Attese ad occhi chiusi ma non avvenne nulla.. Si era irrigidita, preparata all'impatto.
La connessione fra loro si era fortificata nel momento in cui si erano uniti, entrambi erano sconvolti dalle emozioni contrastanti che li invadevano.
L'alito caldo di lui le ansimava addosso. Lo sentiva con una intensità devastante.
Era al pari di un oceano in tempesta, crescente, impetuoso.
Era talmente adirato, preda della gelosia e della sua natura che non si rese conto che lei aveva puntato i talloni ed i gomiti e terrorizzata ora stava arretrando scivolando all'indietro sul letto, mentre lui la sovrastava, inginocchiato a cavalcioni.
Il viso di Hermione mostrava tutta la sua paura, era trasfigurato dall'emozione, gli occhi erano lucidi e sgranati.
Come lei, anche Draco fu invaso da da un ondata sconvolgente.
Tanto che improvvisamente rallentò i battiti del suo cuore, lei aveva paura, lo temeva, lo fissava come se fosse un mostro pronto a ghermirla.
Le iridi marroni dorate di sua moglie lo tenevano d'occhio, Hermione atterrita lo fissava ad occhi spalancati, nel suo sguardo aleggiava lo stesso sgomento che Draco aveva visto in lei quella notte nel cerchio.
La fissò attonito e poi, senza rendersene conto, l'avvolse con le morbide ali in un abbraccio, cullandola, mentre le mormorava nelle mente
" Non potrei mai farti del male. Come hai potuto anche solo pensarlo? "
Hermione sentiva il calore delle piume argentee che l'avvolgevano, e piano piano si rilassò.
" Io..scusa .."
Un suono gutturale le rispose e due morbide labbra catturarono le sue, un fuoco la pervase tutta, mentre la lingua del marito ne sfiorava il contorno, chiedeva delicatamente l'accesso.
Mai bacio fu così dolce e sensuale, tanto che l'accese. E Draco l'avvertì, sorrise a fior di labbra, non poteva credere che lei fosse così passionale, così ricettiva, così pronta a corrisponderlo, non poteva sperare di meglio come compagna.
Il profumo di lei lo inebriava, le narici sensibili ne catturarono l'essenza, sapeva di buono, di pulito.
Si stava convincendo sempre di più, che mai nessuna sposa avrebbe mai potuto eguagliarla.
Lei era perfetta, lei era il suo * cuore *.
La fiamma che lo stava divorando irradiandosi lentamente, lei la percepì attraverso il petto divenuto bollente del marito, che la teneva ancora avvolta in quello strano abbraccio.
Gli occhi che prima erano neri come la pece, ora erano argento liquido e stavano affogando in mare d'oro puro.
" Hermione è la natura di un veela essere possessivo, unito poi al caratteraccio dei Malfoy ti può dare la misura di quanto mi possa " surriscaldare ", ma mai potrei sfiorarti. Non lo farei come Draco, e nè come veela. Eppure da studiosa, quale sei, dovresti conoscere le caratteristiche di queste creature, "
la voce era un sussurro, ma sembrava comunque infastidito anche per il solo fatto che lei avesse potuto pensarlo. Era uno stronzo, un prepotente, un bastardo, ma non rientrava ne nella sua natura, nè nella sua educazione, il colpire una donna, meno che meno sua moglie.
Senza che se ne accorgesse, stava riassumendo la forma umana. Hermione percepì la delusione di Draco, il suo dolore per essere stato ritenuto capace di un gesto simile, allora disse
- Scusami, è che.. -
Il suo tono esitante e contrito gli diede l'impressione che potesse essere stata maltrattata da qualcuno in passato.
- Non dirmi che sei stata già schiaffeggiata prima? -
- Qualche scapaccione da bambina..Come tutti - rispose con un mezzo sorriso.
- Beh tu sei fortunata,mio padre è stato ben più duro.. -
- Senti - disse Hermione timidamente, come se quell'argomento fosse campo minato, - tornando al discorso di Harry, sai, credo che sia la cosa migliore. Ma devi imparare a controllarti o saremo nei guai. -
- La fai facile tu, credi che non ci provi? E poi quel Weasley proprio non lo tollero, è un fatto a pelle. - Sibilò infastidito, quasi fosse stato redarguito come un bambino.
- Penso che la cosa sia reciproca. Prometti che tenterai? - Continuò lei, carezzandogli il profilo del viso con la punta delle dita.
Lui con un ringhio sommesso annuì, facendo si che la frangia gli cadesse scomposta coprendogli lo sguardo
Lei lo ammonì, come fa una madre con un bimbo capriccioso, sapeva che non sarebbe stata un impresa facile la convivenza con i suoi amici, ma sperava che lui ne comprendesse la necessità.
- Draco! -
- Va bene, va bene - disse scocciato stringendola al suo corpo, che cominciava a risvegliarsi. E lei divertendosi alle sue spalle, fintamente disse
- Che ne dici di spegnare i tuoi bollori con una bella doccia fredda? Sono stanca, ed un cerchio alla testa mi sta uccidendo. -
Ghignando malignamente, lui rispose
- Ho io la cura per te - e s'impossessò delle sue labbra, smorzando così le proteste che le erano salite spontanee.
Nuovamente, fu paradiso ed inferno. Nuovamente il fuoco della passione li bruciò, finchè ansimanti, ma appagati, s'addormentarono abbracciati.
Il giorno dopo lasciarono l'albergo e si diressero alla tana, come prevedevano la trovarono vuota, ma Hermione sapeva che Harry le avrebbe lasciato un indizio per trovarlo.
Ispezionarono ogni stanza attentamente.
Ed infatti nella stanza di Ron trovò sulla scrivania un galeone incantato. Nessuno avrebbe potuto immaginarlo, ma grazie a quello avrebbero rintracciato Harry. Soddisfatta Hermione lo sollevò in aria tra le dita, mentre Draco la fissava perplesso.
- Siamo a cavallo! - Esplose felice.
- Quale cavallo? - Chiese fissandola come fosse pazza.
Lei rise – quello che ci permetterà di trovare Harry e Ron.- disse, mostrandogli la moneta.
Lui contrariato per la presa in giro, le lesse nella mente le sue intenzioni ed anche il significato del modo di dire.
- Hermione..- Brontolò.
- Dai, hai sposato una mezzosangue, dovrai imparare qualcosa in più ora sui babbani.-
- Non me lo ricordare- Disse con una smorfia disgustata lui, mentre lei scoppiò in un'allegra risata.
- Su, non siamo poi così male. Se ne usciremo, ti farò conoscere il mio mondo, sono certa che ti affascinerà. -
- Se è come l'albergo in cui abbiamo dormito, grazie no, io passo - rispose schifato, mentre lei ridacchiava
Mentre lasciavano la Tana, lei si trovò a pensare che stranamente si sentiva bene, serena quasi euforica al fianco di Draco, come se quello fosse il suo posto, come se non avesse aspettato altro tutta la vita.
In fondo lei gli era destinata sin dalla nascita, lei era nata per lui .
- Braccati, in pericolo costante ed io mi sento felice... Devo essere matta...-
- Allora siamo in due. - Le disse Draco prendendole la mano, mentre camminavano allontanandosi da casa Weaslay.
Lei era il suo * cuore *.
Lui era il suo.
Anime gemelle.
Predestinati.
Il galeone con l'opportuno incantesimo di attivazione, funzionava come una bussola, solo che invece di puntare sul nord, puntava su Harry Potter.
Impiegarono poco a trovarli, quella sera stessa li raggiunsero senza problemi.
Il galeone incantato gli indicò il luogo.
Avevano piantato una tenda in mezzo ad un bosco, Ron aveva raccolto delle more, le teneva in un fazzoletto che stringeva nelle mani con aria molto soddisfatta di se stesso, quando Harry al suo fianco disse
– HERMIONE!! - Poi scattò in avanti, mentre Ron colto di sorpresa si voltava di scatto e vedeva l'amico abbracciare la ragazza.
- Mione...- sussurrò mentre il sollievo dilagava dentro di lui, era salva.
D'istinto si fece avanti per abbracciarla, quando vide la persona con cui si accompagnava l'amica e le sue mani strinsero il fazzoletto istintivamente, rischiando di ridurre le more ad una poltiglia.
" Draco Malfoy... Cosa ci fa qui con lei?!" Pensò preoccupato "è un mangiamorte!!" In un attimo il fazzoletto con le more era a terra e la bacchetta era sguainata, puntandola sul biondo disse
– Stai bene?? E' tutto a posto? Che ci fai con LUI?! -
Solo allora Harry prese atto della presenza di Draco che lo fissava con aria non proprio amichevole, mentre si allontanava dalle braccia di Hermione. Anche lui mise mano alla bacchetta.
- Fermi!! Lui mi ha salvato! Non c'è motivo di minacciare Malfoy, lui è dalla nostra parte! -
Il ragazzo moro aveva afferrato l'amica per il polso e l'aveva attirata al suo fianco in segno di protezione.
Gli occhi argentei erano fissi sulla mano di Harry bloccata sulla vita di Hermione, se non l'avesse tolta ed in fretta lo avrebbe ucciso, sentiva la rabbia montargli dentro, solo la voce della sua compagna nella testa lo stava tenendo calmo, impedendo la trasformazione.
" Digli ti togliere la mano da lì, o giuro gliela stacco. "
Hermione si allontanò leggermente da Harry e si avvicinò a Draco, prendendogli la mano
– Harry, Ron, lui... Io...Ecco... Ero stata fatta prigioniera dai mangiamorte e lui..Se non fosse stato per lui.. -
Le parole le uscivano a spizzichi e bocconi, non aveva il coraggio di dire ai suoi amici chi fosse davvero per lei il ragazzo che stavano fissando con odio.
Draco le strinse la mano, era teso pronto a scattare contro i due grifoni, il modo in cui lo guardavano non gli piaceva.
-Perchè lui è con te? E perchè ti stringe la mano? - Chiese a voce alta Ron, che tremava, un po' per la sorpresa, un po' per la rabbia, ma non abbassò la bacchetta. Tutto si sarebbe aspettato, meno di veder comparire l'amica con quel lurido mangiamorte.
" Diglielo " disse nella mente Draco, mentre a fatica cercava di reprimere la bestia.
Vedendo che lei tentennava, ringhiò pericoloso
" ORA! "
Deglutendo, lei cercava di trovare le parole giuste, per spiegare nel migliore dei modi la situazione agli amici.
- Ragazzi entriamo, vi devo parlare e mettete via le bacchette. Draco non è pericoloso. -
- Draco?! - Esclamarono stupefatti gli amici.
Tenendo per mano il marito, entrò nella tenda seguita dagli altri due.
Ron fissava di sottecchi il biondo, non si fidava di lui. E non gli piaceva il fatto che lei lo proteggesse, né che gli stesse così vicino o gli stringesse la mano. Che diavolo era successo tra quei due, come poteva Mione fidarsi di lui?
Hermione dal suo canto prese un bel respiro ed iniziò il suo racconto, mentre, ad ogni sua parola, le espressioni sui volti sconcertati dei due grifoni aumentavano il suo disagio.
- Sono stata catturata, mi hanno torturato... Volevano sapere dove vi nascondevate, non ho ceduto... Allora Voldemort mi ha condannato al cerchio. Una cosa disumana.. Alimentata dalla crudeltà e dalla perversione dei mangiamorte più abietti. - Il ricordo la faceva star ancora male e, sentendo il suo malessere, Draco l'avvolse nel suo abbraccio, cercando di confortarla.
Harry e Ron non sapevano se erano più sconvolti dal racconto di Hermione o dal fatto, che Malfoy la stesse evidentemente aiutando a tenere sotto controllo le sue violente emozioni. La loro amica era sconvolta mentre narrava i fatti.
- Cosa ti hanno fatto Herm?! - Chiese Ron con i pugni stretti.
Lei abbassò lo sguardo. Si vergognava a raccontare l'accaduto, lei era vittima, ma se pure del tutto innocente, si sentiva quasi sporca. Si sentiva lordata dalla sozzura di quegli uomini anelanti sesso violento, che le avevano sbavato smaniosi addosso, mentre Draco la possedeva suo malgrado. Alla fine rispose esitante
– Il cerchio è un mezzo di tortura pensato per le donne.. I mangiamorte si mettono in cerchio, la loro vittima in mezzo e poi... Poi... La stuprano a turno nei modi più violenti ed osceni. Mi era stato detto che usavano anche incantesimi per aumentare la sofferenza delle vittime...-
Gli occhi di Harry si sgranarono e si fecero lucidi
– Oh Herm! Cosa ti hanno fatto... E' tutto per colpa mia..-
Le labbra di Hermione tremarono leggermente, ogni volta che pensava al cerchio si sentiva morire, la stretta di Draco la spinse a riacquistare il controllo.
- E' stato Draco a salvarmi, se non fosse stato per lui... E' riuscito ad evitare che mi stuprassero. -
Ron boccheggiò stupefatto, mentre anche Harry fissava Draco incredulo.
- Non capisco, come ha fatto a salvarti? Voglio dire, tu eri là, loro erano là... - Balbettò Ron, che era incredulo.
- Lui...Ehm.... Ha finto di farlo lui.. Era l'unico modo...E' stato orribile.. Poi mi ha rivendicato per se come trastullo e Voldemort mi ha concesso a lui. Questo ha impedito agli altri di toccarmi.-
- Come sarebbe ha finto di stuprarti? - chiese allibito Harry.
- In che senso ha finto? - chiese gelido Ron - Vuoi dire che lui ha, che ti ha?? Che tu e lui... -
Hermione arrossì violentemente a disagio.
Draco si irrigidì ed intervenne duro
– Cosa vuoi un disegnino Weslay? Si, io e lei.. Cosa credi che lì quelli stessero a giocare? Non c'era altro modo per tirarla fuori. Ho fatto quello che andava fatto! E ora basta! Non vedete che la state mettendo in imbarazzo? -
Hermione aveva puntato lo sguardo a terra e si fissava la punta delle scarpe, si mordicchiava le labbra, le guance tinte dal disagio.
- Merlino... - Sussurrò Harry, mentre fissava l'amica immaginando quello che ancora lei aveva taciuto. Maniaci pervertiti in cerchio attorno ai due che urlavano oscenità e loro in mezzo al "centro della scena".
- Oh Herm.. - Sussurrò angosciato.
Ron ad occhi sgranati fissava alternativamente Draco e poi Hermione, mentre prendeva coscienza di quello che era successo "Mione... Sesso... Con Malfoy??" Urlava la sua mente sconvolta.
- Herm...Ecco io...- Iniziò Harry.
Lei lentamente sollevò il viso, fece un debole sorriso – io sto bene... E' stata dura, ma... Se Draco non avesse... Non so cosa ne sarebbe stato di me. Tu non sai Harry... Tu non sai... -
Harry allungò una mano e le afferrò la sua
– sei certa di stare bene? E poi... Non è che sarai magari incinta? - mormorò a voce bassa, indicando con un cenno lieve del capo Malfoy
Lei scosse energicamente la testa
– no, è impossibile. -
- Ne sei certa? - chiese ancora Harry che era preoccupato per lei
Lei annuì nuovamente
Ron era piuttosto pallido "un bambino?? Biondo? Figlio di Hermione e di quel mangiamorte biondo?" Deglutì passandosi un dito nel collo della maglietta.
- Ma come avete fatto a fuggire?-chiese poi .
- Ci hanno fatto fuggire i suoi genitori insieme al professor Piton - rispose lei.
- Aspetta, mi sono perso qualche passaggio - disse un attonito rosso, che aveva cambiato colore ad ogni parola dell'amica. Passava dal pallidissimo al rosso fuoco in un attimo, tanto che Harry si trovò a pensare che gli sarebbe preso un colpo.
- Non ti sei perso nulla, Draco mi ha salvato, siamo dei fuggitivi, braccati entrambi dal Signore Oscuro. Punto! Fine della storia!-
- Perdona, se ho delle perplessità, ma perchè tutto questo buonismo improvviso da parte del la serpe bionda? Sai, ho un po' di dubbi sul suo ravvedimento. Se mi permetti vorrei controllare se sei sotto qualche incantesimo o pozione - disse Harry.
-Non ti fidi di me? - Chiese lei, prendendogli la mano fra le sue.
- Di te si, di lui no! - Esclamò il ragazzo sopravvissuto.
" Cosa ti dicevo ? " sentì dirle da suo marito.
" Dagli tempo di metabolizzare, in fondo siamo stati nemici per anni. Non puoi pretendere che ora ti accolgano a braccia aperte, ne devi prendere atto, sembrerebbe strana la cosa non ti pare?! " gli rispose lei.
- Sicuro, se tanto mi da tanto, ci troveremo presto i mangiamorte nella tenda! E poi dai, chi vuoi che ci creda, Draco vigliacco Malfoy che rischia la vita per una mezzosangue, per colei che ha deriso per anni, che la fa fuggire? Ho smesso da un pezzo di credere alle favole! Quello che credo è ben altro! Ti è piaciuto scoparti la mia Herm davanti a quegli altri maniaci Eh!! - Esplose Ron, che si era alzato in piedi.
Hermione in un millisecondo era balzata in piedi.
"Sciafffffff!!!" Si sentì. Ron rimase immobile, l'impronta delle cinque dita di Hermione stampate in faccia.
- MA COME TI PERMETTI!! NON E' ANDATA AFFATTO COSI'!! CREDI CHE SIA STATA UNA COSA ECCITANTE?? EHHH!! DRACO HA ODIATO OGNI SECONDO!! MI HA SALVATA! NON OSARE MAI PIU' INSINUARE UN BEL NULLA RON! O CON ME HAI CHIUSO!! - Gli urlò Hermione.
Anche Draco era in piedi, gli occhi gli si erano scuriti, ma ne Harry né Ron lo notarono impegnati ad osservare la loro amica imbufalita.
Ron era a bocca aperta "mi ha colpito! Per difendere.. LUI.. Miseriaccia.."mentre si teneva la guancia colpita.
- Smettila Ron! Facciamo un controllo e saremo tutti più tranquilli, ma se risulta che tutto è a posto, credo che dovrai scusarti con Malfoy.- Disse Harry.
Lui annuì in un silenzio teso, lo sguardo offeso fisso su Hermione che aveva di nuovo stretto la mano di Draco, cosa che lo infastidiva parecchio.
Harry alzò la bacchetta ed esaminò Hermione, che con aria corrucciata osservava tutte quelle manovre. Alla fine fissò Ron con un espressione inequivocabile, il quale mormorò quasi che le parole gli si strozzassero in gola - miseriaccia.. Io credo di doverti delle scuse. -
Draco annuì serio,
- Io non le farei mai del male, ricordatelo Weaslay.-
- Se permetti, ho delle riserve su questo punto. Ma per quanto l'idea che tu l''abbia toccata mi da i brividi, ti sono grato di averla salvata e riportata da ME. - Rispose Ron duro. Il tono era inequivocabile, gli stava dicendo che Hermione era sua e di non farsi illusioni di alcun tipo.
"Hermione!" Ringhiò lui.
" Abbi pazienza fidati di me "
Potter li fissava, si era accorto che c'era qualcosa che non tornava, ma non capiva cosa.
Harry indicò loro di accomodarsi, dicendo – Vi va di mangiare qualcosa? -
Lei annuì, Ron porse loro dei sandwich.
Entrambi si sentivano osservati. Harry e Ron li fissavano come strani animali da cui non si sa cosa aspettarsi.
"Hermione... Diglielo... Cosa aspetti?" La voce tesa di Draco le irruppe nella mente.
" Voglio aspettare il momento giusto. Ti prego, fidati di me, so come prenderli."
"Tu sei mia! Che se ne facciano una ragione. E se non se la fanno, non me ne importa un emerito c..."
"DRACO!"
"..zzo! Tu rimani comunque mia. Punto e basta!"
Tutti i sensi di Draco erano in allerta, attento ad ogni mossa dei due.
Con lo sguardo non perdeva di vista la donnola, che sembrava sbavare dietro sua moglie, e se solo l'avesse sfiorata, lui non avrebbe risposto delle sue reazioni.
Era una guerra fatta di sguardi, un braccio di ferro, ma Ron non sapeva che aveva perso in partenza.
Lei lo sentiva e con la mente cercava di rassicurarlo.
Per tutta la sera Draco rimase a bollire in attesa che lei rivelasse di essere sua moglie, ma non disse nemmeno una parola. Alla fine in un lampo si trovarono a dovere andare a dormire.
Draco venne sistemato in un'ala della tenda ed Hermione in un'altra. La rabbia del veela stava raggiungendo il punto critico, ma non fiatò, attese che i due si addormentassero prima di fare la sua mossa. Anche la sua mente era rimasta muta ed Hermione rimase a preoccuparsi della sua possibile reazione. Lui non parlava, ma sentiva la sua rabbia ed il suo disappunto pervaderla.
L'aveva fatta grossa stavolta.
Si era assopita, quando sentì una mano sfiorarla, in un attimo si sentì tirare in piedi, artigliandole il polso Draco la trascinò in silenzio fuori dalla tenda. I suoi occhi stavano diventando scuri, continuando a tenerla per il polso ringhiò
– Allora?! Cosa stai aspettando?!
-Io...-
-Tu cosa?! TU COSA!! COME OSI NASCONDERGLI LA VERITA', TU SEI MIA MOGLIE, LA MIA COMPAGNA!! MENTI A LORO, E MENTI A ME. TI VERGOGNI!! –
-Non volevo, è solo che so che non la prenderanno bene e non so come.. Ma glielo dirò, te lo giuro.- Disse lei.
-Ci puoi giurare che glielo dirai! Domattina come prima cosa! -
-Ma..-
- Ma niente!!-
Mentre la rabbia faceva esplodere il veela che ora incombeva su Hermione, Harry si svegliò di soprassalto. Qualcosa lo aveva svegliato, voci alterate gli sopraggiungevano da fuori, silenzioso si alzò e scrollò Ron per svegliarlo, mentre prendeva atto che Hermione e Draco non erano nei loro letti.
Ron assonnato seguì Harry
– ma che succede?-
In un attimo furono fuori dalla tenda, nel buio del bosco illuminato solo dalla luce della luna avanzarono cauti seguendo delle voci in lontananza, si sentiva la voce di Draco alterata, a tratti ringhiante e quella più dolce e calma di Hemrione, poi all'improvviso il silenzio.
Ad un tratto giunsero ad una radura con al centro un piccolo laghetto, Harry si immobilizzò di colpo e Ron dietro di lui quasi gli sbattè contro.
-Miser..-
La sua voce si smorzò alla scena che si trovò dinnanzi. Harry deglutì pallidissimo, Ron gli si aggrappò al braccio a bocca aperta.
In alto, sospeso in aria con le ali che sbattevano potenti, un veela di rara bellezza, completamente nudo, era unito in un amplesso ad una donna, la cui figura si intravedeva appena coperta dai battiti delle ali. Le braccia dello splendido semi umano sostenevano dalla schiena la donna, che, anch'essa nuda, aveva le gambe incrociate attorno ai suoi fianchi. I movimenti del bacino del veela non lasciavano dubbio alcuno su quello che stava accadendo, così come i loro gemiti sommessi.
La luce della luna iluminò i capelli argentei della creatura rivelandone l'identità, come pure dell'umana che stava possedendo con passione crescente.
-Harry? - Sussurrò Ron incapace di distogliere lo sguardo dalla scena – E'..E'.. Drrr...aa..co Malf..Oy quello? –
-Sss.i..- Balbettò Harry a bassa voce, mentre guardava rapito suo malgrado. Draco ed Hermione, uniti in un unico corpo in volo, erano uno spettacolo di rara bellezza.
-E..Harry.. Lei..Lei è?-
-Herm..ione.- Deglutì l'altro.
-Ma.. Ma.. Lei.. E'? Lei? -
-Già...Lei è...-
- Miseriaccia!-
- Già..-
-Ma allora.. Lei è la sua?-
- Già..-
- Harry? -
- Mmmm..-
- Potresti smetterla di dire "già"? Mi stai innervosendo...-
-Già...-
Ron afferrò l'amico per il braccio e lo tirò indietro, dovette quasi forzarlo, Harry era completamente paralizzato dallo stupore, indietreggiarono lentamente, mentre dinnanzi a loro i due amanti completavano la loro unione.
- Miseriaccia!! -
- Già...-
- Ma Harry, adesso.. Cioè lei..-
- Già...-
Le voci flebili dei due amici sconvolti si persero nei rumori del bosco, mentre tornavano alla tenda completamente scombussolati, incapaci di trovare un senso a quanto visto, incapaci di accettarlo.
- Un veela, ti rendi conto??- Sbraitò Ron –
Harry con gli occhi fissi davanti a lui e l'espressione basita e vacua rispose
- GIA'...-
- Harry, finiscila con questo "già!" Mi stai facendo impazzire! UN VEELA!! E LEI...LA SUA COMPAGNA! MERLINO! -
- Già...-
- Oh miseriaccia...-
Di certo la mattina successiva sarebbe stato tempo di spiegazioni. Già...
spazio per me:
ragazzi sono tornata scusate per tutti questi giorni d'assenza, sto iniziando a scrivere una storia tutta mia se ci saranno errori ditemelo almeno li correggerò. Baci aury
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The secret of Malfoy |Dramione|
Fanfictionquesta è una storia su efp a rating rosso. Un passato che risorge e cala come un velo nero sul casato dei Malfoy. Nessuno ne è ha conoscenza, di un tale essere si era perso il " dire " nella notte dei tempi. La guerra impazza e miete le sue vittime...