Coma etilico

176 13 0
                                    

"A BEATRICE" urlò Nelson, portando in alto il suo bicchiere pieno di champagne, facendo l'ennesimo brindisi.

"A BEA" ripetè Clara seguendo l'amico a ruota.

Gli altri li imitarono, più brilli che sani, ma tutti felici.

Beatrice sorrideva, al centro della stanza, davanti alla sua torta.
Indossava un cerchietto arcobaleno con due antenne che formavano il numero 22, come i suoi anni.

Tagliò la torta ridendo, un po' per l'alcol ma principalmente per la felicità.
Era una festa piccola, con poche persone; Clara ed Elena, il club dei manzi e due sue compagne di corso.

Sarebbe tornata il giorno successivo a Caorle, città dove era nata e cresciuta, per festeggiare con i suoi amici di sempre.
Ma, in quel momento, era estremamente felice di quello che quei due anni a Bologna le avevano dato.

Aveva ritrovato il suo posto, si sentiva indipendente, libera e aveva conosciuto degli amici che sarebbero stati con lei per la vita, lo sapeva.

Inoltre, le scocciava ammetterlo, soprattutto con Clara, ma stava iniziando a cedere al fascino di Nelson.

Comunque scacciò quei pensieri e iniziò a distribuire la torta, pensando solo a divertirsi.

Con la coda dell'occhio vide Clara ballare divertita sulle note di Africa dei Toto con Cesare.

Le si strinse un po' il cuore per la situazione dell'amica ma fu distratta quasi subito da ciò:
Tonno aveva appena assunto un colorito verde non del tutto rassicurante.

Non fece in tempo ad urlare, a richiamare l'attenzione, che il ragazzo si sporse in avanti, aggrappandosi a Cesare, vomitando tutta la cena sui suoi pantaloni.

Tutti si preoccuparono.

Nelson scattò verso l'amico, mentre Clara e Cesare cercavano di tirarlo su e Federico prendeva una coperta dal divano, lanciandola sulla chiazza verdognola che ormai era sul pavimento.

"Ma che cazzo fai?" Urlò Nelson all'amico, ormai completamente perso.

Nel mentre Tonno si tirò su, urlando:

"AUGURI BEA".

Tutti scoppiarono a ridere, pure Gaia e Francesca, le amiche di Bea.
Elena, al suo fianco, alzò gli occhi al cielo.

"Non pensare a quello che è appena successo, concentrati sulla torta, non pensare alla tua copertina rosa" le bisbigliò l'amica nell'orecchio.

Beatrice sospirò, a metà tra l'abbattuta e il divertita, guardando Cesare che trascinava Tonno in bagno e Clara che, visibilmente schifata, portava con se la coperta rosa che Federico aveva gettato a terra per pulire.

                                          *

"Sei un idiota" Disse Clara, mentre tamponava con un asciugamano zuppo di acqua tiepida la fronte di Tonno, abbracciato al wc.

Lui non disse nulla e tenne gli occhi chiusi.

La situazione era precipitata nelle ultime due ore; il ragazzo non aveva fatto altro che vomitare, iniziando a stare male sul serio.

Clara era certa che fosse anche svenuto per qualche secondo.

Cesare entrò in quel momento con un paio di pantaloni militari del tutto discutibili.

"Da dove saltano fuori quelli?"
Chiese lei, guardandolo.

Lui si inginocchiò vicino ai due amici, mettendo una mano sulla schiena di Tonno e massaggiandogliela.

Ti terrò per mano | PrequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora