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sono seduto sul terrazzo e come ogni mattina guardo giù ma questa mattina vedo l'ultima cosa che avrei voluto vedere ...

NO... non può essere..
non può essere lui...

mi sporgo un po' di più per vedere meglio eh.. cazzo è proprio lui ...

vedo Lele che cammina sul marciapiede.. a un certo punto lo vedo fermarsi .. entra in un vicoletto che riesco ancora a vedere da qui su.. e si accascia per terra con le ginocchia al petto.. e .. piange? perché Lele piange..?

no tancredi non farti venire strane idee non puoi scendere giù a vedere che succede ...

troppo tardi.. mentre finisco di parlare sto già scendendo le scale per tornare nel mio appartamento..
mi cambio, prendo una felpa per non far vedere le bende sulle braccia.. e scendo..
ammetto che sto morendo dal caldo.. ma non posso mica fargli vedere che mi taglio...

scendo di casa e arrivo nel vicoletto... è ancora lì seduto con le gambe al petto che piange.. e ...respira a fatica.. CAZZO STA AVENDO UN ATTACCO DI PANICO..

mi fiondo su di lui e cerco di farmi guardare

T: Lele.. ehi .. guardami .. sono io.. sono Tanc..guardami..

lui non alza la testa ma continua a ripetere una frase...

Tancredi mi odia.. non mi vuole.. sono uno schifo... non mi vuole..

cazzo ma non è vero.. gli voglio un bene dell'anima come potrei odiare colui.. o meglio dire l'unico che si è interessato a me in questi 3 mesi..

continuo a parlargli

T: Lele ei.. io non ti odio.. sono qui .. guardami..

non cenna ad ascoltarmi.. così decido di alzargli io viso.. posiziono due dita sotto il suo mento e glielo alzo..

mi guarda con quei grandi occhi color nocciola che ho sempre amato tanto... ma che ora sono pieni di lacrime..

non riesce a parlare a causa dell'attacco di panico ma mi ha riconosciuto... ed ha ricominciato a piangere più forte ..

gli afferro la mano e la posiziono sul mio petto, in modo da fargli capire come fare..
inizia pian piano a calmarsi e a respirare correttamente con me.

quando si calma continua a guardarmi con gli occhi lucidi mentre qualche lacrima riga ancora il suo volto...
non si avvicina.. non fa nulla.. fino a quando non apro le braccia e lui ci si fionda dentro scoppiando a piangere, aggrappandosi alla mia felpa con i pugni e tirandola..

cerco di calmarlo accarezzandogli la testa e lasciandogli un bacio tra i capelli di tanto in tanto..

L: perché .. perché non mi hai mai risposto...
dice ancora con la voce tremante dal pianto.

T: avrei solo fatto soffrire entrambi..
dico mentre continuo a coccolarlo..

L: ti ho cercato per giorni.. mesi.. e .. Cazzo ancora non ci credo che sei qui.. pensavo di non rivederti mai più..
alza il viso dal mio petto e mi guarda negli occhi..

mi asciuga qualche lacrima furtiva che scivola sul mio viso senza che io me ne accorga..

T: dai.. vieni con me.. non ti faccio tornare dai quei due in queste condizioni..

L: dove andiamo?

T: dammi la mano e fidati di me..

mi afferra la mano e ci dirigiamo verso il mio piccolo appartamento..

entriamo e lo faccio sedere sul divano..
vado in cucina a prendergli un bicchiere d'acqua..

T: tieni piccolo

L: grazie..

mentre lo beve decido di fargli la domanda che mi gira in testa da quando l'ho visto dal terrazzo..

T: Lé

L:.. ei.

T: che ci facevi qui sotto prima che ti trovassi...

L: stavo cercando di cambiare aria e non pensare a cosa avessi fatto per farti allontanare dalla mia vita... ma il troppo pensare .. pensarti più che altro.. mi .. mi fa male ...

povero cucciolo... gli faccio solo del male.

T:.. mi dispiace che un coglione come me ti faccia star male... ma vedi.. faccio solo danni.. e faccio schifo.

L: tu non fai schifo... fai i tuoi errori.. ma è normale.. tutti li fa facciamo..

T: si ma io...

L: Tancredi basta .. dici solo cazzate.. statte zitto un po' eh ..

ride un po' per farmi capire che la sua era una frase scherzosa e non detta per insultarmi... anche se farebbe bene e mi chiedo perché non mi stia insultando e picchiando per tutto il male che gli ho fatto..

L: vabbè.. io ho fame...
interrompe i miei pensieri con un faccino da cucciolo indifeso...

T: non sono capace a cucinare... e comunque non ho nulla in casa .
ordiamo?

L: MC?

T: ok ..

dovrò sforzarmi a mangiare... non posso fargli vedere che dopo 3 mesi passati a mangiare poco e niente il mio stomaco rifiuta quasi tutto.

dopo aver ordinato il mc decidiamo di giocare un po' alla play.. era l'unica cosa che portai insieme ai vestiti da casa q4..

spezzo il silenzio con una semplice domanda

T: come stai?.. e gli altri... Gian.. Diego?

L: davvero mi stai chiedendo come sto? sto di merda tancré ... non si vede?. gli altri.. stanno... non stanno né bene.. ma nemmeno distrutti come me... diciamo che loro cercano di darmi forza nonostante soffrano anche loro..

L: tu? non mi hai mai risposto a un singolo messaggio...

T: lo so... sto. ecco diciamo così.. sto.....
ma chi voglio prendere in giro... sto di merda le .. sono 3 cazzo di mesi che sto di merda...

L: vabbè.. dopo parliamo.. è arrivato il mc.

si alza e va a prendere il mc dal fattorino di glovo..

mentre stiamo mangiando si gira e mi guarda...

L: perché non torni?

pronuncia questa frase mentre sto masticando a fatica il panino che avevo ordinato e inizio a tossire..

L:...

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e mi piace tenervi sulle spine..
il capitolo mi fa sboccare.. però dai.. l'ho scritto nell'ora di filosofia.. perdonatemi
fatemi sapere cosa ne pensate..
vi amo❤️🍓
-la sottona❤️



non tutto ha una fine...[tankele]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora