Da allora passarono giorni, se non settimane, in cui i due vagarono per le lande a Nord, attraversando vallate, stretti e passi montani alla ricerca di un segno del passaggio del drago che aveva portato morte e distruzione a Palclyff e a casa di Shyvana.
Dormirono vicino al fuoco per notti intere, cacciando selvaggina e lavandosi nei corsi d'acqua freddi provenienti dai Monti d'Argento.
Non incontrarono nessuno durante tutta la via da loro seguita:
Si trattava di terre selvagge e piene di animali selvatici pericolosi, sebbene non abbastanza da mettere in difficoltà le abilità combinate dei due.
Alla fine, giunsero al lago centrale della cosiddetta Foresta Silente:
Era un luogo dove molti dei fiumi della valle si riunivano per sfociare nel mare a Sud o dirigersi ad Ovest, in piena Demacia.
Lì, decisero di piantare un riparo dopo aver camminato tutta la notte:
Quella sera, piuttosto che accamparsi, il ragazzo udì da lontano i suoni di una battaglia, probabilmente verso i Monti d'Argento, e il timore di essere coinvolti in una guerra a sorpresa lo portò a questa conclusione.
Da quando erano partiti da Palclyff, i due parevano maturati:
Angelus aveva sviluppato in poche settimane un netto aumento muscolare, sebbene lieve, ed i suoi capelli erano arrivati alla lunghezza della sua schiena; Shyvana stessa pareva più muscolosa, il suo abito bianco sostituito da una veste a due pezzi ricamata dalla pelle di lupi.
Qualunque cosa avessero passato, non fu una gita di piacere.
Angelus fu sul punto di proporre di cacciare qualcosa, quando notò Shyvana intenta a storcere il naso.
"Che cosa senti?" le chiese, quasi freddamente.
"Sangue..." rispose lei con voce gutturale, quasi da fiera; "Qualcuno è ferito nei paraggi... e dall'odore non è sangue di un animale..."
"Un ferito? Bah, razza di stupido..." mormorò Angelus, per poi seguire Shyvana nella direzione in cui proveniva quel tanfo di sangue, percettibile solo dalla ragazza-drago.
"Si sta avvicinando... avverto il suo odore... e non solo... è paura?" mormorò Shyvana per poi correre avanti, lesta come una fiera.
"Sta scappando da qualcosa..." commentò Samael, la sua mano già pronta sull'elsa dello spadone.
Continuarono a correre lungo la foresta, fino a quando non lo videro:
Un giovane uomo dai lunghi capelli neri, occhi azzurri, vestito di una lunga armatura dorata con placche d'argento ed un piccolo cristallo sul petto.
Era ferito al fianco, e si reggeva ad un tronco lì vicino con una mano, l'altra intenta a trasportare una sofisticata lancia a più lame.
Non ci volle molto perché ben presto quel giovane non perdesse la forza nelle gambe e, inciampando sui suoi stessi piedi, capitombolò in avanti, senza più dare segni di movimento.
"Oh, perfetto..." mormorò Angelus, andando al suo fianco e cercando di esaminarlo meglio.
"Ehi... sei ancora vivo? Vedi di non perdere i sensi."
Lui non diede segni di vita, al di fuori di un gemito strozzato ed esausto.
"Credo che sia svenuto... ma abbiamo un problema peggiore..." commentò Shyvana, facendo dei passi in avanti; "E' vicino... chiunque lo stesse inseguendo..."
"Ti pareva che non dovessi fare il benefattore, oggi." commentò irritato il ragazzo...
Per poi alzare il soldato ferito, issandoselo con un braccio sulla sua spalla.
"Farai meglio a restare vivo."
Anche Shyvana lo aiutò, facendo in modo che ognuno lo tenesse per un braccio.
"Sbrighiamoci. Si stanno avvicinando." disse laconica.
"Quest'armatura... dev'essere demaciano. Sento la puzza di Petricite da lontano un miglio." mormorò Angelus, mentre i due avanzavano rapidamente verso il lato opposto degli inseguitori, ad Ovest.
L'idea migliore, in quel caso, sarebbe stato far perdere le loro tracce, ma visto il consistente sanguinamento del soldato demaciano, probabilmente la scia li avrebbe condotti dritti da loro.
"Dobbiamo fermare il sangue, in qualche modo... ma non abbiamo il tempo, maledizione..." ringhiò la donna-drago con frustrazione, sentendo i passi farsi sempre più forti.
In effetti, i passi furono talmente forti da creare delle vere e proprie scosse sul terreno...
Terremoto?
Cosa stava venendo loro addosso? Un bestione corazzato?
Difatti, non troppo distante da dove stavano fuggendo, poterono notare con la coda dell'occhio un colosso in armatura grigia, talmente spessa da ricoprirgli l'intero corpo.
Aveva le mani occupate da delle sfere chiodate attaccate a delle robuste catene.
"È inutile che ti nascondi... Principe Jarvan, ti troverò!" esclamò l'inseguitore con voce pesante e rauca, guardandosi attorno.
Al suo seguito, tutta una serie di soldati dallo stile d'armatura simile, ma più piccoli e scoperti.
Assieme a loro, alle spalle, un freddo uomo sulla tarda ventina dai corti capelli neri pettinati all'indietro, muscoloso e truce.
Reggeva in una mano una grossa ascia bipenne ad uncino ed indossava un'armatura nera fino alle braccia, guanti dello stesso colore rinforzati con placche d'acciaio ed un lungo mantello dall'interno rosso.
Due vistose cicatrici presenti sulla fronte e sulla guancia sinistra.
"Farron, non bisogna lasciarsi sfuggire questa possibilità. Se quella corona che ha perso apparteneva davvero al casato dei Lightshield, la morte di un reale porterà una degna vittoria a Noxus."
"Certamente, Generale Darius... farò di tutto per scovarlo. Per di più, è ferito... non può essere andato lontano." rispose il gigante, il Capitano Benn Farron, con tono di rispetto verso l'uomo appena arrivato.
Camminando in avanti, l'uomo dal lungo mantello, il Generale Darius, notò un particolare:
Una piccola pozza di sangue accanto ad un tronco d'albero, macchiato dal segno di una mano.
Il loro fuggitivo doveva essere caduto a terra per il dolore...
Ma allora perché non era lì a rantolare nei suoi ultimi istanti di vita?
"Qualcuno sta aiutando il nostro principino... cerchiamo più di una persona! Sparpagliatevi!" ordinò subito dopo il Generale; "Trovateli, e portatemeli! Vivi o morti!"
"Sissignore!"
Dette quelle parole, i vari soldati noxiani si sparpagliarono in zona, con una manciata che si era messa dietro a Farron.
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Enemy in a Mirror: A League of Legends Story
AdventureAnno 990 dalla Fondazione dell'Impero di Noxus. Con la caduta del Generale Boram Darkwill dal trono e la promulgazione del Trifarix, il Gran Generale Jericho Swain porta una nuova era nell'Impero, mentre i suoi nemici temono quale possibile risvolto...