Capitolo 4 | Calmo

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|Hold me tightly | Nahoro|

Capitolo 4 | Calmo
Parole scritte | 1497
A V V E R T E N Z E :

•Fluff
•Smut

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"Hai fatto un lavoro splendido Mahoro, non era un'operazione facile" si complimentò Kuneda.

Il castano finì di lavarsi le mani e si tolse la mascherina chirurgica.

"Il merito è anche tuo"

I due uscirono dalla sala operatoria e una ragazza gli andò subito contro. Altri due infermieri portarono fuori la barella dove giaceva un lupo.

"Come sta?" chiese nel panico.

"Suo marito è fuori pericolo, la ferita non aveva danneggiato nessun organo"

La ragazza tirò un immenso sospiro di sollievo e sentì le gambe cedergli ma Kuneda la prese prontamente.

"Porteremo suo marito in una stanza, riposi li insieme a lui"

"Grazie, grazie ancora"

Mahoro guardò le due ragazze allontanarsi e si sentì felice per la giovane, perdere marito così giovani non sarebbe stata affatto una cosa facile da sopportare.

"Ma guarda un po' chi c'è, Mr ansia"

Il castano riconobbe quella fastidiosa voce, si girò e vide Tamae Shinube, un suo collega. Era molto alto, aveva i capelli neri lunghi fino alle spalle che teneva sempre legati in una coda bassa e gli occhi marroni nascosti dietro un paio di occhiali.

"Ciao Tamae..."

"Sei sicuro di aver operato bene quel paziente? Non è che hai fatto un errore vero?"

Il piccolo sorriso che Mahoro teneva in viso solo per educazione svanì completamente, Shinube lo aveva preso subito di mira già dal primo mese di lavoro quando aveva scoperto che soffrisse di attacchi di panico e fosse sposato con un uomo.

"Tamae ti ho già spiegato che non ho attacchi di panico a caso, mi succede se sono al buio o in spazi stretti"

"Resta il fatto che potresti aver commesso un errore...non pensi a come quella ragazza soffrirebbe?"

"Sono più che sicuro di aver fatto un buon lavoro" cercò di dire con calma.

"Mhm...mi terrò pronto in caso dovessi rimediare"

Il castano tenne il capo abbassato e Tamae lo superò dandogli una spallata.

"Salutami il tuo maritino..."

Mahoro sospirò e si avviò verso l'uscita, aveva terminato un'altra giornata al lavoro e oggi era il turno di Nataka a prendere Yume per sua fortuna, l'ansia dell'operazione gli occupava ancora la mente.

Uscì dall'ospedale e si diresse verso casa, faceva piuttosto freddo e capì che avrebbe dovuto iniziare ad indossare un cappotto più pesante. Sentì il cellulare squillare e quando rispose riconobbe la voce di Nataka.

Hold me tightly | NahoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora