Space Valley

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Clara chiuse la chiamata e appoggiò il telefono sul letto.
Il cuore le batteva veloce, quasi come volesse uscirle dal petto.

Le sembrava di essere finita in un vortice incontrollabile; stava succedendo tutto così in fretta.

Non che non fosse felice, ma qualcosa la spaventava.
Sarebbero cambiate molte, troppe cose.

Prese un bel respiro e chiamò Cesare, l'unica persona a cui voleva dire immediatamente la lieta notizia.

"Pronto raggio di sole?" Rispose lui dopo il primo squillo.

Lei rimase in silenzio, incantata a guardare fuori dalla finestra, la testa altrove.

"Clara? Ci sei?" Ripetè il ragazzo.

Lei si riscosse immediatamente.

"Si, scusa. Dove sei? Devo parlarti"

Sentì vari rumori di sottofondo e Nelson che urlava qualcosa; era certa che non fossero a casa.

"Siamo al mercatino dell'usato vicino a casa di Tonno, vieni qui tu o vuoi che ci vediamo tra poco da qualche parte?"

"Arrivo subito"

Stava per chiudere la chiamata quando Cesare parlò ancora.

"Clara, tutto bene?"
Lei sorrise alzando contemporaneamente gli occhi al cielo.

"Sta cambiando tutto Cesi, non so se sono pronta"

Lui sospirò dall'altra parte della cornetta.

"Chi lo è?" Rispose.

Restarono in silenzio per qualche secondo, poi Clara gli disse che sarebbe arrivata in pochi minuti e chiuse la chiamata.

Il mercatino in cui si trovavano non era troppo distante da casa sua.
Si mise le scarpe e in pochi secondi fu in auto.

Tirò giù il finestrino, decisa a godersi l'aria pungente e fresca di metà Settembre.

Mentre si spostava tra le vie della sua amata Bologna ogni tanto intravedeva San Luca, che dall'alto, sembrava guidarla e trasmetterle serenità.

Forse, comunque sarebbero finite le cose, nulla sarebbe cambiato davvero.

Pensò a Federico, a quello che avrebbe saputo in quei giorni e il cuore le si strinse un po' nel petto, nonostante comunque fosse felice per lui.

Era difficile.

Pensò ai suoi ragazzi, al progetto che avevano in mente per YouTube, al fatto che ormai era tutto così concreto anche per loro.

Mancavano davvero le ultime cose per "Space Valley" il loro nuovo inizio.
E, nonostante tutti loro, e Cesare più di tutti, avessero dei dubbi a riguardo, lei era certa che sarebbero andati benissimo.

Erano genuini, creativi, simpatici e per niente scontati, caratteristiche che ormai si vedevano davvero poco.

Se si aggiungeva il fatto che anche la sua vita sarebbe cambiata, ormai nulla sarebbe più stato come prima e si, faceva paura.

Parcheggiò affianco all'auto di Nelson dopo cinque minuti ed entro nel mercatino dell'usato.

Non ci mise molto a trovare i suoi amici; erano tutti davanti ad un vecchio stereo nero, intenti a parlare animatamente.

Si diresse a passo spedito verso di loro e, senza dire niente, abbracciò Cesare che la strinse a se con forza.

Federico la guardava da dietro la spalla di Cesare dubbioso, mentre Dario, al suo fianco, la scrutava in silenzio.

"Mi hanno chiamata dal Sant Orsola, mi hanno preso come infermiera nel reparto di pediatria"
Disse tutto d'un fiato.

Appena finí la frase tutti corsero ad abbracciarla, Frank compreso.

Era il sogno di una vita che si realizzava ed erano così orgogliosi di lei.

Nelson propose di andare in centro per festeggiare con un aperitivo, quindi tutti, mossi da quella lieta notizia, si sbrigarono a comprare il vecchio stereo, che avrebbe preso parte al set del loro nuovo studio allestito nel salotto di Nelson, e uscirono.

Federico chiese a Clara se poteva andare con lei in auto e lei annuì, capendo che il ragazzo desiderasse parlarle da solo.

Purtroppo o per fortuna lui sapeva leggere ogni suo sguardo.

"Perché non sei felice come lo siamo noi per questa notizia?" Le chiese infatti appena lei chiuse la portiera dell'auto.

A Clara scappò un sorriso; la conosceva davvero troppo bene.

"Perché sta per cambiare tutto"
Disse lei, senza guardarlo in faccia, mentre faceva manovra per uscire dal parcheggio.

"Clara..." iniziò Fede, ma lei lo fermò.

"Tu stai solo aspettando quella chiamata per partire e io so per certo che sei passato perché Fede, sei la persona più intelligente che io conosca e se non ti avessero preso nella loro università quegli scozzesi sarebbero davvero degli idioti. I regaz sono fantastici e si stanno impegnando così tanto per questo progetto e so che spaccheranno. Nelson poi ha già un seguito tra relative ed i vlog, quindi sarà ancora più semplice e in cuor mio sono certa che non fallirà, che spaccheranno e che quindi, tutto quello che esiste ora cambierà. Infine, io sono stata assunta. Era il mio sogno ma è impegnativo; avrò mille turni e chissà se riuscirò ad incastrarli con i vostri orari, chissà se avrò ancora il mio venerdì con Cesare, le nostre serate da Nelson, tra di noi."
Si fermò, sospirando.

"Stiamo diventando adulti, stiamo prendendo le nostre strade e ho paura che, ad un certo punto, le nostre strade si allontanino troppo, che le nostre vite si separino".

Restò in silenzio senza guardare Federico negli occhi, pronta ad aspettarsi la ramanzina.

Invece sentì la mano di lui appoggiarsi sulla sua sul voltante, mentre svoltava a destra, verso il centro.

"Ho paura anche io. Sto aspettando quella chiamata con emozioni contrastanti; voglio con tutto il mio cuore essere preso e allo stesso tempo non voglio lasciarvi"

Gli occhi di Clara divennero lucidi.

"Ma, anche se dovessero prendermi, non cambierebbe quello che mi lega a te o agli altri: resteremmo noi. Non sarebbero le vite diverse ed i milioni di chilometri a separarci perché noi siamo molto di più di questo. Sarà sicuramente più difficile, ma saremo sempre noi, insieme. E comunque penso anche io che questo nuovo progetto farà decollare i ragazzi, anche se per mille motivi non lo dico perché Cesare è già in crisi e gli altri ancora non ci credono; ci arriveranno da soli ma hanno belle idee e andranno avanti ma, Clara, anche questo non ci rovinerà, perché dovrebbe? Ormai è un anno che Nelson con i vlog rende pubblica un po' della nostra vita privata ma non ha mai influito su quello che siamo noi, e ti assicuro, mai lo farà."

Clara trovò un parcheggio e mise lì l'auto, poi si girò verso Federico, abbracciandolo forte.

"Mi prometti che non mi abbandonerai mai?"
Chiese mentre delle lacrime le scendevano sul viso dolce e malinconico.

"Sarò sempre con te Claretta"
Rispose lui.

Così, mezz'ora dopo, Clara, con un bellissimo sorriso sul volto e la luce negli occhi, alzava in aria il suo bicchiere di spritz brindando al suo nuovo lavoro, a Federico per la chiamata che aspettava e per la Scozia, e ai suoi regaz, per il loro nuovo progetto: Space Valley.

Un progetto che, era certa, avrebbe scaldato il cuore di molte persone e che avrebbe reso i suoi ragazzi estremamente orgogliosi di loro stessi.

Ti terrò per mano | PrequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora