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Hermione

Mi svegliai sudata nella mia camera, la finestra era spalancata e il vento mi pungeva la pelle. Mi girai quasi sicura di trovare Draco nella stessa posizione in cui lo avevo lasciato. Ma non era lì. Non so bene il perché ma qualcosa mi spinge a fidarmi di lui, qualcosa spinge me stessa a volerlo a tutti i costi accanto, sempre. Mi lasciai cadere a peso morto sul letto guardando il soffitto

<<non farlo>> 

Ci misi tutta me stessa a non urlare, ma non ci riuscii. Gridai come una bambina di cinque anni, e in meno di tre secondi tutti i ragazzi entrarono in camera mia. iniziai a piangere sotto gli occhi dei ragazzi che alternavano il loro sguardo da me, al soffitto, La scritta rossa enorme 'non farlo' iniziava a gocciolare sul mio letto, la finestra dietro di noi si chiuse di botto, facendo cessare l'entrata pungente del vento.

<<Tu dormi da me questa sera>>

Mi girai verso la fonte della voce, Draco. era in piedi sulla porta con lo sguardo fisso sul soffitto, non osai obiettare, avrei dormito ovunque e con chiunque, ma non in quella stanza da sola. Mi accorsi di essermi addormentata vestita, quindi presi il mio pigiama e andai nella stanza di Draco senza nemmeno aspettare che mi seguisse, mi chiusi in bagno e mi tolsi i vestiti mettendomi il sotto di una tuta rosso e una maglietta nera. Aprii la porta per dirigermi verso il suo letto, ma lo vidi intento a cambiarsi la maglietta, i suoi addominali scolpiti e le spalle muscolose avevano un non so che di famigliare

<<oh scusa io...>>

<<tranquilla, ti va di parlare un pò oppure sei stanca?>>

Senza dire una parola mi sdraiai vicino a lui a guardare il sopra del suo letto a baldacchino

<<ti va di dirmi cosa è successo di preciso in camera tua?>>

<<stavo sognando, era un bel sogno, eravamo ad Hogsmeade durante il primo anno, entrai nella gelateria e poi il sogno finì... mi sono svegliata  sudata e di soprassalto, ho visto la finestra aperta e mi sono lasciata ricadere sul letto, e ho notato quella scritta orribile...>>

DRACO

Stava ricordando, avrei messo la mano sul fuoco che quello fosse il ricordo dei gusti del gelato. 

<<arrivo subito giuro, devo dire una cosa a Blaise>>

Mi alzai dal letto senza aspettare la risposta di Hermione. 

<<Venite tutti qui veloci>>

Richiamai subito l'attenzione dei miei amici che erano seduti sul divano a parlare

<<L'aggressione, la scritta sul soffitto... c'entrano i mangiamorte.>>

<<che stai dicendo?>>

<<Hermione in quel momento non stava solo sognando, stava ricordando l'episodio alla gelateria, e di colpo una scritta dice di non farlo. questa notte, che vi piaccia o no, io vado a trovare Magnus.>>

<<Va bene...voi andate, io rimarrò qui con Herm.>>

Presi il mio giacchetto e la mia bacchetta, lo stesso fece Blaise, mentre vedemmo Hardin e Jude riempirsi di armi fino al collo

 <<Credete che siano davvero necessarie?>>

<<non si sa mai... Londra è davvero piena di mostri...>>

Evitammo altre domande ed uscimmo subito di casa, il vento freddo di metà autunno mi scompigliò leggermente il ciuffo. Rivolsi un ultimo sguardo alla mia camera, dove in quel momento si trovavano Hermione e Ginny, non avrei dovuto lasciarla, glielo avevo promesso.

<<Bene ditemi... dove si trova questo stegone?>>

Lo chiesi, non so bene se a Jude o ad Hardin, fatto sta che nessuno dei due mi rispose

<<si trova sulla punta del Big Ben...>>

<<bene e come pensate di arrivarci?>>

<<beh questo non lo sappiamo ancora... però...>>

Jude iniziò a parlare, ma venne bruscamente interrotto dalla voce di Hermione che si dirigeva velocemente nella nostra direzione

<<Fermi. Subito! sono io la diretta interessata no? serve a me questo stregone non a voi. pretendo di venire.>>

Tutti lanciammo uno sguardo furente alla rosse che provava a stare dietro al passo svelto dell'amica

<<Ha iniziato a fare domande ed io non so mentire!>>

<<Hermione è troppo pericoloso per te!>>

Cercai di convincerla a restare ma. è davvero testarda quando ci si mette...

<<Per me cosa eh? chi è che ha capito che l'autista era un demone? vi ho salvati ed ora dovete ricambiare facendomi venire con voi.>>

<<Ha ragione, ci servirà una attenta...>>

Hardin si era completamente bevuto il cervello! Accettai di farla venire con noi solo in modo da poterla controllare meglio, per prteggerla.

<<Bene... ci smaterializzeremo allora prendetevi tutti per mano>>

In un batter d'occhio ci ritrovammo tutti all'ultimo piano del Big Ban, 

<<Bene... ci siamo tutti. credete che sia quella la porta dello stregone?>>

La domanda di Blaise non ebbe risposta, solo qualche sguardo incuriosito verso la porta, mi avvicinai e bussai, senza però ricevere nessuna risposta. Stavo per perdere le speranze quando sulla soglia della porta apparve una figura molto bizzarra. Era un uomo che avrà avuto si e no 25 anni, aveva numerosi buchi alle orecchie e un tatuaggio con il simbolo di un gatto sul braccio destro, indossava una lunga vestaglia da notte di seta viola, legata in vita con una cintura nera, ma la parte che risaltava di più erano senza dubbio le pantofole con dei topolini sopra 

<<Bene Bene... perché dei maghi, un lupo e un succhiasangue disturbano il mio riposo? avete minimamente idea di che ore siano?>>

<<ci scusi molto dell'ora, ma abbiamo saputo da silente che...>>

Io provai a terminare la frase ma fui bruscamente interrotto dall'uomo, che fece una faccia sbalordita e prese la parola

<<Tu devi essere Draco? Albus mi aveva avvisato del vostro arrivo... chi è la ragazza che devo aiutare?>>

Hermione stava guardando fuori da una piccola finestra che si trovava alla destra dello stregone quando, nel sentirsi chiamata si girò di scatto

<<sono io... la prego di aiutarmi a riavere i miei ricordi...>>

<<Oh Hermione... ero sicuro che fossi tu, entrate pure ragazzi>>

La casa di Magnus era fantastica, ma non proprio sobria, le pareti erano di mattoni e i mobili ognuno di colore differente. Lo stregone ci fece accomodare su un divanetto blu corallo e lui si sedette su una poltroncina verde.

<<Bene Hermione... tu sai cosa i hanno fatto dimenticare?>>

<<si, mi anno fatto dimenticare un amore, ne sono quasi certa. Manca una parte importante in me. e credo proprio che sia amore.>>

L'espressione di Magnus si incupì all'istante

<<è molto difficile far ricordare un amore... servirà del tempo e soprattutto è davvero rischioso per te, se qualcosa andasse storto... tu non ameresti mai più.>>

<<io... io voglio farlo lo stesso.>>




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