Capitolo 21

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Jorge's P.O.V.

"Mi piace la tua pazzia, mi piaci tu" le accarezzo una guancia, incatenando il suo sguardo con il mio. I suoi occhi mi mostrano un mondo nuovo, un mondo a colori. "Io... credo di essermi innamorato di te" non posso aggiungere altro, con un'intraprendenza sorprendente, mi avvicina sé e mi bacia, cogliendomi alla sprovvista. Non esito a ricambiare il bacio della dea che ho tra le braccia, stringendola a me.

"Anche io Jorge, mi sono innamorata di te" mi sorride, arrossendo fino all'attaccatura dei capelli.

"Ah si? Sei innamorata di me, piccoletta?" le faccio fare una giravolta, attirandola poi a me e facendo scontrare i nostri petti. "Da quando ti ho incontrata, hai migliorato i miei giorni" dico poi, zittendola prima che potesse ribattere sullo sfottò di un attimo fa. E' la pura verità, da quando la conosco ogni cosa sembra andare per il verso giusto, tutto ha un aspetto migliore, la vita ha più luce e io sto bene. Sto bene con me stesso, sto bene con i miei nuovi amici, sto bene con lei.

"Cerchi di pararti il culo con una frase dolce o sei sincero?" assottiglia gli occhi, scrutandomi attentamente.

"Mai stato così sincero" la mia risposta la sorprende, forse non si aspettava un mio lato così tanto dolce. Onestamente nemmeno io; non capisco cosa mi stia succedendo.

"Mi intriga il tuo lato romantico, ma adesso che ne dici di andare a cena?" mi accarezza i capelli, guardandomi negli occhi. Annuisco e, solo dopo averla baciata ancora una volta, entriamo nel locale. La sala è calda e accogliente e la musica dal vivo non fa che migliorare l'atmosfera.

"Buonasera, avete prenotato?" ci accoglie il direttore di sala, sorridendo cordialmente.

"Si salve, un tavolo per due a nome Blanco" con il braccio destro stringo i fianchi della mia accompagnatrice, mentre l'uomo sulla cinquantina e i capelli brizzolati ci accompagna al nostro tavolo.

"E' bellissimo, da qui si ha una visuale perfetta" esclama Tini, guardandosi attorno. In effetti, dal nostro tavolo abbiamo un'ottima vista sul giardino esterno, ma anche sul palco. "Tra l'altro canta Carla Lisandro" volge lo sguardo alla donna dai lunghi capelli dorati e il vestito da sera rosso, che conversa con un gruppo di persone ai piedi del palco.

"La conosci?" chiedo, non avendo mai sentito questo nome.

"Diciamo di si, lavora nel mondo dello spettacolo da anni, e, se non ricordo male, era amica di mia zia" scrolla le spalle, accomodandosi sulla sedia.

"Ah ecco, non ne avevo mai sentito parlare" ridacchio imbarazzato.

"Semplicemente perché non si parla molto di lei" mi prende la mano, sorridendomi rassicurante. "E' una cantante poco famosa, riadatta brani degli artisti più famosi e si esibisce nei ristoranti più in del paese, non fa mica concerti e non passa di certo in radio" mi spiega.

"Capisco" annuisco.

"Amplierò la tua cultura musicale Blanco, non temere" smorza la situazione con una risata melodiosa. Possibile che questa ragazza faccia musica anche semplicemente ridendo?

"Mm dimmi un po', hai delle novità da raccontarmi?" afferro il menù, cercando di avviare una conversazione.

"A parte l'incisione del mio primo disco e la possibile gravidanza di Mechi... no, nessuna novità" risponde ironica. Un attimo. Gravidanza?

"Aspetta, cosa?" richiudo di scatto il menù, sgranando gli occhi. "Mercedes è incinta?" cerco di metabolizzare la notizia che mi ha appena dato, incredulo delle sue parole.

"Ma no, cioè non è certo. Ha un semplice ritardo e, siccome a differenza mia ha una vita sessuale attiva, tra l'altro con mio fratello, si preoccupa" parla a macchinetta, cosa che fa sempre quando è nervosa.

Princesa// JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora