VIII

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Yoongi lo sa che dovrebbe essere più cauto con Taehyung. Sa bene che potrebbe essere pericoloso farsi vedere troppo in compagnia di Taehyung. Yoongi non sa fingere, men che meno quando è in presenza di Taehyung.

È stato Namjoon a fermarlo qualche giorno dopo la fatidica sera chiedendogli se tra lui e Taehyung ci fosse qualcosa.

E Yoongi aveva tentato di negare, non perché non si fidasse di Namjoon – per carità, affiderebbe il suo più oscuro segreto a Namjoon – ma perché meno persone sanno meglio è.

Eppure Namjoon è riuscito immediatamente ad accorgersi del cambiamento di Yoongi, un cambiamento di cui neppure il diretto interessato si era accorto.

"Sorridi di più." Gli ha detto Namjoon e così Yoongi comincia a prestare un po' più di attenzione alla cosa e si rende conto che non è altro che la verità. Sorridere quando è in compagnia di Taehyung o quando sta semplicemente pensando a lui è qualcosa di naturale come respirare, è un'azione automatica a cui neppure fa caso.

"Lo guardi con così tanto affetto che sarebbe impossibile non accorgersene." Ha continuato Namjoon e Yoongi quasi si spaventa. Si spaventa perché non mette in dubbio sia così, i sentimenti che prova nei confronti di Taehyung sono così forti da non poterli spiegare neppure a parole. E Yoongi ne è talvolta spaventato perché mai ha provato qualcosa di tanto potente per qualcuno. E lo sa, lo sa che Taehyung non potrebbe mai fargli del male ma anche sua madre non avrebbe dovuto, eppure lo ha fatto con una tale cattiveria da traumatizzarlo.

Yoongi è spaventato ma è anche emozionato.

È emozionato perché sono tanti i romanzi che ha letto di nascosto nelle sue stanze. Romanzi portatigli da Seokjin di ritorno dai suoi numerosi viaggi intorno al mondo. Yoongi ha passato anni, quindi, a leggere di struggenti amori, passioni travolgenti e baci focosi e con la piccolissima speranza nel suo cuore di poter anche lui vivere qualcosa del genere, prima o poi. Non ci ha mai davvero creduto finché non ha incontrato Taehyung ed il suo cuore si è aperto come un bocciolo di fiore di ciliegio.

Una volta incontrato Taehyung, Yoongi si è reso conto che tutto ciò di cui aveva letto nei libri era reale. Tutte le emozioni, le paure, i palpitii del cuore e le farfalle allo stomaco erano qualcosa che Yoongi, finalmente, stava provando in prima persona.

Quindi, Yoongi era consapevole di dover stare attento perché il suo modo di comportarsi era troppo ovvio proprio per la sua incapacità di fingere.

Eppure Yoongi non riusciva. Forse era un po' egoista, forse era infantile ma, girando in compagnia di Taehyung, Yoongi sentiva di star marcando una sorta di territorio. Non potendo urlare al mondo di essere di Taehyung e che Taehyung fosse suo, l'unica cosa che Yoongi poteva fare era passeggiare in sua compagnia davanti agli occhi curiosi di servitori ed eunuchi.

Era un gioco pericoloso il suo, Yoongi infondo al cuore lo sapeva bene, ma era un gioco che non riusciva a smettere di giocare.

A Yoongi sembra di essere in un limbo. Non è addormentato ma non può neppure dire di esser sveglio. Non ricorda bene dove si trovi ed i suoi sensi non sembrano essere abbastanza svegli da suggerirglielo. L'unica cosa che Yoongi riesce distintamente a distinguere è la mano che delicatamente gli sta accarezzando i capelli sciolti.

È solo concentrandosi su quella mano che, lentamente, Yoongi sembra riacquisire i sensi. La mano che gli sta lasciando quelle dolci carezze appartiene a Taehyung.

Yoongi apre lentamente gli occhi, un piccolo lamento fuoriesce dalla sua bocca quando le sue iridi incontrano la luce del sole.

"Ben svegliato." Sussurra una lieve voce, una voce che Yoongi ormai conosce come le sue tasche.

teach me gently (how to breathe) // taegiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora