Angel With A Shotgun [day fourteen]

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Get out your guns, battles begun
Are you a saint, or a sinner?
If loves a fight, than I shall die
With my heart on a trigger

They say before you start a war
You better know what you're fighting for
Well baby, you are all that I adore
If love is what you need, a soldier I will be

Mi guardo allo specchio nella mia cabina, quasi confuso.

I capelli perfettamente in ordine, i vestiti di Mark addosso, sembro quasi lui, conciato in questo modo.

Mark, dietro di me, è alle prese con il sembrare me.

Ci siamo scambiati i vestiti, giusto per vedere come ci stanno e per sbarcare dallo yacht in maniera diversa dal solito.

-Questo maglione prude, perché lo metti?!- esclama lui, cercando di aggiustare il maglione rosa sul suo corpo.

-A me piace, non abbiamo gli stessi gusti, evidentemente- replico, facendo spallucce e guardandolo tramite il riflesso nello specchio.

-Ehi Benji, ti eri mai accorto di quanta scollatura avesse il tuo maglione? Non l'avevo mai notata...- commenta poi Mark.

Sorrido divertito, mentre lui guarda verso lo specchio il nostro riflesso.

-Certo che sapevo ci fosse, è il mio pezzo forte. Chiedi a Milton se non ci credi!- commento divertito, girandomi verso Mark.

Lui abbozza un sorriso.

-Io non scendo dallo yacht vestito in questo modo- replica poi, togliendosi il maglione.

-Beh mi dispiace perché siamo quasi arrivati e io invece scenderò con i tuoi vestiti!- commento, guardandomi di nuovo nel riflesso.

Mark rotea gli occhi e mi si avvicina.

-Non capisco perché dovresti mettere cose del genere, è come puntarti un riflettore addosso e dire al mondo "sfottimi pure"- Mark mi tende il maglione, rimanendo senza maglietta e cercando tra i miei vestiti qualcosa di più adatto a lui.

-Tanto già tutti mi sfottono. La maggior parte pensa che sia una troia, non che non abbiano ragione, ma...- non faccio in tempo a finire la frase che Mark si incupisce.

Lo guardo preoccupato.

-Mark? Io... mi dispiace, non volevo farti sentire a disagio...- mi scuso prontamente.

Lui non risponde.

-Mark?- non risponde ancora.

Sospiro e mi tolgo la sua maglietta, infilandomi io il maglione pallido e rosato.

-Tieni, mettila pure tu... Comunque, scusam...- Mark mi tappa la bocca, con la faccia ancora cupa.

-Non scusarti più- replica.

-Ma... non capisco, se ti faccio stare male devo scusarmi con te!- commento confuso.

Mark scuote la testa e mi prende le spalle, gentilmente.

-Non mi fai stare male- mi spiega lui.

-E allora perché ti sei incupito quando ho parlato?- chiedo preoccupato, mentre Mark appoggia una mano sulla mia guancia.

-Non fraintendere, io non ero triste per ciò che hai detto. Ce l'avevo con quelli che ti chiamano troia senza averti prima conosciuto. Essendo io stesso uno che lo faceva so meglio di tutti quanto il tuo, diciamo aspetto, possa trarre in inganno, ma come ho imparato sulla mia pelle, una persona dovrebbe conoscere la storia che c'è dietro prima di giudicare. Inoltre, mi sorprendo di ciò che sto per dire ma, tu sei una brava persona. Sei generoso, premuroso, altruista e testardo, tutte qualità che ammiro e che mi portano ad ammirare anche te. Se qualcuno mai ti dirà di nuovo che sei una troia allora tu non accettarlo passivamente, ribatti, perché meriti di essere molto più che un semplice oggetto- spiega Mark, sempre tenendomi le spalle strette.

Solo Un Oggetto || Holly e Benji FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora