CHAPTER 9.

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La sveglia segnava le 6:30 del mattino. Con un'aria sofferente, Harry si diresse verso il bagno esausto dalle poche ore di sonno. Non era riuscito a chiudere occhio quella notte dal momento che nella sua testa vagava solo l'immagine di Louis, che, il pomeriggio prima, lo aveva lasciato scombussolato e in preda a mille interrogativi.

Girò la manopola della doccia e si svestì senza neanche guardarsi allo specchio, sapendo già cosa avrebbe visto: degli occhi verdi marcati da profonde occhiaie, un colorito spento sulla sua pelle e dei ricci castani disordinati.

Quando l'acqua raggiunse la temperatura giusta, Harry si buttò sotto il getto caldo, sperando che quest'ultimo fosse in grado di lavare via la stanchezza e la disperazione. Eppure non fu così, perchè continuò a rimuginare su quello che era successo.
Ho fatto la cosa giusta evitandolo tutto questo tempo? Dovrei continuare ad evitarlo? No, non posso continuare così, non ce la faccio. Ma cosa dovrei fare? Parlargli? E dirgli cosa?

Interruppe momentaneamente il suoi pensieri per insaponarsi, chiuse gli occhi, come per rivivere il bacio del giorno prima. Sapeva che gli era mancato il suo tocco e che, anzi, gli mancava anche in quel momento ma lo avrebbe mai ammesso.

Non avrebbe ammesso neanche che non gli sarebbe dispiaciuto averlo nella doccia con lui; a quel pensiero abbassò lo sguardo verso il basso ventre e, notando la sua erezione, non potè fare a meno di accompagnarla con dei movimenti verticali con la sua mano.
Il getto caldo fece in modo che i suoi capelli si appiccicassero al viso, coprendogli quasi gli occhi. Per questo motivo Harry alzò la testa e la inclinò leggermente all'indietro tenendo chiuse le palpebre, appoggiando la mano libera alla parete laterale, in preda a brividi di piacere non dovuti alla temperatura dell'acqua.

Velocizzò l'andamento della mano accompagnato dai suoi gemiti smorzati, fino a quando non riuscì più a trattenersi e arrivò al culmine con ancora tra le labbra il pensiero del bacio con Louis.

-Harry, muoviti! Mi serve il bagno, non esisti solo tu!

Esclamò Gemma bussando diverse volte alla porta, risvegliando bruscamente suo fratello dalle sue fantasie. Cazzo, sussurrò il riccio pensando di aver sprecato troppo tempo; perlomeno era riuscito a rilassarsi.

Era entrato in classe con ancora la sensazione dell'acqua bollente sulla sua pelle.
Nella doccia si era rilassato abbastanza da smettere di combattere contro il fatto che era davvero interessato a Louis, scendendo a patti con quella che era la realtà.

Si era seduto al suo posto perfettamente controllato, pronto ad iniziare la lezione con Martina e Rebecca vicino a lui.

Ma quel momento, per lui ideale, era durato poco prima che tutti i dubbi e le insicurezze si facessero di nuovo strada nei suoi pensieri, aggiungendo alla lista dei risentimenti anche le azioni di quella mattina.

Perché penso troppo? Non potevo essere uno di quei ragazzi il cui cervello funziona a intermittenza?

L'argomento dibattuto in classe in quel momento era l'idealizzazione dell'amore e se cedere o meno alle pulsioni amorose. Il discorso era partito dal romanzo Madame Bovary, che era oggetto di studio della settimana. La donna in questione infatti aveva un' idea malsana e decisamente troppo cavalleresca di quello che era l'amore e finiva per suicidarsi alla fine del romanzo per i sensi di colpa dall'aver tradito il marito, cedendo alle pulsioni sessuali, ma soprattutto perchè la sua vita non corrispondeva a quella delle storie d'amore cavalleresche.
Atteggiamento davvero vergognoso, rifletté Harry, ma in quel momento aveva pensato ai suoi di atteggiamenti vergognosi e i suoi problemi erano tornati a farsi sentire.

Non ne uscirò mai, finirò per suicidarmi bevendo arsenico, infelice della vita e insoddisfatto dell'amore.

Harry si considerava mediamente melodrammatico, ma quando espresse ad alta voce quello che gli passava per la testa e le sue idee di morte scenografica, le sue amiche, che lo stavano ascoltando, non poterono fare a meno di ridere.

Held On As Tightly As You Held Onto MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora