〆1.

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Ehehehe mai fidarsi di Ros...il capitolo era corto e ho voluto tradurre il primo così potevate farvi un'idea della storia😬
In ogni caso la traduzione rimarrà futura.

Attenzione: Questa storia non mi appartiene, è solamente una traduzione. Tutti i crediti vanno a vantaegukk che mi ha permesso di tradurla. Dedico l'intera traduzione alla mia amica, confidente e parte di cuore WASH0BI, senza il suo consiglio forse non avrei preso in considerazione l'idea di tradurre questa storia. Vi prego di non insultare i personaggi e di non offenderli in alcun modo poichè non mi appartengono e soprattutto questa storia nonostante abbia un fondo ironico, tratta di argomenti delicati come la cecità. Quindi abbiate tatto, grazie.



"...e quindi gli ho chiesto di uscire e lui ha detto forse. Che cazzo dovrebbe significare forse, dii sì o no." si lamentò Jimin, mettendo giù la propria tazza con un cipiglio. "Mi interessano solo gli idioti."

"Yoongi non è un idiota, è un bravo ragazzo." ridacchiò Taehyung. "Fa solamente il difficile e secondo lui è il suo più grande fascino. E apparentemente sta funzionando piuttosto bene dal momento che parli solo ed esclusivamente di lui."

"Okay, per i principianti, non è vero-" si fermò a guardare qualcosa alle spalle di Taehyung con un'espressione preoccupata e comprensiva, voltandosi abbastanza per osservare, ma senza sembrare troppo ovvio. C'era un ragazzo giovane, con un paio di occhiali da sole e un bastone che tirava una sedia per sedersi.

I suoi occhi seguirono il movimento, accorgendosi di come la gamba della sedia era bloccata tra un'altra sedia e il tavolo stesso, rendendo difficile estrarla senza essere in grado di vederla correttamente.

Sembrava che tutti stessero a guardare e Taehyung cercò di non fissarli. Allungò una mano, il tavolo era proprio dietro di lui. "Vuoi una man-"

"Ce la faccio." disse il giovane in modo brusco. Tirò la sedia un po' più forte, mettendola in posizione per potersi sedere. Frustrato e leggermente imbarazzato, piegò il bastone per poi farlo cadere, spaventato dopo aver colpito il tavolo con esso.

Era davvero un disastro quando si imbarazzava.

Taehyung lo raccolse per lui. "Ecco a te." disse, mentre lo sconosciuto lo afferrava.

"Potevo trovarlo da solo." questa fu l'unica risposta che ricevette.

Sapeva quanto fosse difficile accettare l'aiuto e alcuni odiavano davvero essere aiutati, per questo non prese sul serio quel tono scattante. Scosse semplicemente la testa con una risatina sommessa. "Non ne dubito." Taehyung si tirò indietro.

"Solo—lasciami in pace." fu detto con lo stesso tono glaciale e perciò il maggiore decise di rinunciare a tentare di avere una qualunque conversazione e si voltò nuovamente verso il suo migliore amico.

"Amico, è un tantino scortese." sussurrò Jimin.

"Alcune persone non vogliono essere aiutate...pensano sia maleducato quindi— non commentare, lascialo stare." sussurrò in risposta Taehyung. "Continua con quello che stavi cercando di dire." gli fece cenno di procedere, sorseggiando ancora un po' del suo caffè.

"Ti stavo semplicemente dicendo di quanto Yoongi sia un'assoluta minaccia." sottolineò Jimin. "Hai la minima idea da quanto tempo lo sto corteggiando? E' imbarazzante, continua a ad illudermi e—"

𝐆𝐔𝐈𝐃𝐄 𝐌𝐄 𝐓𝐇𝐑𝐎𝐔𝐆𝐇 𝐓𝐇𝐄 𝐃𝐀𝐑𝐊 | TAEKOOK (Traduzione Italiana) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora