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Questa mattina mi sono svegliata per l'ora di pranzo e quindi ho direttamente pranzato, poi ho messo un po' in ordine la mia stanza. Adesso è pomeriggio e mi sto annoiando, quindi decido di uscire un po'. Prendo il mio skate e apro la porta, ma qualcuno mi precede, è Vinnie. Com'è possibile che questo ragazzo sia sempre ovunque? Apre la porta ed esce, io esco dopo di lui.

''Vai in skate?'' dice indicando lo skate che ho in mano.

''Già'' dico mentre Vinnie inizia a ridere.

''Perché ridi?''

''Sono sicuro che sei scarsa.'' io alzo gli occhi al cielo. Lo scanso e me ne vado, ma lui mi raggiunge.

''Cosa vuoi Vinnie?''

''Vengo con te.''

''No.''

''Si.'' monto sullo skate e inizio ad andare, Vinnie mi segue.

''Mi spieghi perché sei così stronza con me?''

''Perché tu sei stronzo con me. Anzi, con tutti'' lui ride. Continuiamo ad andare sullo skate, e nessuno dei due dice niente. Il sole sta tramontando ed io mi fermo perché siamo arrivati al mio posto preferito di tutta Los Angeles. E' una spiaggia dove non viene mai nessuno, è sempre libera e vengo spesso qui quando ho bisogno di stare da sola. Il tramonto rende il mare ancora più bello.

''Hey dove stai andando?'' urla Vinnie mentre corro verso il mare. E' fermo immobile e mi guarda stordito.

''Vieni o no?'' urlo per farmi sentire. Si toglie le scarpe e mi segue.

''Non è stupendo?'' Guardo il mare, e poi Vinnie. Con il tramonto i suoi occhi risplendono, diventano color miele. I suoi riccioli cadono delicatamente sul suo viso che è illuminato dal suo sorriso. Tutto sembra perfetto. Semplicemente perfetto. Iniziamo a camminare lungo la riva, tenendo le nostre scarpe con una mano. Iniziamo a parlare e a scherzare, ridiamo e ogni tanto incrociamo lo sguardo. Vinnie è diverso: non è più lo stronzo maleducato, ma è spontaneo e sorridente.

''Allora, cosa mi dici di te?'' mi chiede Vinnie guardandomi, mentre continuiamo a camminare.

''Cosa vuoi sapere?''

''Non lo so. Tutto''

''Beh non c'è tanto da dire su di me.'' dico alzando le spalle. Lui mi guarda storto.

''Che c'è?'' chiedo.

''E' che sembri una che ha tanto da dire'' non so perché, ma queste parole mi fanno sorridere. Nessuno mi ha mai detto che ho tante cose da dire, è come se Vinnie mi leggesse nel pensiero.

''Comunque, ora che ci penso anche io non so niente di te. Non so nemmeno il tuo cognome.''

''Hacker.''

''Vinnie Hacker.''

''O Vincent Cole Hacker se preferisci.''

''Vinnie va bene.'' sorridiamo. Continuiamo a camminare lungo la riva per un po' di tempo e ci raccontiamo di più e del meno. E' difficile per me aprirmi con una persona che non conosco, ma non so per quale motivo con Vinnie è diverso. Sembra che si interessi a quello che dico e capisce quello che penso.

''Non hai fame Hudson?'' dice indicando lontano. E' il McDonald's. Il tempo oggi è passato così veloce e non mi ero accorta che è già ora di cena.

''Andiamo'' torniamo sulla strada e ci rimettiamo le scarpe, poi raggiungiamo il McDonald's. Ordiniamo e ci sediamo ad un tavolo.

''Allora Vinnie Hacker..'' dico mentre aspettiamo il nostro ordine.

''Dimmi''

''Perché non vuoi una relazione seria?'' lui si guarda intorno in cerca di una risposta.

''Non è che non voglio, è che non ci riesco. Ogni volta che arrivo al punto di fare sul serio con una ragazza è come se mi stancassi e quindi mi allontano. Penserai che sia uno stronzo''

''Non lo penso, lo sei'' dico sorridendo.

''Credo di non aver ancora incontrato una ragazza che non mi stanchi, una che mi sappia tener testa con cui non ci si annoia mai.''

''Capisco.''

''E tu?'' dice guardandomi.

''Io cosa?''

''Fai sul serio con quel tipo?'' abbassa lo sguardo sul tavolo mentre gioca con la carta della cannuccia.

''No. Non lo so. Forse'' oggi non ho pensato a Tyler nemmeno una volta, non mi è proprio passato per la testa. Il nostro cibo arriva e lo mangiamo velocemente, data la fame. Una volta finito usciamo dal locale, fa più freddo di prima e io sono in maniche corte.

''Hai freddo?'' mi chiede Vinnie.

''No''

''Sicura?''

''Si''

''Tieni'' si toglie la felpa e me la porge. La prendo e la indosso. Profuma di Vinnie. Lo stesso profumo che ho sentito quel giorno in cui ci siamo scontrati per la prima volta. La situazione è abbastanza imbarazzante. Alzo la testa e guardo il cielo, è una notte tranquilla ed è pieno di stelle. Anche lui alza lo sguardo. Decido di attraversare la strada e ritornare in spiaggia. Mi stendo direttamente sulla sabbia per guardare le stelle.

''Hudson che fai?''

''Vieni?'' Vinnie mi raggiunge e si stende di fianco a me. Non ce ne importa di avere la sabbia nei capelli e nei vestiti, ci godiamo il momento e basta. Restiamo stesi in silenzio per un po' di tempo.

''Allora Vinnie Hacker, facciamo un gioco''

''Che gioco?''

''Io ti faccio una domanda e te mi rispondi. Poi facciamo il contrario''

''Si chiama conversazione.''

''Si ma non domande come ''qual è il tuo colore preferito'', intendo domande serie, a cui valga la pena rispondere. Inizia tu.''

''Okay vediamo credi nel destino?''

''Si. Credo che tutte le nostre scelte, il nostro futuro, siano già stati decisi. Certo noi possiamo cambiare le nostre decisioni e le nostre scelte, ma anche questi cambiamenti sono già stati scritti. E' come se ci fosse un grande libro per ogni persona, in cui stanno scritte tutte le nostre decisioni, come vivremo e come moriremo''

''Interessante. Adesso sta a te, fammi una domanda''

''Cosa c'è secondo te dopo la morte?''

''Niente. Letteralmente niente. Non credo nella vita dopo la morte o roba del genere, muori e basta.'' continuiamo a farci domande del genere per molto tempo. Non ho idea di che ore siano, a dire la verità oggi non ho guardato il telefono nemmeno una volta. E' di nuovo il mio turno e devo fare una domanda a Vinnie.

''Credi nell'amore a prima vista?'' Vinnie si gira verso di me, e anche io mi giro verso di lui. Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo, anche se sembra passare un'eternità. Ogni volta che i nostri occhi si incontrano è come se il tempo andasse a rallentatore e il mondo si fermasse.

''Si'' sorridiamo. I suoi occhi si spostano sulla mia bocca. In questo momento nell'aria c'è imbarazzo, ma anche attrazione. Distolgo lo sguardo e ritorno a guardare le stelle. Non voglio che Vinnie mi baci. O forse si. Non lo so. Mi alzo in piedi e mi scuoto la sabbia dai capelli e dai vestiti. Anche Vinnie si alza, prendiamo i nostri skate e ci incamminiamo per tornare a casa.

Una volta a casa prendo il telefono per la prima volta oggi. Sono le tre di notte, oggi il tempo è volato. Noto che ho vari messaggi e chiamate perse da Maddy e sorprendentemente da Tyler. Sono tutti ''dove sei?'' ''tutto bene?'' ''perché non mi rispondi?'' ''ci vediamo oggi?'' Wow, possessivo il ragazzo. Mi stendo sul letto e mi addormento subito, ancora con la felpa di Vinnie addosso.

FINE DEL CAPITOLO, SPERO VI SIA PIACIUTO!!

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ily

dead to me || vinnie hacker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora