Capitolo 7

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Arrivata a danza, io andai nel camerino a cambiarmi, lei andò in sala per accendere lo stereo che non partiva mai subito e collegare il pc per mostrarmi come sarà l'audizione,  sulla pagina ufficiale dell'Operà de Paris.

Entrai in sala e mi misi a sedere vicino a lei, guardando il computer, girava delle foto di ballerine, con body, chignon, tutte coordinate mentre eseguivano dei Fondú, Arabesque, Attitude e Pirouette, variazioni molto difficili.

-Sono perfette.Dissi.

Ambra annuì.

-Lo sarai anche tu, con l'impegno e la pratica.

Le sorrisi e poi aggiunse..

-Non dobbiamo preparare una sola   coreografia ma tutto il repertorio francese, devi studiarle tutte, saranno loro a chiamare le variazioni, sceglieranno le più brave ovviamente, e tu dovrai esserlo.Quindi questa settimana devi impegnarti.Sorrise.

-Okay. Risposi un pó intimorita.

Andai alla sbarra, mise un valzer di sotto fondo e mi spiegava le variazioni, un po' come quando sarò alla Scala.

Mi riprese molte volte...

-Piedi in en dedans!
-Hai le ginocchia piegate!Stendi le gambe Emilyy!

La lezione fu pesante, stressante.

Solitamente a danza mi rilasso, ma oggi no.

Okay, dovevo prepararmi benissimo, ma non c'era bisogno di sgridarmi per cose così banali, come le braccia con i gomiti in giù e per i piedi da girare.

Forse era nervosa pure lei, si avvicina sempre di più il 29 e ancora non sono pronta.

Mi ripete.

-Troppi errori, migliora! Dai, riprovaci! Non ci riuscirai maii così!

Fino alle 20:00 fu così, poi distrutta, tutta dolorante, tornai a casa.

Strada facendo ero seccata con me stessa per non essere stata "decente" a lezione e con lei che mi aveva trattata male, come non aveva mai fatto, come se fossi entrata ieri nella sua danza e avrei preteso di iscrivermi ad una scuola prestigiosa senza sapere cosa fosse "danzare", mi aveva trattata e umiliata come se fossi una NULLITÀ.

Come una farfallaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora