CAPITOLO 12

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Tutto si stoppa quando il mio telefono squilla. Finalmente, è proprio lei, colei che aspettavo con una frenetica voglia e nostalgia: Nessa, la mia migliore amica. Iniziamo a parlare ed io sono molto entusiasta, a differenza però di colei che è dall'altra parte della cornetta. La sua voce è piuttosto bassa e spaventata, come se avesse qualcosa da confessare; eppure non vuole proprio sputare il rospo. Sembra come se ogni volta che volesse ammettere ciò che ha fatto si bloccasse, si spaventasse talmente tanto da non riuscire più a fiatare. "Nessa tutto bene?" le dico perplessa e allo stesso tempo stufa di sentirla così impaurita. "Ho detto io alla ragazza della live di farsi Jordan" pronuncia tutto a un fiato la mia "fantastica e fedele migliore amica". Il mio cuore si è fermato, i miei sguardi sono persi, tutti i ragazzi mi fissano sospettosi e la mia mente sta cercando di elaborare un  filo logico a questa situazione. Le uniche parole che riesco a pronunciare sono: "Okay Nessa, ti auguro una buona giornata", le chiudo la chiamata in faccia e rimango un paio di secondi in piedi esterrefatta a fissare il vuoto.

 Mi rendo conto della situazione e mi dirigo di fretta verso il bagno principale. Entro, chiudo la porta a chiave e mi siedo con la schiena contro il bordo della vasca. Di solito non sono una ragazza che piange, ma ora ho proprio bisogno di liberare completamente tutti i miei pensieri, le mie idee, i miei sentimenti, le mie emozioni. Non riesco a credere come le uniche due persone che amavo di più in questo mondo siano state le prime ad avermi tradito. Tutti i bei ricordi passati con loro, le avventure, le serate al cinema, le nottate ai party e le serate d'amore con Jordan, tutti momenti che fino a poco fa avrei voluto ricordare per sempre; ora, invece, vorrei solamente eliminare questi episodi e queste due persone dai miei ricordi. 

Vinnie's pov                                                                                                                                                                         

La situazione di puro divertimento personale viene interrotta dalla suoneria di un telefono, quello di Martina. Il suo corpo sembra essere attraversato da una sensazione di adrenalina quando ha letto il nome della persona che la sta cercando. Sarà un ragazzo? Una sorta di cavia che utilizza per farmi ingelosire dopo ciò che è accaduto, dopo ciò che le ho fatto? Tutti i miei pensieri e connessioni logiche vengono interrotti dalla voce stridula e sotto un certo aspetto anche irritante e sensuale di Martina. "Nessa, che bello risentirti! Mi sei mancata tantissimo" afferma ad alta voce la bellissima ragazza che si trova in piedi davanti a tutti noi ragazzi. La sua conversazione sembra terminare subito dopo questa esclamazione; il suo volto diventa cupo e intimorito. La terminata termina con un "Okay Nessa, ti auguro una buona giornata". Mentre pronunciava tali parole la sua voce era bassa, sottile, come se non volesse farsi sentire da nessuno. La conversazione era diventata probabilmente quasi formale. Mi auguro solamente che Nessa non abbia seriamente avuto il coraggio di dirle tutto, altrimenti la sua carriera e quella di Jordan termineranno in meno di cinque minuti. E' stata una stupida serata tra adolescenti e ciò che è accaduto e che abbiamo detto sarebbe dovuto essere un segreto tra me e i due traditori. Mi auguro che non sia uscita nemmeno un accenno di quella nottata dalla bocca di Nessa, altrimenti sarò davvero costretto a fargliela pagare. Vedo Martina immobile, fissa nello stesso punto dove si trovava ad inizio chiamata; sembra quasi spaesata, vuota, come se una scossa di disprezzo e tristezza le avesse attraversato il suo magnifico ed attraente corpo. Dopo essersi leggermente ripresa si dirige a testa bassa verso il bagno principale. Mi alzo istintivamente dal divano dove ero comodamente sdraiato per recarmi da lei: colei che odiavo solamente per attirare la sua attenzione. Busso alla porta: "Martina, sono io. Apri, per favore" -dico con aria preoccupata. Riesco a percepire la sua mano sfiorare il suo volto per pulire le lacrime e con un naso ancora tappato e con una voce leggermente singhiozzante mi risponde: "Perchè mai dovrei aprire a te? Sei anche tu un traditore come loro. Avresti dovuto dirmi della tua ragazza, non pensi? Ora vattene via, muoviti". Senza neanche pensarci due volte la lascio sola. Volete sentire la verità? Mi sono altamente rotto a starle così tanto appresso. Lei sì, starà soffrendo tantissimo, ma io non posso fare il cagnolino che la segue ovunque. Ha una villa da paura che la famiglia le ha lasciato, una domestica che la segue tutti i giorni ed una vita basata su vestiti di marca e feste con persone alla sua portata; la domanda che mi sorge spontanea sarebbe il perchè è qui allora a torturarci. Sarà sicuramente una bella ragazza, gentile e dal buon carattere, ma certe volte è proprio insopportabile. A volte mi piacerebbe prenderla dai fianchi e baciarla come se fosse l'ultimo giorno disponibile sulla terra per innamorarsi, ma cerchiamo così tanto di provocarci che è diventata una monotonia. Mi dispiace Martina, ma dovrò abbandonarti al tuo destino, come tu d'altronde stai facendo con me. 

Martina's pov

E così neanche il tempo di ripensarci che Vinnie mi ha lasciata. Sono un'imbecille: non avrei mai dovuto farlo andare via e soprattutto in questa maniera. Eppure, sento che per il nostro bene dobbiamo essere separati. Proprio per questo in questi pochi minuti ho preso una decisione: ritornerò nella mia amata villa con la mia fantastica domestica. Sono sicura che Vinnie ne sarà felicissimo: potrà portare la sua "fantastica" ragazza qui e potrà dimenticarmi, proprio come probabilmente avrà fatto quando ha postato quel post su Instagram. Vorrei dirgli ciò che provo, ma d'altronde io sono Martina Grondon: figlia dei due imprenditori più ricchi della città, se non dell'intera America del Nord. Quindi caro Vinnie, dovrò abbandonarti al tuo destino, come tu d'altronde hai fatto con me. 

Decido di sgattaiolare furtivamente verso il piano di sopra in modo da prendere tutte le mie cose. Finisco le valigie ed i borsoni e chiamo immediatamente l'autista della mia limousine personale per farmi venire a prendere. Non so nemmeno come mi sia venuto in mente di venire a vivere qui. Sarei dovuta rimanere a casa mia: avrei saputo molte meno cose che probabilmente non mi avrebbero momentaneamente spezzato il cuore e non mi sarei innamorata di un ragazzo violento, sciocco, troppo modesto ed egoista. Perchè sì, io amo Vinnie, ma lui sicuramente non pensa lo stesso e poi come vi ho già detto prima è solo un modesto egoista. Da oggi cambierò ufficialmente stile di vita. 

Appena sento il rumore esterno della limousine scendo di sotto e lasciando di spiazzo tutti e tutto esco dalla casa...


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