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Taehyung intanto si era già cambiato da un pezzo, aveva i suoi boxer e una vestaglia un po'grossa per non prendere freddo nello studio.

Stava lì ad osservare il ragazzo girato di spalle sistemare gli obbiettivi e i Pantone con una precisione maniacale, per rendere tutto perfetto solo per il modello.

Ma al modello vederlo già così in ansia piaceva e decisamente voleva stuzzicarlo un po'prima di iniziare il fantomatico photoshoot.

Si strofinò le mani e fece un mezzo sorrisetto, inizia i giochi.

Perché Dio lui amava prenderlo in giro, stuzzicarlo e farlo imbarazzate a tal punto da fargli colorare le guance di un rosso scarlatto.

Si avvicinò cautamente per poi mettersi dietro di lui e toccargli leggermente la spalla. Guardandolo come si irrigidiva di colpo al suo contatto contro la pelle. Anche se separata dal tessuto del leggero maglioncino che portava.

Si girò di colpo quasi scottato dal tocco del maggiore <s-signor Kim> <Kookie chiamami Tae suvvia> <va bene scusa.

Il modello sbatté le mani per poi guardare il set pronto <iniziamo? > Jungkook annuì per poi farsi da parte e andare verso la macchina fotografica per non guardare Taehyung rimasto solamente in boxer. Cominciando a sentire la temperatura della stanza salire.

Il modello decise di sedersi con nonchalance sul divanetto in velluto nero, messo al centro del set fotografico pronto per posare. Il fotografo comincia invece a pensare che non sarebbe durato a lungo là dentro, con la sua cotta completamente nuda con solo il tessuto dei boxer addosso.

Si girò verso Taehyung che stava ispezionando la stanza per la noia, aspettando solamente il segno di Jungkook per iniziare a posare. Il più piccolo prese la fotocamera in mano e fece segno al modello di iniziare.

Ormai il modello conosceva ogni segno di Jungkook mentre scattava, se muoversi verso il lato, girare il viso verso la luce o mettersi in una posizione particolare. Aveva scattato così tante foto di lui che ormai aveva perso il conto.

Il piccolo si era coperto il viso rosso dall'imbarazzo con la Canon mentre scattava delle foto più ravvicinate al modello, intento a godersi la scena e la linea di imbarazzo che si era creata dopo ogni foto.

Si metteva a gambe aperte o in qualche posizione provocante, certo di far scoppiare Jungkook per l'imbarazzo, e ormai il povero fotografo era arrivato quasi al limite con la faccia rossa e le mani sudate che stringevano forte la fotocamera per non farla cadere.

Una volta finito si appoggiò al modello sospirando molto forte per liberare un po'di tensione creata nell'aria, deducendo di dover assolutamente chiamare il suo hyung per parlargli di quello che era successo e chiedere se effettivamente stesse bene.

Ma il piccolo show di Taehyung non era ancora finito, voleva divertirsi un po'con il fotografo e portarlo al limite di sopportazione e farlo imbarazzare. E ormai gli piaceva vedere come diventava rosso, e i suoi occhi si facevano leggermente lucidi così come schiudeva sempre leggermente le labbra creando uno spettacolo che di casto non aveva niente.

Gli mise una mano sulla spalla per poi farla scivolare lungo tutta la schiena, sentendo il corpo del piccolo ragazzo irrigidirsi e creare dei brividi. <h-ha bisogno? > <oh si, volevo vedere le foto> <n-non è meglio che .... ecco ... si cambi prima? > <nha sto comodo, ti causa problemi Jungkook?> <a-assolutamente n->

Lo prese per le spalle per poi farlo girare e metterlo faccia contro faccia, ormai rosso nel viso e gli occhi che cominciavano a farsi lucidi per il calore. <ti causa problemi vedermi così kookie?> gli chiese a bassa voce avvicinandosi al suo orecchio, sentendo come il suo respiro si fosse velocizzato.

<n-no> <davvero? La tua faccia dice il contrario> si avvicinò molto lentamente al viso del ragazzo vedendo come sgranava gli occhi alla vicinanza. La mise una mano sul cuore sentendo quanto veloce stesse andando. <quanto mi piace vederti imbarazzato solo al mio tocco ...> gli accarezzo i capelli lungo la faccia. Jungkook ricevette una scarica di brividi lungo tutto il corpo per il tocco e la vicinanza del modello.

Taehyung si avvicinò ancora chinandosi leggermente, tanto da riuscire a sentire i loro nasi sfiorarsi. < s-signor Kim > < dimmi > < c-che sta facendo > < io? Niente > ridacchiò quando beccò il piccolo fissargli le labbra, di sicuro non lo avrebbe baciato per ora. Voleva prima divertirsi e stuzzicarlo un po', per vedere quanto regge.

Jungkook deglutì e abbassò lo sguardo per contenersi dal prendere il ragazzo e baciarlo, e solo a quel punto si allontanò, aveva fatto abbastanza al piccolo makane per oggi. Girò i tacchi per poi andare a rivestirsi come se niente fosse.

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Finito di sistemare la stanza prese le sue cose per poi avviarsi verso casa, con il telefono in una mano intento a chiamare Yoongi per vedere come stava e nell'altra la borsa dell'agenzia.

< Hey Jungkook > gli rispose l'assistente, e dal tono frustrato si poteva intendere che non sia dell'umore giusto < Hey hyung.... ancora frustrato per la storia di Park? > sentì uno sbuffo < già. Mi si è incollato addosso per chiedermi scusa l'ennesima volta.> < e tu che farai?> < al momento non voglio parlargli, e tra un po' ho anche una sfilata >.

< mhm. Ci sei più tornato in appartamento?> < in realtà si, sono lì adesso, lo ignoro e sembra aver perso le staffe.> < non sei un po' crudele? > < decisamente no. Merita di peggio > sospirò leggermente, era perfettamente d'accordo con lui, si era comportato da perfetto stronzo.

< Non lo perdonerai? > < solo se sarà veramente pentito, ma non credo proprio > < non si sa mai non credi? > < mhm, ora vado a prepararmi per la sfilata > < va bene hyung ciao > si salutarono per poi chiudere la chiamata, glielo avrebbe detto dopo della situazione con Taehyung.

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< Hey Chim > < Hey Tae > Jimin aveva chiamato Taehyung appena era risultato online, non ne poteva più e si sentiva più frustrato che mai. < Che hai? > < non ce la faccio.> < perché?> prese un bel respiro e gli raccontò tutto quello che era successo dopo il litigio, sottolineando che ora fosse in casa con lui. < Sei nella merda > < lo so... ma non riesco a stargli lontano Tae...>.

Ormai il capo era proprio sotto per il ragazzo e non riusciva a stargli lontano, e sentirsi ignorato e avere questa aura di rabbia in casa lo faceva andare fuori di testa. Perché non aveva mai chiesto scusa a nessuno per il suo comportamento, si basava ad andare avanti e fare finta di niente.

< Che devo fare...> < Devi fidarti di lui chim, e sai che intendo.> sospirò, sapeva benissimo che intendesse, doveva andare da lui, abbracciarlo chiedergli scusa e dirgli la verità. Ma aveva paura di essere cacciato o essere visto in una  brutta luce per via del suo passato e del suo essere bugiardo, non sicuro che Yoongi perdonasse i suoi atteggiamenti un'altra volta.

< Penso... che ci proverò > < non pensare, fallo e basta e per una volta segui il tuo cuore e non la tua stupida testa > ridacchiò < hey sono sempre il tuo capo posso licenziarti > < so che non lo faresti mai, dai ora vai prima che sia troppo tardi.> il ragazzo annuì per poi salutarlo e chiudere la chiamata.

Doveva riuscire a fidarsi di Yoongi, doveva farlo.

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-MinjieCake

Sweet Liar • YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora