<pccre vieni ja,è arrivato il magistrato>mi sistemo più che posso e seguo il comandante,lanciando un ultima e veloce occhiata a Ciro.
arriviamo fuori alla sala visite,dall'altra parte del cancello ci sono:mamma,papà,mia sorella e Gio.
quest'ultima si alza e appena viene aperto il grosso portone e coglie l'occasione per abbracciarmi forte,l'ho sempre considerata come una sorella maggiore,mi ha sempre dato supporto in tutto,è una delle persone migliori che esistano per me,è la mia spalla su cui piangere,il mio pilastro,insomma,è tutto.
mi prende il viso tra le mani,vedo delle lacrime scendere veloci dai suoi occhi<scusami picci,io non te lo dovevo far conoscere,in questo momento stiv a cas cu me a vre nu film,no ca dind,aret e sbarr>abbassa lo sguardo continuando a piangere<non è colpa tua e nemmeno sua,sono stata io che ho sbagliato,sono le conseguenze delle mie azioni>le asciugo le lacrime con i pollici e la abbraccio forte.
mi stacco da lei e vado a salutare il resto della mia famiglia,mio padre ha gli occhi lucidi a differenza di mia madre,nei suoi occhi non passa nemmeno un'emozione,nulla,solo il vuoto.
sta lì con le braccia conserte fissando un punto nel nulla,si starà chiedendo cosa ha fatto di male per avere una figlia così,lo so,la conosco fin troppo da poter dire che l'ho delusa,di nuovo.
non sono mai stata ciò che voleva lei,sono sempre stata testarda,ho sempre fatto e detto tutto ciò che mi suggeriva la mia testa,a lei non è mai bastato ciò che sono,lei voleva che fossi la figlia modello che sognava da tempo,quella con delle regole,quella che non obbietta mai alle sue parole,quella che non contraddice,che è la prima in classe e nella vita,ma lo sa che la ragazza che voleva non sono io.
stringo più forte l'abbraccio di papà,lui è completamente diverso da mamma,lui mi accetta così, come sono.
mi scompiglia i capelli,come mi era mancato.
<ciao mamma>la saluto,nella speranza che mi rivolga la parola,<ciao>dice secca,<come stai?> azzardo <comm aggia sta?-mi guarda con le lacrime agli occhi,ma so che non ne caccerà nemmeno una-due dei miei 3 figli stann in galer,ij comm aggia sta,dimmelo> dice con una nota di tristezza nella voce,non le rispondo e abbraccio mia sorella, <Saryyyy,mi sei mancata tanto così> allarga le piccole braccia strappandomi un sorriso <anche tu piccola pulce>la prendo in braccio e la strigò forte al mio petto.
<è arrivato il momento di entrare>ci guarda il comandante invitandoci a seguirlo,in una stanza allestita a mo di tribunale.****
è appena finita l'udienza,<pccre,la direttrice ti vuole conoscere,saluta tutti e andiamo ja> faccio come mi dice il comandante <salutm a frat't>dice papà dopo avermi dato un bacio sulla guancia,passo a mamma <scusami>sussurro mentre le do un abbraccio veloce.
per ultime saluto mia sorella e Gio,so già che mi mancheranno tantissimo<perché piangi Saretta?> chiede la piccola togliendo una lacrima dal mio volto con la sua manina delicata.
le accarezzo la guancia e mi allontano,senza guardarmi indietro,con le lacrime che ancora scorrono sul mio viso impallidito.angolo autrice
heiii,questo è un capitolo importante per me,ci tenevo molto a scriverlo e a condividerlo con voi perché in parte rispecchia molto ciò che ho dentro.
spero vi piaccia❤️❤️
secondo voi quanti capitoli al giorno dovrei postare??baciniii💕
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𝚃𝚛𝚊 𝚖𝚒𝚕𝚕𝚎 𝚜𝚋𝚊𝚛𝚛𝚎 {mare fuori}
RomanceSarah,16 anni,modella e studentessa. per colpa di un incontro inaspettato si ritroverà in un mondo completamente diverso dal suo,ma uguale a quello di suo fratello,anche chiamato Totò. sarà in grado di trovare il lato buono dei ragazzi dell'IPM? e s...