Una volta avvistata la porta targata "Mrs. Sick" Lizzie era restia ad entrare e dopo molti inviti da Mrs. Cook deglutì ed entrò.
Mrs. Sick: Si accomodi di signorina Moore.
Lizzie si sedette.
Mrs. Sick: Mrs. Cook cosa la porta qui in compagnia della signorina Moore?
Mrs. Cook disse che Lizzie era arrivata in ritardo di una ora e questa non era la prima volta perchè Lizzie aveva fatto molti ritardi e ,dopo l'ennesimo,sarebbe dovuta andare in presidenza.
Mentre Mrs. Cook spiegava come stavano le cose a Mrs. Sick,la preside,Lizzie si fece uscire un' esclamazione non propria consona in quella circostanza e mormorò tra sè e sè:
Lizzie: Mica è colpa mia se sono sfigata?!
Dopo questa esclamazione le due restarono particolarmente offese e chiamarono Amy,sua madre.
Amy arrivò di corsa ,incredula,perchè delusa da sua figlia. Amy, arrivata in presidenza, spiegò che Lizzie si comportava così perchè aveva avuto un'infanzia non molto facile.
Suo padre aveva abbandonato lei e sua madre ed Amy,dovendo accudire sua madre molto malata,non dava molte attenzione a Lizzie che con il tempo si era costruita una corazza,un muro invalicabile che pensava potesse proteggerla dal mondo. Queste spiegazioni non bastarono per risparmiare Lizzie dalla sospensione che fu sospesa per una settimana.
Amy ritornò a casa mentre Lizzie continuò le sue lezioni. Una volta uscita da scuola Lizzie si diresse verso l'autobus e si mise,come al solito, negli ultimi posti. Lizzie era particolarmente stizzita dall'evento che era successo a scuola e pensava:
Lizzie: Cosa posso farci se sono sfigata?! In fondo lo sono fin dalla nascita...
Dopo dieci minuti di corsa l'autobus si fermò bruscamente. Johnny,il conducente, scese e controllò il motore il quale era bruciato. Johnny provò a ripararlo in ogni modo, abbinando i cavi in ogni combinazione,ma niente,l'autobus era ormai irrecuperabile. Si era rotto;in effetti quando qualcosa si rompe non si può più aggiustare. Johnny chiamò i genitori degli studenti per accompagnarli a casa. Quando Lizzie lo capì si spaventò perchè in quel momento avrebbe voluto stare da sola e l'idea di stare da sola con la madre la irritava.
La madre di Lizzie arrivò e la fece accomodare.
Lizzie non parlò per tutto il tragitto,ma ad un tratto la madre decise di rompere quel silenzio tombale chiedendo:
Amy: Perchè hai fatto tardi stamattina?
Lizzie: Mi sono svegliata tardi.
Amy: Avevo detto di svegliarti,ti ho anche avvisato prima di andare via.
Lizzie: Stavo dormendo non ho sentito.
Amy: Sì,ma eri sveglia.
Lizzie: No, mi ero riaddormentata.
Amy: Sì,ma...
Lizzie: " Sì,ma" un corno! Quando avevo bisogno di te non mi sei stata accanto! Sapevi che avevo bisogno di affetto e non me l'hai dato!
Dopo queste parole calò il silenzio,nessuno si azzardò a dire nulla.
Arrivati fuori l'uscio di casa la mamma di Lizzie disse che era in punizione e non sarebbe potuta uscire per una settimana, cioè il tempo di sospensione.
Lizzie la guardò così intensamente e con occhi pieni di rabbia che fu la madre a distogliere lo sguardo.
Lizzie aprì la porta,la chiuse bruscamente e salì le scale di corsa,piangendo. Mise la testa sotto il cuscino e si rannicchiò.
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Tutta Colpa Di Quel Maledetto Di Cupido
ChickLitIn revisione. I capitoli con "*"sono revisionati. Trama: Lizzie,un'adolescente americana del Maine, è stanca di credere che esista un principe azzurro che venga a salvare tutte le donzelle in pericolo e non spera che dopo averti baciata possa riusc...