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Verso le 12.30 arrivarono Carla e James, James era un bambino biondo con gli occhi verdi mentre Carla aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri, era una bella ragazza ma aveva 10 anni in meno di mio padre. "Piacere Harry" le porsi la mano
"sono Carla, mi fa piacere che...ehm...hai trovato un po' di tempo per conoscermi, sei un ragazzo pieno di impegni" disse tristemente
Mi sentii improvvisamente in colpa per tutte le volte in cui mi ero inventato delle scuse per non incontrarla.
Il pranzo fu molto rilassante, scoprii che Carla era una modella per Victoria's Secret e mi diede anche un paio di consigli, James e Lottie andavano d'accordo e papà e Louis non smettevano di parlare di calcio, sembrava tutto perfetto.
La sera Lottie rimase con Carla e James ed io portai Louis un po' in giro per Los Angeles, entrammo in vari negozi ma poi entrammo da Gucci, il mio negozio preferito in assoluto e iniziai a provare completi.
"Secondo te come mi sta?" Chiesi a Louis "benissimo amore, come gli altri 27 che hai provato" mi disse lui con aria stanca
Io alzai gli occhi al cielo.
"Stai da Dio tesoro" mi disse un signore
"Ehm...la ringrazio" gli dissi imbarazzato
"Saresti perfetto per farci da modello" mi disse il signore
"S-sta scherzando? Non ho mai fatto nessuna sfilata, ne servizio fotografico, sono inesperto" dissi
"Sei perfetto, ancora di più, talento naturale" disse il signore.
Vidi Louis sorridere.
"Ti potrei fare un contratto ora" disse
"Ma non sono maggiorenne in più non ne sono sicuro, non l'ho mai fatto" dissi io
"Oh, porta un tuo genitore, ti do tempo fino a domani sera per decidere, questo è il mio numero " mi disse dandomi un foglietto con il suo numero.

Uscimmo dal negozio e io non dissi nulla, fu Louis a spezzare il silenzio
"Cosa hai intenzione di fare?" Mi chiese
"Non penso che lo accetterò" dissi
"Ma sei pazzo? Non vuoi fare il modello per Gucci?" Mi chiese
"Non posso, dovrei abitare qui, non voglio" dissi sempre più convinto
"Harry è il lavoro dei tuoi sogni" mi disse lui "Pazienza" dissi io
Nessuno dei due disse più niente.
Arrivammo da papà, Louis salì di sopra ed io mi buttai sul divano del salone dove c'era mio padre "Che succede?" Mi chiese papà
"Mi hanno offerto un lavoro" dissi io
"Dove?" Mi chiese lui curioso
"Come modello, per Gucci" dissi
Lui sputò l'acqua che stava bevendo.
"Glielo hai detto che sei inesperto?" Mi chiese "Certo... mi ha detto che ho un talento naturale" risposi
"Oh mio Dio Harry! È una notizia stupenda, io direi di sì fossi in te, queste occasioni capitano solo una volta nella vita" disse
"Lo so pà, ma come faccio con Louis?" Gli chiesi
"Te la sentiresti di vivere con lui?" Mi chiese
"Io si, praticamente viviamo già insieme però non penso che lui voglia venire ad abitare qui in America" gli dissi
"Prova a chiederglielo, cosa ci perdi tanto?" Mi chiese lui.

Louis scese il scale con in braccio Lottie addormentata.
"Grazie della serata" dissi io rivolgendomi a papà e Carla
"Grazie a voi" disse Carla sorridendoci
"Ricordami quando andate via" ci chiese papà "Dovremmo andare via dopo domani" gli risposi
Lui annuì.
Tornammo a casa mia e mettemmo a dormire Lottie. Scendemmo in cucina per mangiare qualcosa e decisi di intraprendere il discorso
"Cosa ne pensi del lavoro che mi è stato offerto?" gli chiesi
Si mise una mano tra i capelli e sospirò.
"Piccolo, io fossi in te accetterei, è il lavoro dei tuoi sogni" disse
"e come faremmo a vederci se tu abiterai a Doncaster ed io qui?" Gli domandai
"Troveremmo il modo, non devi rinunciare al lavoro dei tuoi sogni per me" mi disse
"Io voglio stare con te, non voglio avere una relazione a distanza, io ti voglio vicino a me" dissi "C-cosa stai dicendo Harry?" Mi chiese serio
"Se ti chiedessi di trasferirci qui, insieme, cosa mi diresti?" Gli chiesi
"Direi che è una pazzia" disse Lou
"Quindi no?" Chiesi
"Harry tu hai 17 anni, io 21...cosa penseranno i tuoi?" Chiese lui
"In realtà me lo ha proposto papà e se ci pensi anche a Doncaster stavamo vivendo insieme involontariamente" gli dissi io
"Come faccio per il lavoro?" Chiese lui
"Potresti provare ad entrare in una squadra di calcio di qui? Papà ha conoscenze, potresti ricominciare ad allenarti, hai detto che eri bravo" dissi
"Me la cavavo abbastanza bene si,  però non gioco da anni, dovrei vedere come me la cavo adesso" disse "Ti andrebbe di provarci? Iscriveremmo Lottie in un asilo qui vicino e se ti va male la vita da calciatore troverai un posto il qualche caffetteria" gli chiesi
"Ok...va bene, dovremmo tornare a Doncaster, così avvisi Anne e Robin e prendiamo la nostra roba dagli appartamenti" disse lui
Io annuii energicamente.
"Grazie di tutto!" Gli dissi baciandogli il naso
"Grazie a te amore " disse lui baciandomi la bocca "Ti amo così tanto" disse lui per la prima volta
Sentii le farfalle allo stomaco.
"Ti amo anche io" gli risposi baciandolo nuovamente.

thank you (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora