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Louis
Mi svegliai e non riuscii più a dormire quindi uscii dal balcone della camera, dove si trovava la piscina e mi concentrai a guardare l'alba, era così rilassante vedere le sfumature dei colori che si formavano , presi il mio pacchetto delle sigarette, ne afferrai una e la misi in bocca,l'accesi e iniziai ad aspirarla.
"Ti fa male" mi disse una voce alle mie spalle
"Mi fa stare più  tranquillo" gli dissi io
"Fa male ai polmoni Lou" mi disse
Come se io non lo sapessi.
"Lo so piccolo" risposi semplicemente.
Erano le 7 del mattino e c'era ancora abbastanza freddo essendo Gennaio ma lui era uscito senza maglia e con i boxer.
"Entra dentro o ti verrà l'influenza" gli dissi
"Non finché non rientri anche tu" mi disse
Sbuffai, spensi la sigaretta e tornai dentro
"Mi hai fatto sprecare una sigaretta, dovrai farti perdonare" gli dissi mettendo il broncio
"Oh ma lo farò" disse sedendosi nel letto e battendo al suo fianco per indicarmi di sedermi li, mi sedetti e lui mi mise a cavalcioni su di me iniziò a baciarmi, come al solito ribaltai la situazione e lui sorrise.
"Te lo faccio passare io il sorriso" gli dissi
Lui ansimò in risposta, gli baciai tutto il corpo fino ad arrivare alla sua erezione, gli tolsi i boxer e vidi che la sua erezione era già dura.
"Qualcuno è eccitato" gli dissi
"Mmh mmh" disse lui
"Girati" gli dissi
Lui lo fece, iniziai a baciare la sua schiena sino ad arrivare al suo culo, lo morsi e gli diedi uno schiaffetto.
"Cazzo Louis, fai qualcosa, mi farai impazzire così" mi disse
"Caro Harold, ci vuole pazienza nella vita" gli dissi continuando a baciare la sua entrata e a dare morsi al suo sedere
"Fai qualcosa, ti prego" mi continuò a dire
"Va bene ma lo hai voluto tu e non devi venire" dissi infilando la lingua nella sua entrata.
"C-cazzo" disse lui
Strinse le lenzuola in un pugno.
Continuai a leccare la sua entrata per una per pò e vederlo agitato sotto il mio tocco mi fece eccitare ancora di più.
  "Devo venire" disse lui
"No, non devi" gli dissi io continuando
"T-ti prego" mi disse iniziando a lacrimare
"Assolutamente no, eri impaziente, ora rimani così" gli dissi
"Ti prego Lou" piagnucolò ancora
"Voltati" gli dissi
Mi spogliai, mi infilai il preservativo e iniziai a prepararlo.
"Muoviti sono pronto...ti prego" mi disse lui
Io lo penetrai e venne subito.
"Merda" disse lui
"Adesso verrai un'altra volta" gli dissi
Lo baciai e continuando nel frattempo a spingere , quando si abituò al ritmo iniziò a gemere rumorosamente.
"si!  continua" gemette
Andai sempre più veloce, vidi che iniziò a toccarsi, sorrisi.
"Posso venire?" Mi chiese
"Puoi" gli dissi
Subito dopo venne nuovamente sopra il suo petto, pochi minuti dopo venni anche io.
Ci facemmo una doccia e lui scese giù mentre io andai a svegliare Lottie
"Buongiorno piccola" le dissi
Le baciai la fronte dolcemente.
"Buongiorno fratellone, dov'è Harry?" Mi chiese essendo abituata ad essere svegliata da entrambi
"è già giù" le dissi
Lei annuì stropicciandosi gli occhi, la presi in braccio e scendemmo  le scale, arrivati in salotto lei volle scendere e corse ad abbracciare Harry
"ciao principessa" disse lui
La prese in braccio e le diede un bacio nella guancia, io sorrisi guardandoli.
"Cuciniamo insieme piccola?" Gli chiese Harry
"Siii" urlò lei
"Cosa ti andrebbe da mangiare?" Le domandò "Biscotti" disse lei
"Va bene piccola" disse
La poggiò sul tavolo e prendendo tutti gli ingredienti e mettendoli nella tavola
"Amore, papà ha chiesto se puoi andare da lui" mi disse
"Perché?" Gli chiesi
"Non me lo ha voluto dire" disse lui
"Ehm...va bene, mi preparo e vado" gli dissi incerto  "Va bene ti chiamo Paul" disse lui.
Mi misi una tuta e scesi di nuovo in salone, diedi un bacio a entrambi e uscii di casa trovando Paul fuori ad aspettarmi.
"Paul non stiamo andando verso la casa di Des" gli feci notare
"Il signor Styles vuole portarla in un posto" disse lui Io annuii.
Arrivammo in un campo da calcio enorme, non ne avevo mai visto uno così grande
"Ciao Louis" mi salutò Des
"Ehm buongiorno Des" lo salutai a mia volta
"Oggi ci alleniamo insieme" disse lui
"È da tanto che non mi alleno, almeno due anni" dissi io
"Ci andremmo piano, te lo prometto" mi disse
Io annuii.

Harry
Lottie stava mangiando i biscotti ed io decisi di chiamare il signore che mi aveva proposto il lavoro "Pronto?" Mi chiese
"Pronto sono Harry, il ragazzo di ieri" gli dissi
"Alto e riccio?" Mi chiese
"Ehm...esatto" gli dissi
"Hai pensato alla mia offerta?" Mi chiese
"Si, pensavo di accettare" gli dissi
"Perfetto ragazzo, vieni con un tuo genitore qui oggi alle 15" mi disse chiudendo la chiamata.
Decisi di chiamare quindi mamma, il telefono fece uno squillo e rispose subito
"Pronto Harry" disse lei
"Ciao mamma" la salutai
"Come stai bambino mio?" Mi chiese
"Abbastanza bene, voi?" Le chiesi
"Tutto bene piccolo, che succede?" Mi chiese
"Mi hanno offerto un lavoro" dissi
"Lì a Los Angeles?" Mi chiese lei
"Si mamma, mi hanno proposto di fare il modello...per Gucci" le dissi
"Gucci?" Urlò lei
"Si mamma, ho accettato però devo venire a vivere qui" le dissi
"Oh" disse lei facendo una lunga pausa
"e Louis?" Chiese poi
"Gli ho chiesto se vuole vivere qui con me" le dissi "Ah, ha accettato?" Mi chiese
"Si, se no non avrei accettato il lavoro" le dissi
"Aw, che bello l'amore" disse lei
"Hazza innamorato" sentii in sottofondo la voce di Gemma
"Partiamo domani per prendere le nostre cose e poi partiremmo nuovamente per tornare qui" l'avvisai "Mi mancherai qui in casa patatino" mi disse
"Anche voi mi mancherete" le dissi
"Ci sentiamo mamma che Lottie è da sola" le dissi "Ciao amore mio, saluta tuo padre e Louis" mi disse lei chiudendo la chiamata.

thank you (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora