La mattina seguente appena mi sveglia allungai una mano tastando il lato sinistro del letto, sentii il lenzuolo stracciato e il cuscino freddo come il marmo.
Supposi che Matilde fosse già partita, così mi alzai, accesi il telefono ma non vidi notifiche e mi diressi in cucina, a quanto pare mi sbagliavo perché trovai proprio lì Matilde intenta a fare colazione."Non dovresti essere a lavoro?"
"Ah buongiorno, comunque no, oggi entro dopo, mi sostituisce un collega"
"Come mai?"
"Volevo passare la mattina con te, ma se non vuoi me ne vado"
"No, scusa, pensavo fosse successo qualcosa, mi fa piacere passare la mattina con te"Ricordo benissimo quanto mi fece male dirle ciò, non avevo ancora capito che mentire avrebbe solo distrutto maggiormente entrambi.
Mi preparai un caffè e dopo essermi vestito andammo in centro, non avevo voglia di fare compere, ma lei si, perciò mi convinsi che infondo pure a me la cosa andava e finimmo per passare ore in negozzi vari.
Quella mattina sembrava non finire mai, finché alle 11 circa, mentre stavamo pagando un paio di scarpe, le arrivò una chiamata dall'ufficio, ricordo benissimo che sul suo volto apparve un espressione cupa e fredda, io rivolsi lo sguardo alla cassiera, pagai e poi con lo sguardo tornai su Matilde.
Chiusa la chiamata e con passo veloce uscì dal negozio, la seguii e appena si fermò le chiesi spiegazioni."Ohi che succede?"
"Nulla...solo un disguido con la mia grafica"
"Sicura?"
"Certo, ora devo proprio scappare a lavoro però, scusa, ci sentiamo dopo?"
"Certo..."Prese il sacchetto con all'interno le sue scarpe e se ne andò, la guardai andare via e poi mi sedetti su una panchina affianco all'entrata di un negozio, sapevo benissimo che sarebbe finita così, come prima e come sempre.
Passarono pochi minuti e decisi di tornare a casa per mangiare qualcosa, non lo avrei mai ammesso, ma stavo male, parecchio male.
Arrivato a casa mi vibrò il telefono, non guardai nemmeno l'anteprima del messaggio e lo aprii, era un suo messaggio, era un messaggio di Nicolas."Hey, come va?"
Appena lessi il messaggio sul mio volto spuntò un sorriso improvviso, nel momento in cui ci feci caso lo feci sparire dal mio volto e risposi al messaggio.
"Hey, tutto bene. Tu?"
Mi levai la giacca, la appesi e poi mi diressi in cucina, stranamente avevo un po' di fame, così cercai di mangiare qualcosa di decente, così da saziarmi mangiando salutarmente dopo parecchio tempo.
Misi una pentola sul fuoco con un po' d'acqua per la pasta, nel mentre mi vibrò nuovamente il telefono, con la speranza che fosse Nicolas lo accesi subito, sfortunatamente non era lui, era Instagram che mi ricordava il compleanno di Matilde che sarebbe stato tra due settimane, sarò sincero, me lo ero dimenticato veramente e proprio per questo mi sentii la persona peggiore del mondo, così decisi di fargli una sorpresa, ero certo che ciò avrebbe risolto tutto, quanto ero stupido.————
Lo so é corto come capitolo ma spero vi sia piaciuto ugualmente.
Fatemi sapere nei commenti💫🖤.
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Sei la normalità di cui ho bisogno.
Fiksi Penggemar"E siamo solo noi, appesi l'un l'altro nel vuoto più immenso"