〆10.

2.8K 260 50
                                    


│►

Gli occhi di Taehyung si schiusero lentamente, allungò le gambe per far schioccare le ossa della schiena e la sua vista si focalizzò sul ragazzo che gli dormiva di fronte. I capelli di Jungkook erano ovunque, la bocca era aperta e russava leggermente. Sembra adorabile, pensò il maggiore.

Il maggiore sollevò una mano con cautela e sfiorò la punta del naso di Jungkook con il dito. Quest'ultimo si scostò e arricciò il naso mentre si svegliava e i suoi occhi persi si aprivano. Taehyung pensò che probabilmente non ne avrebbe avuto mai abbastanza di loro, di quanto erano grandi, rotondi e innocenti nonostante Jungkook fosse la persona più priva di filtri che conoscesse.

"Sei un disastro al mattino." Lo stuzzicò il maggiore.

Il minore schioccò la lingua al palato. "So di essere fottutamente adorabile in questo momento, quindi le tue bugie non mi fanno niente a quest'ora del mattino." Si rotolò sul letto, così da stare sdraiato di schiena e non più di fronte all'altro. "Vorrei tanto vedere il tuo viso da appena sveglio." Jungkook richiuse gli occhi. "Tra l'altro come siamo finiti a dormire? Non me lo ricordo."

"Mi sono alzato per pisciare, ti ricordi? Quando sono tornato tu eri svenuto e sbavavi sul mio cuscino. Non ho avuto il coraggio di svegliarti...ho scritto a tua madre comunque."

"Oh, okay." Taehyung rimase leggermente sorpreso quando il minore si accoccolò sul suo petto. Dopo quello ci fu silenzio e Jungkook si trascinò più vicino, cercando di non farsi notare anche se inutilmente. Perciò l'altro ricoprì lo spazio tra loro in maniera da riuscire a coccolarsi e la sua mano raggiunse i capelli del più piccolo.

"Non essere arrabbiato." Disse dopo un po'. "Del fatto che non puoi vedere la mia faccia da appena sveglio, intendo. Sono terribile da appena sveglio."

"Non ti credo." Jungkook scosse la testa contro il petto dell'altro.

"Ma comunque non dovresti essere triste. Non c'è niente per cui dovresti essere arrabbiato." Rispose il maggiore con un sussurro, e la sua voce profonda mattutina riecheggiò come nient'altro che musica, per le orecchie di Jungkook.

"Non è che sono incazzato, ho accettato questa realtà. E' solo che...non è divertente. E' quello che è ma desidero comunque vedere te e i tuoi capelli blu e— i tuoi occhi e...i tuoi piercing e il tuo cavolo di naso dritto che hai." Quasi piagnucolò. Taehyung non sapeva come rispondere, tutto pareva sbagliato da dire e quindi si mise a giocare con i capelli morbidi del minore. "Posso preparare la colazione?"

"Con tutto il rispetto ma ...potresti benissimo dare fuoco alla mia cucina." Jungkook si tirò indietro.

"Voglio solo sentirmi utile per una volta, non sono stato capace di fare niente per anni...i miei genitori mi permettono a stento di usare un coltello quando mangiamo della carne, voglio solo fare qualcosa." Disse con un broncio e gli occhi tremolanti diretti su Taehyung.

"D'accordo ma ti controllerò." Il minore sorrise e si alzò in un secondo. "Hai fin troppa energia al mattino...ma che cazzo..." Si lamentò il maggiore mentre si tirava su, afferrando poi la mano di Jungkook per guidarlo fuori dalla camera da letto e dentro in cucina. Il più piccolo lo seguì saltellando. "Prima di tutto, cosa ci serve?"

"Latte." Ordinò. "Per il caffè, no?" Taehyung produsse un suono a bocca chiusa e aprì il frigo, tirando fuori il cartone del latte. Lo appoggiò sul bancone, osservando impotente come Jungkook lo colpì per poi cercarlo, anche se si riversò tutto sul pavimento. "Oh mio—!"

Taehyung fece del suo meglio per non piagnucolare.

"Mi dispiace così tanto!" Si scusò subito il minore.

𝐆𝐔𝐈𝐃𝐄 𝐌𝐄 𝐓𝐇𝐑𝐎𝐔𝐆𝐇 𝐓𝐇𝐄 𝐃𝐀𝐑𝐊 | TAEKOOK (Traduzione Italiana) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora