(PRIMO LIBRO, TRATTO DA HARRY POTTER E IL PRIGIONIERO DI AZKABAN di J.K. Rowling)
Madison Caramell, la nipote del Ministro della Magia, inizierà il suo terzo anno a Hogwarts con i suoi amici.
Ma una nuova minaccia li attende: Sirius Black.
Madiso...
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"Capirá che non ne vale la pena trattarti cosí, perchè tu vali molto di più di uno stupido topo"
Il giorno successivo, a pranzo, ero più silenziosa che mai.
"Mads, di solito insulti sempre qualcuno, come mai oggi sei cosí silenziosa?" Domandò Fred Weasley seduto davanti a me.
"I serial killer non progettano omicidi ad alta voce" risposi infilzando la forchetta nel pane tostato.
"Chi è il mal capitato?"
"Oliver Baston" dissi alzando lo sguardo "ce l'ha ancora con me per quello che è successo alla partita"
"Lo sa che non è stata solo una tua idea, vero?" Domandó sarcastico "puó anche evitare di prendersela sempre con te"
"Devo incontrarlo oggi alle tre" dissi sospirando "secondo te, ho sbagliato a cambiare strategia?"
"Hai fatto quello che pensavi fosse giusto fare" rispose solamente "è questo quello che fanno i capitani, no? Fanno quello che è giusto per la squadra"
"Fred Weasley"dissi puntandogli la forchetta verso di lui, "sei stato illuminante"
"Avremo ancora il nostro capitano domani, vero?"
"Non voglio ucciderlo" risposi alzandomi "magari potrei fargli un po' paura.. e comunque grazie del consiglio, Weasley"
Alle tre di pomeriggio esatte mi presentai al campo da Quidditch. Più determinata che mai raggiunsi Baston, che se ne stava in centro al campo a braccia incrociate.
"Sei in ritardo" esclamò.
Lo dice anche quando si è in anticipo.
"Dobbiamo parlare" gli dissi utilizzando il suo stesso identico tono "e sono seria"
"Non farmi perdere tempo"
"Io capisco che non ti sia piaciuto quello che è successo alla partita, ma ho fatto quello che era giusto fare in quel momento" dissi autoritaria, "e mi dispiace se a te non sta bene, ma se vedo che la squadra è in difficoltà io prendo l'iniziativa. Va bene, non sono io il capitano, e dovevamo seguire tutte le tattiche, gli schemi eccetera.. ma ho fatto quello che era giusto. È questo, quello che fa un capitano"
Baston annuí.
"Quindi smettila di accusarmi" sbottai, "oppure io me ne vado dalla tua squadra e tu ti arrangi"
