Capitolo 5

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Martina's P.O.V.

"Ecco, questa dovrebbe essere la casa" Fran accosta la sua auto fuori il cancello della villetta. Il giardino è ben curato e un lungo vialetto conduce fino all'ingresso della casa.

"Andiamo, dai Tini!" mi richiama dall'esterno della macchina, Mercedes, picchiettando sul vetro del finestrino, riportandomi così alla realtà.

"Ragazzi, finalmente! Mancavate solo voi" ad aprirci la porta è proprio Candelaria, che ha un sorriso smagliante stampato in volto.

"Colpa di Martina" si sposta leggermente Fran, facendo si che la rossa possa vedermi, dato che ero rimasta nascosta dietro Fran e Mechi.

"Oh ci sei anche tu, fantastico!" il suo sorriso si amplia e anche mio fratello e Mercedes si girano verso di me accennando un sorriso. "Prego, entrate" si fa spazio sull'ingresso, facendoci entrare in casa.

"Tinita!" esclama Lodo, scattando in piedi e correndo verso di me per abbracciarmi. "Sei venuta anche tu" mi sussurra contro l'orecchio, stringendomi forte.

"Si, ci sono anche io" ricambio l'abbraccio, seppure leggermente stranita dagli atteggiamenti che i miei amici hanno oggi. "Ma non c'è bisogno di farne una questione di stato" dico a voce un po' più alta, staccandomi appena dalla bruna.

"Eccomi, ho preso qualcosa da bere" da una porta scorrevole sulla parete sinistra del salotto fa capolino nella stanza, Jorge, il fratello maggiore di Candelaria, con del succo d'arancia. "Oh ciao ragazzi, benvenuti" sorride con fare amichevole a noi tre appena arrivati. Con gli occhi verde smeraldo, il sorriso smagliante e quelle due tenere fossette sembra un angioletto, ma qualcosa nel suo sguardo, invece, dice qualcosa di diverso. Indossa una maglietta a mezze maniche nere, che aderisce perfettamente al suo corpo mettendo in evidenza le braccia muscolose.

"Ciao Alba, come va?" Mercedes mi prende per l'avambraccio destro e mi trascina, letteralmente, sul divano accanto alla ragazza dai capelli ricci.

"T-tutto bene, grazie" abbassa lo sguardo sulle sue mani, che si torturano a vicenda.

"Ehi, tranquilla" le sorride rassicurante la bionda, mettendo una mano sulle sue. E' sempre stata la prima a stringere amicizia con gente nuova, fin da bambine, il mio esatto opposto. "Siamo tutti amici qua, no?" mantiene un dolce sorriso, facendo annuire a testa alta la riccia, che le regala un sorriso in cambio.

"Si" asserisce posando gli occhi su me e la mia migliore amica.

"Ordiniamo la pizza?" domanda la padrona di casa, estraendo il suo cellulare dalla tasca e scuotendolo per metterlo in mostra.

"Si, mi sta venendo fame" annuisce Diego accarezzandosi la pancia con fare goloso.

"Effettivamente si è fatta una certa" ridacchia Facu e improvvisamente Alba arrossisce. Qui gatta ci cova e raramente mi sbaglio su queste cose. Anzi, mi correggo, non mi sbaglio mai su cose di questo tipo. Il campanello suona, cogliendoci di sorpresa visto che, teoricamente, ci siamo tutti e non dovrebbe arrivare più nessuno.

"Avete invitato qualcun altro?" da voce ai miei pensieri, mio fratello, come se fosse in grado di leggermi la mente.

"In realtà si, è il miglior amico d'infanzia di Jorge" risponde Candelaria, con uno strano sorrisetto.

"Buonasera" saluta con allegria il ragazzo dal folto ciuffo castano, entrando in salotto seguito da Jorge.

"Ciao Rugge" la rossa si avvicina a lui per lasciargli un rapido bacio sulla guancia.

"Ciao bimba" la stringe a sé il ragazzo, a noi ancora sconosciuto.

"Dai, lasciami" ridacchia leggermente in imbarazzo la ragazza, cercando di sfuggire alla presa del giovane che continua a stringerla sempre di più.

Princesa// JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora