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Yoongi si alzò di scatto abbracciandolo, cercando di calmarlo, anche se sapeva che la sua reazione era ben fondata. Suo babbo era arrivato addirittura a drogarlo.

Sicuramente il ragazzo ne aveva abbastanza dei suoi piani, che erano andati totalmente fuori strada, era passato dalle minacce ai fatti concreti e la cosa stava degenerando velocemente.

Jimin si fidava solo e soltanto di Taehyung e di Yoongi, sicuro che non gli avrebbero mai voltato le spalle per gli scopi del suo padre. Sapevano la sua storia, e sapevano che cosa aveva fatto alla vita del figlio.

 < Yoongi..> < dimmi > abbassò lo sguardo incontrando quello stanco e sfinito del suo capo < sei arrabbiato con me? > < per cosa? > fece una breve pausa, riflettendo se era meglio dirlo oppure lasciare correre < perché ho baciato Chanyeol..> < non sono arrabbiato...> < e perché sei così.. triste? >.

Lo hyung lo strinse più a se, appoggiando la testa sulla sua, realizzando che lui avesse proprio un buon odore < perché sono geloso.> .

Riuscì a sentire il corpo di Jimin irrigidirsi e il suo cuore battere più forte, appoggiato sul suo petto. < c-cosa...> si staccò lentamente per poi abbassarsi guardandolo negli occhi < mi hai sentito Jimin... ero fottutamente geloso ok? >.

Lo vide abbassare la testa con le guance leggermente colorate di rosso, ancora visibilmente confuso < e-e perché?> prese un gran respiro per poi staccarsi e allontanarsi < possibile che tu non te ne renda conto? > sospirò frustrato.

< i-io....> < insomma Jimin. Cazzo ti ho portato a cena fuori, ti ho fatto vedere Los Angeles e lo spettacolo, ti ho pagato sempre le tue cose, ti ho portato in barca e al mare perché sapevo che non l'avevi mai vista. Possibile che non ci arrivi?!> lo vide allontanarsi un po' ancora confuso.

< CAZZO JIMIN MI PIACI NON MI ARRIVI? > lo vide fermarsi sul posto e irrigidire ogni singolo muscolo del suo corpo, boccheggiando alla rivelazione del suo assistente.

Ricambiava i suoi sentimenti? Oppure era un altro scherzo del suo padre? < d-davvero?> < SI CAZZO.> Jimin lo guardò dritto negli occhi, quasi felice.

Si avvicinò velocemente a Yoongi prendendolo per le guance e avvinandosi di colpo alla sua faccia < dovevi dirmelo prima pezzo di merda > gli sussurrò prima di tirargli le guance e far scontrare le loro labbra.

Era un bacio desideroso, famelico che solo loro due potevano intendere, era un segno di appartenenza l'uno dell'altro, erano gelosi di tutti quelli che li circondavano, perché si appartenevano solo ed esclusivamente a vicenda.

Yoongi prese i fianchi di Jimin attirandolo verso di se, e il ragazzo portò le mani al suo collo accarezzandogli i capelli neri.

Jimin aveva dato baci nella sua vita, ma era sicuro di non aver mai baciato davvero. Non aveva mai assaporato il sapore dell'amore davvero, ed era sicuro che quella fosse la prima volta di aver assaporato l'amore con le sue stesse labbra.

Voleva Yoongi, lo voleva tutto per sé e con quel bacio lo aveva messo per iscritto, era suo. Non lo avrebbe mai condiviso con nessuno così come non lo avrebbe fatto Yoongi, ricambiando quel bacio che trasudava gelosia.

L'assistente lo aveva preso in braccio, voleva sentirlo più vicino, come se fosse veramente suo e il ragazzo confermò la silenziosa domanda attorcigliando le gambe attorno al busto del ragazzo, ancora incollato alle sue labbra. 

Si staccarono per mancanza d'aria, guardandosi negli occhi, entrambi con gli occhi lucidi per l'emozione e i respiri affannosi ad ammirarsi a vicenda, essendo l'uno lo spettacolo dell'altro.

Avevano atteso fin troppo per potersi assaporare che ora non ne avevano mai abbastanza, continuando a baciarsi ignorando tutto, gli orari, gli impegni. C'erano solo loro due.

Jimin si attaccò così tanto a Yoongi che perse l'equilibrio, facendo cadere entrambi ancora collegati da quel bacio sul letto. Il moro si sorresse con il gomito sopra il ragazzo, sperando che quel bacio non finisse mai.

Ma l'aria gli mancò ancora e dovettero staccarsi, Jimin ammirò il ragazzo che aveva sopra la sua testa, gli sistemò i capelli sulla fronte guardando le labbra lucide così come gli occhi, il naso e le guance leggermente colorate di rosso e il fiatone.

E lo stesso stava facendo Yoongi ammirando la bellezza eterea del suo capo, ancora così giovane e così dannatamente bello ai suoi occhi.

< Ma hey sarebbe bello rimanere qui a guardarci ma dobbiamo andare all'intervista > ridacchiò per poi alzarsi e chiudersi in bagno per cambiarsi. Intanto Yoongi si stava sistemando in camera, mettendo il completo blu scuro e ricami dorati che si era scelto prima del viaggio e si era fatto la piega e il trucco.

Fece la piega mossa anche al ragazzo che da solo non riusciva a farsela e finì di truccarsi con molta fatica visto che Yoongi non smetteva di baciargli la guancia la testa o il collo facendolo sbagliare o ridacchiare.

Erano ancora entrambi con il cuore leggero, incredulo di quello che fosse appena accaduto con almeno un miliardo di domande che volteggiavano dentro alle loro teste, si piacevano davvero? Era finalmente successo?

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L'intervista era stata molto imbarazzante, Yoongi era l'unico che parlava in inglese mentre Jimin si limitava ad annuire e fermarsi ad ammirare la bellezza del suo assistente con quei capelli e i suoi vestiti, rendendolo troppo perfetto per essere vero.

L'assistente era imbarazzato perché sentiva sulla pelle quello sguardo che il capo gli riservava, ma doveva concentrarsi sul ragazzo che lo intervistava che spesso guardava il rosa divertito.

Anche ai saluti finali il ragazzo si era messo a congratularsi e lodare l'assistente per la pronuncia sotto lo sguardo di un Jimin poco contento. 

Non sapeva che cosa fossero, si piacevano a vicenda ma era successo tutto così in fretta che erano rimasti entrambi felicemente sconvolti. E di sicuro presto dovevano parlare di questa cosa. Ma ora erano entrambi convinti di starsi frequentando con un voto silenzioso.

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L'intervista presto finì e riuscirono finalmente ad uscire da quell'edificio.

Avevano fatto a Yoongi una marea di domande e non gli avevano dato tregua per mezzo secondo, volendo sapere ogni dettaglio.

Una volta rientrato insieme al capo si accasciò frustrato sul divano, sospirando pesantemente. Cristo sono sfinito...

Jimin decise di sedersi accanto a lui sul divano nel poco spazio vicino al bordo che rimaneva, e accarezzarlo per fargli distendere i nervi.

< Mi hanno sfinito > < mi dispiace Yoongs > < Non è colpa tua mochi > lo guardò sottolineando il soprannome, notando come le guance cominciavano a scaldarsi.

< dai... > < è bello farti imbarazzare > Jimin gli diede un leggero pugno sulla spalla mentre l'altro ridacchiava. < Mhh me la smetto se mi dai un bacio >.

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-MinjieCake

Sweet Liar • YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora