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La giornata era iniziata tranquillamente, tra imprecazioni varie per non fare tardi e Yoongi che non riusciva a trovare il suo telefono, che trovò solamente dopo dieci minuti nella tasca dei pantaloni messi ieri dopo il lavoro. 

Arrivò al lavoro dieci minuti in ritardo e si dovette pure subire una bella sgridata da quella faccia da cazzo del suo capo, che gli aveva dato dell'irresponsabile e poco serio con il prezioso lavoro che gli aveva assegnato dicendo che doveva assolutamente rimediare

Dopo aver insultato in varie lingue il suo capo decise di avviarsi verso il suo ufficio e sedersi al computer sospirando, guardando la data scritta in basso a destra dello schermo, aish è solo martedì come devo fare ...

La mattinata passò velocemente, aveva fatto varie chiamate per alcuni nuovi photoshoot, controllato gli ordini dei vari capi consegnandoli in sartoria, preso i bozzetti da Jungkook per le nuove foto di Taehyung e un nuovo modello chiamato Hungie di cui non aveva mai sentito parlare e le portò al suo capo. 

Lo aveva trovato parecchio indaffarato tra milioni di pillole che riconobbe come quelle quelle "anti-sonno " a giudicare dalla scatola e milioni di antidolorifici sparsi ovunque per la scrivania, contornati dal resto del caos e milioni di bozzetti che metteva velocemente nella cartella "bozzetti per la sfilata d'inverno" e ahimè aveva già visto quella sfilata sul suo calendario elettronico tra la montagna di impegni. Era una sfilata a tema invernale, e quest'anno andava di moda il rosa e il nero, colori particolarmente amati da Jimin.

Dopo aver finalmente terminato gli impegni della mattina si era accasciato sulla sedia del costoso ristorante situato al dodicesimo piano dell'azienda assieme a Jungkook e il fidato amico del capo che ancora non gli andava per niente a genio. 

<che hai Yoon? > < niente kookie, è che ho troppe cose da fare .... poi oggi pomeriggio ho quella stracazzo di intervista americana. > Jungkook ridacchiò attirando l'attenzione su di sé del ragazzo accanto <dai almeno non sarà troppo lunga ...> <scherzi? Dovrò parlare solo io perché mister scontroso non conosce l'inglese.> Taehyung fece un sorriso con l'angolo della bocca perché era assolutamente vero, anche se  era il suo migliore amico, ogni aggettivo che gli dava aveva la sua verità.

<Ultimamente è più stressato del solito .. deve fare la sua collezione invernale per poi terminare quella della FILA, per non parlare di tutti gli impegni che l'America comporta. > intervenne Taehyung, Yoongi sospirò perché aveva ragione, anche lui aveva notato tutti gli impegni presenti essendo che lui ne svolgeva una parte anche se non sarà mai comparabile alla montagna di lavoro che il capo avrà da fare.

 Finirono il pranzo tra chiacchierate a sguardi di interesse e fugaci da parte del modello verso Jungkook che furono ampiamente notati da Yoongi che si limitava a ridacchiare e scuotere la testa. Amore ... che idiozia ..

L'assistente verso le due del pomeriggio si diresse verso l'ufficio del signor Park con una pila di fogli in mano, bussò per poi entrare senza l'avanti mentre leggeva i fogli che teneva nella mano sinistra. 

<Mi scusi signor Park dovrebbe firmare ques- > la sua voce scemò quando vide il capo steso per terra con la faccia rivolta verso il pavimento <-ti ...> si mise immediatamente accovacciato e scuoterlo ma non si svegliava. 

Sentiva il suo cuore cominciare a battere veloce e il respiro accellerare, stava andando in panico, prese il telefono e chiamò Taehyung <pronto? > <TAEHYUNG, ufficio del signor Park, ORA> aveva detto di fretta e furia e il ragazzo si limitò a chiudere la chiamata per poi cominciare a correre per le scale, non aspettando l'ascensore. 

Sweet Liar • YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora