Ragazza Uccisa Da Un Push-up

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Dylan

Mellow è a cavalcioni sui miei fianchi e mi sta baciando. La sua bocca polposa, Dio non la ricordavo così morbida. Gliela mordo, come fosse un ciliegia succosa e rossa.

Lei sorride, mi infila le mani nei capelli, appoggia il suo seno pieno e sodo sul mio petto e io perdo il controllo.

Le arpiono il fondo schiena, la strattono verso di me e approfondisco il bacio.

"Mi farai impazzire", biascico contro le sue labbra, col fuoco che mi divora le viscere.

"È quello che voglio", risponde senza fiato.

Mi blocco, c'è qualcosa che non va, Scarlett non mi direbbe mai una cosa così. E allora apro gli occhi e mi sveglio, tutto sudato, con un alza bandiera mattutino a pieno regime.

Frastornato, guardo alla mia destra e lei è sdraiata sul divano, di fianco a me, che dorme con un'espressione angelica e pacifica.

Un sogno, era solo un maledetto sogno a luci rosse e io sono eccitato come un adolescente e ho addosso un caldo dell'altro mondo.

Con la testa ancora sottosopra mi alzo dal divano, ci siamo addormentati qui e fuori è l'alba. Mi trascino fino alla macchina del caffè, me ne preparo una tazza piena e resto imbambolato a fissare un punto indefinito.

Sono sconvolto, non solo mentalmente, anche fisicamente mi sento sconquassato. Quel dannato sogno vivido deve avermi messo in ginocchio.

Non mi smuvo nemmeno quando appare una ragazza mezza trafelata, che fa capolino dalla stanza di Adam.

"Ciao..." Capelli castani, occhi verdi, nasino alla francese. È carina e ha un volto conosciuto, se riuscissi a connettere probabilmente ricorderei dove l'ho già vista.

"Buongiorno." Per fortuna indosso i pantaloni della tuta, l'erezione non dovrebbe essere troppo visibile.

La guardo, lei mi guarda, nessuno dei due sa cosa dire.

Alla fine è lei che si decide a spezzare questo silenzio imbarazzante. "Mi dispiace se abbiamo fatto un po' di rumore."

Io non ho sentito niente, neanche mi ero accorto che Adam avesse portato a casa una ragazza.

Mellow mugugna, cambia posizione, la canotta scivola giù e le si scopre una spalla. La conquista del mio amico sobbalza, non si era accorta di lei.

Si rilassa. "Be', vedo che non siamo gli unici ad aver fatto baldoria stanotte."

Allude a qualcosa che non è minimamente successo, se non nei miei sogni.

Non la smentisco, ho i sensi rallentati stamattina e i miei occhi sono incollati a quella piccola porzione di pelle nuda e alla faccia beata di Scarlett.

Mi sembra di sentire ancora il dolce sapore della sua bocca sulla mia. Di questo passo, dei pantaloni larghi non potranno più camuffare un bel niente.

Eppure non riesco a smettere di fissarla.

"Io devo andare, buona giornata." La ragazza capisce che ho la testa da un'altra parte, o forse le sembro un po' tardo e decide che è meglio defilarsi.

La saluto con un cenno della mano e lei sgattaiola via. Non appena la porta si chiude, Mellow si sveglia.

Si guarda intorno, si stropiccia gli occhi e quando mi vede sorride.

Quanto è bella appena sveglia neanche se lo immagina. "Buongiorno, caffè?"

"Sì, ne ho bisogno. Questo divano è troppo duro." Si alza in piedi, si stiracchia, la sua felpa si solleva e lascia intravedere l'ombelico.

In My Veins In My Blood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora