Capitolo 2 | Vicini

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|Hold me tightly | Nahoro|

Capitolo 2 | Vicini
Parole scritte | 1038
A V V E R T E N Z E :

•Fluff

_______

'Mamma guarda che belli! Uno è bianco e uno è nero!'

Mahoro guardò verso dove Yume stava indicando, due magnifici cigni stavano nuotando tranquillamente sulla riva del fiume, uno era bianco come la neve e sembrava essere la femmina mentre l'altro era nero come la pece.

'Vero Yume, sono molto belli'

Tra i due cigni spuntò un piccolo cucciolo, aveva le penne grigie e continuava a nuotare vivacemente ed emettere piccoli versi.

'Un piccolo! Che carino!'

"Sai, mi ricorda la nostra famiglia"

Il castano girò il capo verso Nataka che si era prima allontanato per accendersi una sigaretta.

"In che senso?"

"Beh, tu sei il cigno bianco, io quello nero e la nostra Yume quello grigio"

Il cigno nero si avvicinò alla femmina ma quest'ultima gli soffiò e nuotò più vicina al piccolo.

"Hehe, anche tu fai così"

"Eh?"

Il licantropo abbracciò da dietro il Compagno, spostò la sciarpa che portava e affondò il viso nell'incavo del suo collo.

"Appena cerco di abbracciarti o darti un bacio reagisci così...tiri fuori gli artigli quando ti tocco eppure appena lo facciamo emetti solo fusa..." spiegò mentre lo abbracciava da dietro e affondava il viso nell'incavo del suo collo.

"D - dai smettila..." disse timidamente cercando di allontanarlo.

"Visto? Cerchi sempre una scusa ma in realtà so che mi desideri quando faccio così" gli sussurrò nell'orecchio per poi baciargli il collo.

"N - Nataka non qui..."

Il corvino si allontanò e si mise davanti al castano, lo baciò teneramente sulle labbra e avvolse le braccia attorno ai suoi fianchi. Mahoro ricambiò timidamente ma vennero interrotti da un piede sbattuto per terra, si staccarono e videro Yume con le braccia incrociate al petto e la lingua in fuori.

'Hey, anche tu vorrai riempire di baci il tuo partner' gesticolò Nataka

'Ew no!'

I due adulti ridacchiarono e la bambina mise un piccolo broncio, proseguirono con la passeggiata ma ad un certo punto Yume si fermò ed indicò qualcosa in lontananza.

Mahoro e Nataka alzarono il capo e videro con sorpresa una macchina della polizia e un gruppo di persone intente a guardare nel fiume.

Si avvicinarono e videro che stavano recuperando un lupo morto dal fiume, era ridotto piuttosto male: aveva una grande ferita allo stomaco da cui gocciolava ancora sangue fresco, una zampa rotta e la coda mancante.

"Non guardare Yume"  disse il castano allontanandola.

Natala invece rimase a guardare, quelle del lupo non erano ferite da incidente stradale, erano state fatte da un altro licantropo o qualcosa di ancora più feroce.

"Nataka, andiamo, Yume non dovrebbe vedere queste cose" disse Mahoro prendendolo per la mano.

"Sì è vero, andiamo"

I tre continuarono la camminata e si fermarono in un piccolo parco, Yume si mise sull'altalena e Mahoro la spinse da dietro, Nataka si accese una sigaretta e iniziò a pensare a ciò che aveva visto.

"Un altro licantropo...? No...i licantropi non si attaccano così a caso..."

Si ricordò anche del notiziario di quella mattina e capì che ci fosse qualcosa sotto.

"Nataka"

Il corvino si girò e vide il Compagno tenere in braccio Yume che ora si era addormentata.

"Ti ho detto tante volte di non fumare davanti a Yume" disse togliendogli la sigaretta dalla bocca.

"È vero è vero, scusa"

I due si scambiarono un bacio veloce e si avviarono verso casa.

"Tu cosa ne pensi?" chiese Nataka

"Riguardo a cosa?"

"A tutte queste morti e sparizioni...non è un po' strano?"

"Ora che mi ci fai pensare...anche in ospedale stanno arrivando molti licantropi feriti...e alcuni sembrano stare molto male senza un vero motivo...crediamo sia un virus..."

Al corvino non piacque quella faccenda, tutto era fin troppo strano.

____________

'Torneremo al fiume settimana prossima?'

'Certamente, possiamo andarci ogni weekend che vuoi'

'Voglio rivedere quei cigni!'

'Sono più che certo che saranno lì ad aspettarti'

Yume sorrise radiosamente come suo solito, Mahoro si sentiva fortunato a poter vedere un sorriso così bello e solare, ogni volta la mattina scendeva per fare la colazione e la vedeva correre da giù le scale con ancora il pigiama addosso e i capelli spettinati e abbracciargli la gamba, quello era il suo buongiorno preferito insieme ai baci di Nataka.

'Papà?'

'Sì?'

'Tu e il Babbo mi volete tanto bene?'

'Certo che si, perché lo chiedi?'

'Ho paura che voi mi abbandonerete...come hanno fatto i miei vecchi genitori..."

Il castano sentì un forte dispiacere e capì cosa provasse, anche lui da bambino aveva il dubbio di non essere davvero amato e che presto sarebbe tornato in un triste orfanotrofio.

'Noi non ti abbandoneremo mai, sei troppo preziosa per noi'

'Anche tu eri orfano?"

'Purtroppo sì, ma ho poi trovato una famiglia che mi ha cresciuto con amore'

'Hai mai incontrato i tuoi veri genitori?'

'No....e credo comunque di non volerlo...'

La rossa posò la piccola mano su quella di Mahoro e gli sorrise, il castano ricambiò e le diede un bacio in fronte per poi rimboccarle le coperte.

'Ora dormi, domani hai scuola'

'Ok!'

La bambina si sdraiò tenendosi vicino il pupazzo a coniglio che le era stato regalato al suo primo compleanno fuori dall'orfanotrofio.

Mahoro chiuse la porta e sospirò, scese in cucina dove Nataka stava finendo di lavare i piatti, si avvicinò a lui e lo abbracciò da dietro.

"Toccava a me lavare i piatti oggi"

"Volevo lasciarti del tempo con Yume, lavori molto e torni a casa sempre stanco"

Il Compagno sorrise e gli stampò un bacio alla nuca, il licantropo si girò e dopo essersi tolto i guanti di gomma lo sollevò da sotto le cosce e fece unire le loro labbra. I due sorrisero nel bacio e il corvino si sedette sul divano.

"Ci guardiamo un film?"

"Buona idea"

Nataka accese la tv mentre Mahoro consultava l'elenco dei film che avevano, dato che Yume non riusciva ancora leggere il labiale poterono scaricarsi molti film per adulti con un linguaggio forte. Il licantropo avvolse un braccio attorno al castano mentre quest'ultimo si appoggiava alla sua spalla, il film iniziò e i due si tennero vicini per tutto il tempo, scambiandosi qualche bacio di tanto in tanto.

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