Il mattino seguente la sveglia di Matilde svegliò pure me.Mentre cercavo di addormentarmi nuovamente mi ricordai che quel giorno dovevo vedere Nicolas, così nonostante Matilde fosse ancora in casa, mi alzai e andai in cucina dove la trovai a fare colazione.
Hey amore, buongiorno
hey, tutto bene?
si si, stavo leggendo un articolo
ok.
Lo sapevi che sta sera c'è una mostra fotografica in centro?
no, non ne avevo idea... ti va se ci andiamo?
se non ci sono imprevisti mi farebbe piacere
va bene.
ora vado che se no faccio ritardo
ok, a dopo
a dopo amore
Mi lasciò un bacio di sfuggita per poi prendere le ultime cose e lasciarmi lì davanti alla porta con ancora quel vuoto nello stomaco che si faceva spazio sempre di più.
Feci un sospiro e tornai in cucina, presi i biscotti dalla credenza e mi preparai un thé, stranamente avevo abbastanza appetito.
Mentre facevo colazione iniziai a pensare seriamente, non capivo se mi mancasse o se fossi solo stanco, non capivo piu nulla, speravo solo fosse un periodo di breve durata.
Che poi avevo le risposte sotto i piedi, dovevo solo smettere di calpestarle e lasciarle libere, ma questo lo vedremo più avanti, torniamo a quel giorno.
In pochi minuti feci colazione e poi iniziai a vestirmi, erano solo le 9 ma avevo intenzione di uscire per le 10:30 in modo da arrivare in anticipo, così feci tutto con abbastanza fretta.
Intorno alle 10 ero già pronto, aspettai le 10:30 ed uscii, mentre mi avviavo in centro una vetrina attirò la mia attenzione, era una gioielleria, una di quelle costose che tutti guardano da fuori sperando un giorno di avere qualcuno a cui poter regalare uno degli articoli esposti.
Non ricordo bene cosa mi attirò, ma mi fermai ad ammirare la vetrina e in mezzo ad anelli e collane a prezzi improponibili e con decori fin troppo complicati, vidi un braccialetto semplicissimo, uno di quelli che solitamente rimangono o che la gente regala a sé stessa per sentirsi meno sola.
Comunque, questo braccialetto, senza scritte, senza troppe complicazioni, era stupendo, era come noi, così entrai, chiesi alla commessa e d'impulso lo comprai.
Mi feci fare un pacchetto e lo misi in tasca nella giacca, uscii dal negozio e mi avviai al punto d'incontro concordato con Nic.
Arrivato lì mi sedetti su una panchina e lo aspettai, dopo una ventina di minuti lo vidi arrivare in lontananza, indosso aveva la sua classica giacca di jeans, una maglia verde e i suoi soliti jeans blu chiari.
Mi alzai e gli andai incontro, subito non ci pensai, ma poi mi ricordai della chiamata di Cesare, lì per lì decisi di farmi gli affari miei, ma dovevo essere certo che Nic stesse bene.
Iniziammo a camminare e a chiacchierare come sempre.Tutto bene?
Si, tutto normale
Senti... devo chiederti una cosa.
Dimmi pure, che succede?
Mi ha chiamato Cesare... é successo qualcosa?
Si, ma va tutto bene, se ti richiama non rispondergli direttamente, per favore
Ok...
Non me la sento di raccontarti, scusami....
Tranquillo, volevo solo essere certo che... andasse tutto bene
Si si
OkVolevo dirgli che di Cesare non mi importava e che volevo solo sapere se stesse bene lui, ma non ce la feci, avevo troppa paura.
Continuammo a camminare e a parlare, finché decidemmo di andarci a prendere un caffè, così cercammo un bar vicino e ci avviammo lì.
Mentre aspettavamo il caffè Nic ricevette una telefonata, ma la rifiutò subito e mi disse che era la sua ex e io pensavo parlasse di Anita, così gli feci qualche domanda per capire meglio.Anita intendi?
No, una ragazza che ho conosciuto pochi mesi fa, credevo fosse una persona stupenda e lo era, finché non ha deciso che Cesare era meglio di me...Mi spiace Nic... ma... Cesare che ha fatto?
In realtà non lo so e... non lo voglio sapere
Ok...ma non credi che almeno dovresti ascoltarlo?
Dario non lo so, ok? Non so più nulla. Non so più se sono tagliato per queste cose, se é colpa mia, se é colpa di Cesare, se va tutto bene, non son più niente.
Hey... intanto non é colpa tua e poi soprattutto non devi massacrarti così.
Ok...ma cosa devo fare?
Intanto passiamo un bella giornata, poi vedremo come affrontare la cosa, ma stai tranquillo, risolveremo.
Ok, grazie Da'
Figurati Nic
Vederlo così mi distruggeva ma dovevo essere forte, non potevo farlo vedere, così decisi di aiutarlo e di fare l'amico, com'era giusto che fosse.
Finita la conversazione arrivò il caffè e tornammo serenamente a chiacchierare.
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Dopo secoli ecco a voi un nuovo capitolo, non é lunghissimo ma spero apprezziate ugualmente.
Naturalmente fatemi sapere che ne pensate ✨🖤.
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Sei la normalità di cui ho bisogno.
Fanfic"E siamo solo noi, appesi l'un l'altro nel vuoto più immenso"