Coinquiline

Capitolo 17

all'uscita dalla mia ultima lezione per la mattina trovo con molto stupore effie.

mi guarda con tutta la tranquillità del mondo, come se non mi dovesse raccontare  nulla di nuovo.

ma qualcosa di nuovo c'era.

-amore buongiorno, pranziamo insieme?

-forse è il caso si, girano delle voci.

-nessuna voce gira finchè il mio stomaco non sarà pieno, sto morendo di fame.

-conosco un ristorante poco lontano dal campus.

-perfetto, andiamo.

mentre camminiamo mi vengono i flash del mio pranzo con cass, sto portando effie proprio lì.

devo fare chiarezza e parlare con cass, assolutamente.

arriviamo e ordiniamo subito qualcosa da mangiare.

-allora?
le chiedo mentre sminuzzo una fetta di pane in mille pezzi.

-ero ubriaca.

-in vino veritas. e poi sai che non ti giudicherei mai, raccontami e basta.

-quando cass se nè andata con te, blake si è avvicinato a me, e abbiamo parlato delle solite cose, sai.
però poi il discorso è cambiato e lui ha iniziato a farmi domande sul nuovo ragazzo che sto frequentando, sai quello del fienile. gli ho detto che non è nulla di serio, ovviamente, ma lui ha iniziato a farmi un discorso sul fatto che quella sera della festa, della rissa con luke, lui sapeva che io mi stavo vedendo con questo ragazzo e la cosa lha mandato fuori di testa. e quando sono arrivata e luke mi ha infastidita ha semplicemente sfogato tutto su di lui.

-wow

-e poi mi ha baciata. un bacio completamente diverso da come me lo ricoravo, molto più intimo e passionale.

-ti è piaciuto?

-mi è piaciuto molto, e nob solo il bacio.

-che vuol dire?

-non ci siamo fermati al bacio, blake ha mandato via gli altri.

-effie, è fantastico cazzo, sono anni che ci spero, siete anime gemelle.

-calmati amore, non ci siamo promessi amore eterno, è stata una cosa da una notte e via.

-è impossibile, e lo sai anche tu. blake è cotto di te. non gli è mai piaciuta nessuna come gli piaci tu.

-si okay, non vuol dire nulla. faremo finta di nulla e tutto tornerà come prima, tutto normale.

-tu sei fuori di testa, fidati di me. dagli almeno una possibilità, una. è cambiato da quando stavate insieme, e poi ti ha dimostrato che sarebbe disposto a molto.

-siamo al college.

-te lo giuro, se mi ripeti un'altra volta questo discorso ti faccio pentire di essere nata. è una stronzata e tu lo sai, mica ti dico che te lo devi sposare, solo di dargli un'altra possibilità, magari lo ami ma non lo vuoi ammettere.

-i can't catch feelings, bitch.

-ma statti zitta che ancora piangi per il tuo pulcino morto in quarta elementare.

-allora primo, non ti permetto di utilizzare toni in questo modo, io lo amavo, è stato un compagno di giochi molto migliore di te, punto secondo, mio dio toni, no ti prego cambiamo argomento che sennò inizio a piangere.

-che ti avevo detto?

-toni e blake sono due cose differenti, non puoi paragonare il migliore amico che potessi desiderare con blake.

-cosi mi offendi però.

-toni non starebbe qui a farmi la ramanzina.

-amore ti ricordo che toni è un pulcino, quindi non starebbe qui a farti nulla, non sa fare nulla, è un cazzo di pulcino non sa parlare.

-senti possiamo cambiare argomento? non solo toni, anche blake. non è il momento di pensarci, mi devo focalizzare sugli studi.

-hai letteralmente appena perso una mattinata di lezioni.

-ah giusto, potresti prestarmi i tuoi appunti? se mi bocciano a questo esame mio padre mi ucciderà.

-ti ucciderei prima io.

-si lo so, ti amo per questo. comunque dove è finita la mia piadina? sto morendo di fame.

la piadina non ci mise molto tempo ad arrivare.

-comunque sono le tre, vuoi tornare? io ho una lezione tra mezz'ora.

-ah si certo, comunque stavo pensando, ormai ho saltato mezza giornata, tanto vale saltarla tutta, no?

alzo gli occhi al cielo e racimolo le mie cose.

-vuoi dormire da me sta notte?

-no grazie ef, devo affrontare questa cosa, non posso nascondermi.

-wow, stai seriamente crescendo? siamo arrivate a questa fase della nostra vita? affrontiamo i problemi ora, siamo veramente così vecchie?

-non prendermi in giro, anche tu dovresti farlo.

-io non ho problemi da affrontare, è il concetto che è diverso.