II

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Nonostante sia solo un figlio di contadini, Taehyung è intelligente ed astuto, quindi, non ci mette molto ad escogitare un piano per rivedere re Min.

Quando, qualche mattina dopo, Taehyung si offre come volontario per portare le merci a palazzo, suo padre non sembra destare alcun sospetto nonostante, di solito, Taehyung si occupi di vendere nella piazza del villaggio.

È così che Taehyung, qualche ora dopo, si ritrova di fronte all'immenso portone che fa da ingresso al palazzo, accompagnato dal suo carico di ravanelli, zenzero ed erbe mediche.

Le due guardie lo squadrano per qualche istante e, una volta sicuri che Taehyung non sia una minaccia, lo lasciano entrare a palazzo.

Questa è la seconda volta che Taehyung vi entra, la prima fu quando era bambino. Eppure il palazzo è proprio come quello nei suoi ricordi.

Maestoso si staglia di fronte a lui il palazzo reale che, paradossalmente, sembra ancor più grosso al Taehyung del presente rispetto al bambino di qualche anno fa.

Il piazzale è semivuoto e passerella del via vai di guardie, eunuchi e yangbans e tutt'intorno vi è un'impressionante quantità di verde che si estende possibilmente per chilometri e chilometri.

Taehyung si ferma per qualche istante ad osservare con stupore la flora del luogo ed il modo impeccabile con la quale i giardinieri se ne prendono cura.

Ridestandosi, il giovane contadino si avvicina al palazzo e si inchina all'eunuco che lo accoglie e che gli fa poi strada per arrivare al retro, il luogo dove vengono conservati i prodotti. Lungo il loro cammino, Taehyung continua a guardarsi intorno con curiosità.

Non può fare a meno di chiedersi come sarebbe vivere in quel palazzo, circondato da tali bellezze a quiete.

Non che Taehyung sia infelice. Ha una famiglia, degli amici ed un tetto dove dormire ma, profondamente, non può fare a meno di chiedersi come sarebbe essere un nobile e doversi solo occupare di studiare il confucianesimo e contemplare la natura.

"Potete posare qui ciò che avete". A richiamare la sua attenzione è la voce dell'eunuco.

Taehyung annuisce e comincia a scaricare le verdure e le erbe portate con sé con l'aiuto dell'eunuco.

Finito il loro lavoro, Taehyung lo ringrazia e con un inchino prende lo stesso sentire fatto poco prima per tornare all'entrata.

E forse Taehyung avrebbe dovuto chiedere di essere riaccompagnato all'eunuco perché, qualche minuto dopo, Taehyung si rende conto di ritrovarsi in una zona del giardino mai vista in precedenza.

"Oh no" sussurra tra sé e sé mentre si guarda intorno alla ricerca di un punto familiare che lo aiuti a capire dove si trovi e quanto esattamente sia lontana l'uscita.

I movimenti frenetici si fermano quando nota una sagoma poco lontano da lui, seduta su un'altalena di edera, di spalle.

Taehyung non dovrebbe avvicinarsi, potrebbero prenderlo per un ladro o un ribelle, potrebbero non credergli. Tuttavia, il suo istinto gli dice di raggiungere quella persona.

Così il ragazzo comincia a camminare silenziosamente verso di lui, superando il piccolo ponticello che da sul ruscello e l'imponente e suggestivo salice piangente.

Ma proprio quando manca poco, il suono del ramo che si spezza sotto il suo piede rimbomba per tutto il giardino e la figura sull'altalena si alza di scatto, colta di sorpresa.

E quando essa si gira in direzione di Taehyung, quest'ultimo spalanca la bocca, non credendo ai suoi occhi perché di fronte a lui c'è proprio re Min.

teach me gently (how to breathe) // taegiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora