Chapter 15

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2 ottobre

Caro Boo,
Era un po' che non mi facevo vivo, ma perdonami, sto sbattuto tra il reality ed i miei nuovi quattro fratelli, le prove continue mi impediscono di ricavare quel poco tempo per scriverti di me e di ciò che mi accade.
Per fortuna i ragazzi mi hanno lasciato un attimo in pace, così non ci ho pensato due volte a frugare nel cassetto, impugnare la penna in mano, e scrivere queste poche righe.

Dopo il litigio con Louis non ci siamo parlati per circa una settimana. A ripensarci a freddo mi viene tanto da dire "che bambini", sapevo di aver sbagliato e di dovergli chiedere scusa, ma diciamo che tra timidezza ed orgoglio, ho deciso di farmi i cavoli miei ed aspettare un primo passo da parte sua.
Ebbene, da lui il primo passo non è proprio partito, anzi. Sembrava volermi ignorare, non sto scherzando.
Sembravamo due bimbi che si fanno i dispetti all'asilo, non sto scherzando. Ripensandoci a freddo ci farei fare testa e testa. Abbiamo sprecato tempo prezioso che potevamo passare insieme, da fidanzati, perché non si sa mai cosa ci possono riservare, ed invece non ci siamo guardati e non ci siamo parlati.

Poi un giorno, stanco di questa merda di situazione mi sono presentato davanti camera sua ed ho bussato.

"Chi è?" Ha gridato con la voce ovattata, forse era allungato di pancia.

Non gli ho nemmeno risposto, sono solo entrato e mi ci sono lanciato addosso, gli sono salito a cavalcioni sulla schiena e l'ho stretto da dietro.

"Ma che cazz...?".

"Scusa, scusami, scusami, sono un deficiente assurdo, solo che ero nervoso e, oh Lou, non dovevo prendermela con te, sono stato stupido, avrei dovuto capire come stavi, scusami, sono uno scemo patentato!" Ho detto tutto d'un fiato.

"Harry!" Si è sbilanciato all'indietro, facendomi cadere sul materasso di schiena.

"Non dirlo più nemmeno per scherzo!" Si è lanciato sul mio petto e vi si è accoccolato, stringendo la maglietta in un pugno ed insidiando l'altra mano sotto la mia schiena.

"Sei un cretino.." Ha continuato "Sono stato malissimo in questi giorni, credevo di averti perso per la mia stupida insensibilità.".

"Quello insensibile sono stato io, piccolo." L'ho ammutolito.

"Senti bello, fino a prova contraria quello piccolo sei tu."

"La mia statura non direbbe questo."

"Sono più alto io!" Mi ha fatto la linguaccia.

"Di poco, e tu hai diciannove anni, io sedici!"

"Non ancora ne ho diciannove caro, non invecchiarmi."

"Tra un paio di mesi si, mentre tra un paio di anni sarò più alto di te, piccolo." Ho sghignazzato marcando l'ultima parola.

"Inizia a correre Styles." Ha sputato a denti stretti.

Ho iniziato a correre per quel che potevo, facendo due giri intorno al letto, scombussolando la quiete, poi sono uscito dalla camera e mi sono precipitato in corridoio, dove per fortuna non c'era nessuno, visto che era pomeriggio, ho sceso le scale a due a due rischiando più volte di cadere faccia a terra ed una volta arrivato infondo qualcuno, o meglio, il mio qualcuno, ha tirato via il tappeto dalla rampa di scale facendomi inciampare e cadere rovinosamente a terra.

"Così impari a darmi del nano!" Ha riso di gusto.

"Non l'ho mai detto!"

"L'hai lasciato intendere.."

"Vuoi dire di no?" L'ho preso in giro.

"Allora sei proprio uno stronzo oh!" Ha iniziato a ridere.

My first real crush. |Larry|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora