'Caldo e freddo non facevano effetto sulla persona di Scrooge. L'estate non gli dava calore, il rigido inverno non lo assiderava. Non c'era vento più aspro di lui, non c'era neve che cadesse più fitta, non c'era pioggia più inesorabile. Il cattivo tempo non sapeva da che parte pigliarlo' le iridi silvestri di Derek vennero rapite per l'ennesima volta dalla scrittura magistrale di Charles Dickens.
Non poteva certamente affermare di avere uno scrittore favorito, sarebbe stato come scegliere il figlio prediletto tra i tanti, ma nutriva una forte ammirazione personale per quell'uomo che, privato della sua famiglia e condannato ai lavori di fabbrica, era stato in grado di scrivere un capolavoro del genere.
Derek non era sicuramente un ragazzo alla moda, della quale però aveva una chiara visione per via degli effetti che aveva sulla sorella: l'ultima volta che si moro si adeguò ad un prodotto di massa fu a causa dell'acquisto di un kindle...presto abbandonato a favore di un buon vecchio libro cartaceo.
Nonostante la premessa, Derek non mancava il suo abituale appuntamento con l'amico di vecchia data, Charles lo attendeva sullo scaffale assieme ad i suoi tre spiriti. Il fantasma del natale passato, gentilmente incarnato dalla nostra piccola Cora, scorrazzava per il salotto di casa Stilinski sotto gli ordini dello sceriffo: il suo compito era quello di recuperare mestoli e ciotole, da fornire al buon vecchio Noah.
Il fantasma del natale presente, suo zio, era occupato nello scegliere le bevande per il pranzo più importante dell'anno: nei sotterranei della villa era stata installata una cantina a ventilazione per il vino, una vera chicca per Peter che al momento discuteva con Stiles per decretare quale abbinamento risultasse più prelibato.
D'altro canto il fantasma del natale futuro, altrimenti conosciuto come Noah Stilinski, teneva il quadretto famigliare sott'occhio...registrava soprattutto ogni singolo spostamento ed interazione che il figlio effettuava nei suoi confronti.
Perciò Derek ringraziò di cuore il piccolo presepe riposto sopra il mobile della televisione, probabilmente realizzato da Stiles alle elementari, che lo sceriffo fosse voltato di spalle quando il castano gli stampò un bacio sulla fronte.
Già perché il nostro ragazzone era comodamente seduto su una poltrona, i piedi rialzati da un cuscino (potete ben immaginare chi si fosse premurato tante comodità per lui) ed una coperta lasciata morbida sulla vita.
"Cosa leggi, brontolone?" Derek sollevò il capo per osservare il volto del ragazzo alle sue spalle, poggiando allo schienale della poltrona mentre reggeva tra le mani una ciotola ricolma d'impasto.
"'Canto di natale': è un classico di questo periodo" sorrise teneramente, allungando l'indice verso il labbro inferiore di Stiles, sporco a causa del succo rilasciato dalle uvette che aveva saggiato, ovviamente con la licenza di doverne approvare il gusto.
"Sei tutto sporco" ridacchiò, constatando il misero stato in cui si trovava il grembiule del giovane: un grembiule non esattamente virile, poiché la stoffa dalle tinte rosse era adornata dal ricamo in pizzo 'kiss the cook'. Eccome se Derek avrebbe voluto baciarlo, peccato solo che il contesto non fosse quello più adatto.
"Credo di averlo letto come compito delle vacanze invernali, perciò non ricordo molto. Preferisco molto di più l'adattamento di Walt Disney: non sarà un romanzo best seller ma posso assicurarti che è una pellicola molto famosa. Probabilmente se solo Cora avesse voglia e rovistasse a fondo tra i cassetti dei mobili del salotto, troverebbe una quantità infinita di videocassette" raccontò Stiles, approfittando del fatto che Peter stesse discutendo con il padre per ritagliarsi una piccola tregua da quell'estenuante gara di cucina (altrimenti chiamata con il nome di 'vigilia di natale').
"Stai iniziando a parlare come me: videocassette, jukebox, Beverly Hills 90 10..." Stiles arricciò il naso.
"Frena frena, mi hai già perso" rise "sono un ragazzo degli anni novanta io, mica un pezzo d'antiquariato come te" le sopracciglia di Derek espressero tutto il suo disappunto.
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Cherofobia
Romance[Sterek (accenni alla scisaac) school au. Tutti umani] Il giovane studente di letteratura, Derek Hale è affetto da cherofobia: avversione e paura della felicità. Nella sua vita però piomba un ragazzino tutti nei e sarcasmo, che lo farà ricredere sul...