CAPITOLO 8

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Schizzo a tutti. Così vi imparate. Ad un certo punto scivolo su una mattonella ma sento qualcuno afferrarmi al volo. Sono girata dal lato opposto, non riesco a vedere il suo volto. A differenza, però, riesco a sentire le vene della sua grande mano pulsare. Sì, è proprio lui, Vinnie Hacker. Non riesco a percepire ciò a cui la mia mente sta davvero pensando; l'unica cosa che il mio cervello riesce ad elaborare è il fatto che proprio colui che mi ha mandato all'altro paese fino a qualche ora fa, in questo preciso momento mi stia salvando da un cascatone allucinante e probabilmente doloroso. Mi rigira delicatamente verso di lui e mi dice sorridendo: "Vedi, tu disturbi le mie live e mi dai dello scemo ed io comunque ti aiuto". Rimango paralizzata per qualche secondo, tutti erano attorno a noi a guardarci (eccetto Jordan, ancora ritorna) sorpresi dai nostri sguardi appassionati e provatori. Percepisco la situazione, scuoto la testa e dico: "Ehm, sì sì. Io comunque continuerò a dirti le stesse cose, visto che sono veritiere".  Ovviamente, come sempre, non penso dieci secondi prima di parlare. Ora ho cacciato una stronzata inutile e al quanto offensiva.                                                                                                                                                               Vedo il sorriso di Vinnie trasformarsi in uno sguardo triste, perso. In modo quasi improvviso mi prende a mò di sposa e mi getta in piscina dicendomi appena risalgo in superficie: "Va a fanculo cogliona che non sei altro". Tutti si girano verso Vinnie con gli occhi spalancati e poi guardano me: sola in una piscina immensa, sommersa da mille pensieri ed uno sguardo deluso. Vengono ad aiutarmi, ma io respingo tutti e loro rientrano dentro. 

Esco dalla piscina, mi asciugo due minuti al sole e poi prendo il mio skate e mi dirigo all'interno dello skate-park. Come vi avrò ripetuto già una centinaia di volte, lo sketare è letteralmente la mia passione. Mi sento libera quando mi muovo sulla tavola: è come se la mia mente pensasse a tutto tranne alle varie problematiche della mia vita o ai semplici ostacoli che si riscontrano nel percorso quotidiano. 

Saranno passate sì e no circa 6 ore. Il sole è calato già da un pezzo ed io mi trovo ancora qui: su uno skate sola in uno skate-park privato immersa nei miei sensi di colpa e nelle mie azioni sempre errate. Mentre stavo facendo qualche trick ripenso a ciò che è accaduto prima con Vinnie e al posto di liberare la mente come sempre faccio una caduta impressionante. Sono a terra, non riesco a muovermi, ho un dolore fortissimo alla testa. Passo la mano sul viso ed è piena di sangue. Ho bisogno solo di rendere pubbliche le mie emozioni allora mentre sono distesa urlo: "Ma vaffanculo a tutti e a tutto". Neanche il tempo di fare un secondo respiro che vedo proprio la persona che temevo di vedere correre a mio soccorso. "Ma sei pazza? Ti ho vista volare!" dice il ragazzo alto e muscoloso dai capelli biondi con il suo fantastico e colorato skate in mano. Non riesco a trattenere le mie emozioni: "Sei un fottuto pezzo di merda, sei uno stronzo e ti odio con tutto il mio cuore! Vorrei solamente che tu la smettessi di provocarmi ogni tre secondi: non riesco più a star dietro alle mie emozioni e nonostante ciò tu ogni tre secondi cerchi di prenderti gioco di me pensando che io diventerò come le altre tue ragazzette. No, di certo non mi farò mai un ragazzo ignorante come te che non riesce a capire che una ragazza con tutte queste provocazioni si perde e non sa più cosa vuole. In più ci aggiungiamo anche la storia di Jordan che da come lui dice ha mezza famiglia litigata e stiamo apposto..." urlo in faccia a Vinnie piangendo. Non ho mai pianto come oggi, non riesco a fermarmi. Vorrei dirgli tante altre cose ma non posso, perchè neanche io so cosa la mia mente vuole e cosa il mio cuore vorrebbe che io facessi. Lo vedo vicino a me, paralizzato come  se nella sua mente stiano ritornando tutti gli episodi della nostra conoscenza: solo provocazioni e comportamenti attraenti che cercano di attirare l'attenzione dell'altra parte. 

Dopo qualche secondo mi fissa attentamente negli occhi, inizia a guardarmi le labbra mordendo a sua volta le sue. Ad una certa per sdrammatizzare la situazione dico: "se non te fossi reso conto ho mezza faccia sanguinante per colpa tua". Lui si riprende e mi prende in braccio portandomi verso un bagno per aiutarmi. 

Ha appena oltrepassato la porta di camera mia: "Vinnie camera mia era quella" dico indicando la porta della stanza. "Lo so, ma ti porto nella mia; ho tutto il necessario per queste tipologie di ferite". Entriamo nel suo bagno personale e mi inizia a tamponare i tagli. Poi mette l'acqua ossigenata. Inizio ad urlare per il dolore e lui inizia a ridere mettendomi una mano sulla coscia. Mi riprendo immediatamente e la mia postura rapidamente si irrigidisce. I miei sensi sono in allerta. Vorrei anche io quello che lui fa a tutte le altre ragazze, ma sono fidanzata. "Okay Vinnie, io vado in camera mia...sai quando torna Jordan?"                                                                                               "Ha detto che sarebbe tornato oggi verso le 16:00... conta che sono già le tre di notte". Lo ringrazio nuovamente e mi dirigo di fretta verso camera mia. 

Sono le quattro di notte e decido di fare una live sul mio profilo di insta (ho 400 follower ma dettagli). In live entrano tutti i ragazzi della casa, compreso lui: Vinnie Hacker. Inizio a dire "Visto che ho tipo 5 milioni di follower in meno di voi in questa live saremo tipo in sei ma dettagli". In live entra Jordan. Lo invito a farla con me. Lui accetta la proposta ma...


SPAZIO AUTRICE: Ehilà, come state? Oggi vi ho lasciato nuovamente sulle spine, scusatemi ahah. Grazie  mille per le mille e passa letture. Vi voglio bene e mi raccomando continuate a splendere come fate tutti i giorni. 

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