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Il viaggio continuò per altre ore per poi finalmente varcare le Alpi italiane e dirigersi verso Milano, Yoongi e Jimin erano abbastanza stanchi dal viaggio e non si sono parlati molto dopo il pranzo, era comunque un viaggio di lavoro.

Il primo continuava a scattare foto che avrebbe mandato ai suoi migliori amici una volta nell'hotel con un wi-fi mentre l'altro lo osservava.

 Scesero dall'aereo dopo essere stati sistemati dallo staff e tutta la crew che era con partita loro. Presero tutte le loro cose e si avviarono verso l'interno dell'aeroporto per poi andare a prendere le valigie.

L'aeroporto italiano era aperto e pieno tra la gente che li guardava curiosi e la montagna di giornalisti si era triplicata al loro arrivo tanto da non riuscire a camminare in mezzo alla folla. Yoongi si girò più volte per vedere se Jimin fosse ancora lì, aveva la testa bassa e era circondato da Body Guard tanto quanto lui e la gente spintonava ovunque per riuscire anche solo a toccarli e la situazione era fastidiosa se non terrificante. Che cazzo gli prende..

I due ragazzi si sentivano come carne al macello, era pieno di Saesang di ogni tipo che cercavano di metterli a disagio quindi il capo cercava di guardare in basso o la schiena di Yoongi . 

Jimin non lo dimostrava ma queste situazioni lo terrorizzavano e si limitava a tremare in mezzo a tutti quei body guard sentendosi indifeso in mezzo a quella massa di gente.

Yoongi rallentò il passo per poi prenderlo per la mano e tirarselo dietro di se portando la mano davanti alla sua per verificare che fosse ancora dietro di lui e il capo non fece altro che nascondersi dietro la schiena dell'assistente spaventato a morte. 

Anche l'altro era spaventato ma traspariva meno le emozioni di altre persone e sembrava una lastra di marmo molto tagliente agli occhi degli altri. Se ne fregò se Jimin lo avesse sgridato o qualcosa una volta finito e continuò a camminare con il suo bagaglio in una mano e il ragazzo nell'altra.

Arrivarono dopo un po'nella zona centrale per prendere l'ascensore e quando le porte si chiusero insieme a due bodyguard all'interno dell'ascensore  e Jimin era ancora incollato a Yoongi, che si girò e si accovacciò <stai bene? > <non mi piace quando la gente fa così ..> < nemmeno a me ma dovresti essere abituato..> < non lo sono poi mi danno fastidio i Saesang.> < lo so ma stai dietro di me ok? >.

Uscirono finalmente dall'aeroporto per poi rilassarsi all'aria calda e umida italiana, Yoongi lasciò andare il rosa che ancora non sicuro si aggrappò alla sua schiena sorprendendo l'assistente <che c'è? Non ci sono più i giornalisti qui, sono dietro alle sbarre laggiù> <non mi piace la gente> <quindi odi pure me? > il ragazzo fu preso alla sprovvista e si basò sul voto del silenzio. 

Questo scosse la testa troppo permaloso per poi salire in macchina insieme al CEO entrambi in silenzio. Jimin non lo odiava assolutamente ma non poteva dire di certo che lui fosse la sua unica eccezione. 

Yoongi cominciò a pensare che lo utilizzasse solo per i suoi comodi e non perché lo voleva veramente, mentre l'altro si stava picchiando mentalmente per aver detto una cosa simile. 

Durante il viaggio il menta si limitò a guardare il bellissimo paesaggio di Milano e fare tantissime foto una volta nella sua camera d'albergo, ignaro che ci fosse solo una singola stanza per entrambi. 

Finalmente arrivati presero le loro valigie per poi entrare nel lussuoso albergo prenotato da Park, e si fermarono nella hall per poi aspettare che lo staff firmi tutto al posto loro. Una ragazza portò un mazzo di chiavi con il numero 200 al capo e Yoongi cominciò a seguirlo sperando che la sua camera sia all'ultimo piano come quella di Jimin.

Presero l'ascensore in silenzio tombale per poi percorrere l'ultimo corridoio all'ultimo piano e quando entrò nella stanza realizzò il tutto. Merda, pure in camera?

Si, come sperava era una stanza all'ultimo piano, ma era una camera open space con divano, tv e tutto quello che serviva ma era una stanza per due persone, con un fottuto letto matrimoniale. Non che odiasse Park ma i suoi atteggiamenti da bipolare lo confondevano a tal punto da fargli venire il mal di testa.

Si stese di faccia sul letto per poi sospirare pesantemente, erano solo le 6 di sera ed era già stanco morto. <senti dopo dobbiamo andare a mangiare fuori con la crew quindi fatti trovare pronto per le sette.> non rispose, si stese sul letto e guardò il vuoto frustrato. <Senti che hai? > gli chiese <mi spieghi che cosa vuoi da me? > <in che senso. > chiese indietreggiando, non era mai stato così freddo con lui, né con nessuno, forse aveva esagerato? 

<Nel senso che prima di odi e mi tratti di merda e mi sfrutti solo a scopo lavorativo, poi ti attacchi come una cozza cosa che mi fa piacere sono molto affettivo, ma subito dopo mi urli contro, la tua bipolarità mi da alla testa.> <Che cosa pretendi? Che ti porto il caffè con un inchino? sono il tuo capo Yoongi.> <allora trattami come tale Jimin. Ti avevo chiesto solo un po'di umanità> <ma io-> <ma tu? > <niente..non ne vale la pena ormai> Jimin sospirò per poi andare in bagno e chiamare Taehyung per un aiuto, di certo non tenendo conto che i muri fossero sottili.

Si chiuse in bagno e cominciò a piangere frustrato mentre chiamo il suo migliore amico <Jimin ... che hai? > <t-tae ...> <che hai fatto ..> <y-yoongi> <che è successo> <a-allora prima in a-aeroporto mi ha a-aiutato-> <si l'ho visto sul TG .. poi? > <e-e mentre entravamo in m-macchina m-mi ha chiesto perché gli stavo a-attaccato ..> <mhm > <e-e io ho d-detto che odiavo la g-gente ... e l-lui ha frainteso t-tutto dicendo che i-io lo odiavo .. m-ma io non lo o-odio ..> <e poi che è successo? > <i-io non sapevo che d-dire per non essere o-ovvio .. e lui si è-è offeso ... ee poi in camera non v-voleva stare con me era p-palese .. e poi ha detto c-che sono bipolare e c-che gli do alla testa ..>. 

Di certo Jimin era bipolare perché non sapeva nascondere certi comportamenti o emozioni quindi risultava tale ma non si sarebbe mai aspettato una cosa simile da Yoongi, una persona talmente dolce da non far male a una mosca. 

<Oh .... poi? > < p-poi ha detto d-di trattarlo da a-assistente e b-basta che mi aveva chiesto s-solo un minimo di umanità.> <Jimin-ah mi dispiace .. forse non voleva essere così cattivo e non c'è niente che non va in te, non può capire che cosa hai passato e non può capire che tu ci stai provando a essere gentile con lui ... lascialo un po'da solo poi non so .. vedi di parlargli>.

Tirò su con il naso <-ma non mi v-vuole parlare tae .. p-perché devo s-sempre fare schifo alla gente e f-farli allontanare?!> <non fai schifo Jimin-ah.. davvero stai tranquillo lasciali qualche ora e poi non so .. solo dagli tempo Forse non riesce a capire il motivo dei tuoi sbalzi di umore, non è nel tuo corpo ..> <v-va bene ..> <dai non piangere chim su su .. chiamami sta sera ok? > <o-ok> <ti voglio bene> <n-naturalmente> scherzò per poi chiudere la chiamata.

Si sciacquò la faccia per poi uscire dal bagno appoggiarsi sul divano a guardare lo schienale e si appallottolò su sé stesso, triste e sfinito. Il menta ovviamente aveva sentito tutto, si sentiva uno schifo per avergli detto quelle cose, e non aveva mai visto piangere Jimin e vederlo crollare davanti a Taehyung, era stato un colpo basso

Era vero che Yoongi non sapeva niente del suo passato, e non sapeva che cosa lo avesse portato alla rigidità, ma aveva capito che ci stava provando ad essere più umano e lui gli aveva solo detto delle gran cattiverie contro. Chi sei tu Park Jimin?

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-MinjieCake

Sweet Liar • YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora