Il pomeriggio passò lento e fu snervante, durante la cena cercai di non fare notare il mio disinteresse e ascoltai i suoi discorsi sul lavoro che tanto amava fare.
Finito di mangiare mi propose di guardare un film, ma rifiutai dicendo che ero stanco e che la mattina seguente mi sarei dovuto alzare molto presto.
Lei rimase seduta sul divano a guardare i soliti programmi di Sky e io andai dritto a dormire.
Ci misi 2 ore ad addormentarmi, continuavo a pensare al mio incontro con Nicolas, sia a quello già trascorso che a quello che doveva ancora avvenire.
Come la volta precedente avevo ansia, un ansia quasi ingiustificata, non sapevo come fare a calmarmi, per fortuna mi addormentai e tutti i pensieri rimasero in sospeso come al solito.
Mi svegliò la sveglia di Matilde, non ero più abituato a il rumore fastidioso che tanto lei amava sentire la mattina, feci finta di dormire finché non partì per andare a lavoro, appena sentii chiudere la porta aspettai tre minuti, tempo che uscì definitivamente dal palazzo, poi mi alzai, non avevo fame ma colazione la dovevo fare.
Finita la colazione mi preparai ad uscire e andai in centro a Bologna, l'incontro con Nicolas era alle 12:30, ed erano solo le 9, ma non sopportavo di stare in casa da solo con il silenzio, sarebbe stata una tortura.
Non andai diritto a i giardini, prima feci un giro in piazza Maggiore, quando sono sovrappensiero mi aiuta sempre andarci, Bologna é sempre stata un respiro profondo dopo anni di apnea per me, anche se nemmeno lei poteva aiutarmi con Matilde, dovevo sbrigarmela io, con i miei tempi, ma io.
Dopo ben un ora di passeggiata, siccome di sì erano fatte le 10, andai a prendermi un caffè nel bar dove avevo incontrato Nicolas la volta precedente, non ho mai amato quel posto, ma oggi stranamente il rumore che si genera all'interno, non mi urta a, anzi, quel vociferare era quasi piacevole in confronto al silenzio di casa.
Passai più o meno un ora in quel bar e poi andai a fare ancora due passi vicino ai giardini Margherita, così da restare lì intorno essendo che si stava avvicinando l'ora in cui ci saremmo dovuti incontrare.
L'ansia saliva ogni minuto che passava, ma allo stesso tempo non vedevo l'ora di passare del tempo con Nic.
Avevo ansia di essere felice, avevo ansia di essere felice con te.
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Sei la normalità di cui ho bisogno.
Fanfiction"E siamo solo noi, appesi l'un l'altro nel vuoto più immenso"