puntò la bacchetta contro

<<Cosa le hai ratto eh?! sei stato tu a farla sparire?!>>

Quelle parole mi bloccarono, facendomi mancare anche solo la forza di reagire per scansare la bacchetta che mi era stata puntata contro

<<Hermione è scomparsa>>

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